Il mese di marzo si è aperto con i prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci ancora in aumento per ciò che riguarda le materie grasse. Di contro, il latte spot e il Grana Padano hanno registrato delle ulteriori correzioni al ribasso. Stabilità sugli altri mercati.
Latte
Le prime rilevazioni di marzo hanno mostrato un ulteriore ribasso per i prezzi del latte crudo spot, in un mercato che rimane segnato da una buona offerta disponibile. I prezzi del latte di origine nazionale hanno registrato un calo settimanale dell’1,4% sia a Lodi che a Verona, attestandosi rispettivamente sui 350-360 €/t e sui 360-370 €/t. I prezzi attuali sono più bassi del 2,1% rispetto allo scorso anno.
Dopo la stabilità delle settimane precedenti tornano in calo i prezzi delle alternative estere: a Lodi il latte di provenienza tedesca ha perso l’1,3% (365-375 €/t) mentre il latte francese ha ceduto l’1,4% (350-360 €/t).
Lieve calo si è osservato anche per il latte di origine biologica (-0,5%), sceso sui 490-515 €/t.
Materie grasse
Sostenuto dal buon andamento della domanda, prosegue il rialzo dei prezzi all’ingrosso del burro e della crema di latte scambiati sul mercato italiano; confermati dunque i segnali positivi presenti nel comparto delle materie grasse sin da inizio anno. La crema di latte italiana si è riportata sulla soglia di 1,80 €/kg, guadagnando 4 centesimi di euro rispetto all’ultima rilevazione di febbraio. Superiore al 10% la crescita rispetto allo scorso anno.
Dinamica simile per il burro. Sulla piazza di Milano il burro prodotto con crema di latte è salito sui 3,55 €/kg, 5 centesimi in più rispetto alla settimana precedente. I prezzi attuali spuntano un rialzo dell’8% rispetto ad un anno fa.
Nuovi rincari si sono osservati anche sui mercati europei di riferimento: in Germania, alla Borsa di Kempten, le quotazioni del burro hanno messo a segno una crescita settimanale del +4%, portandosi sui 3,75-4,00 €/kg.
Grana Padano
Sul mercato del Grana Padano si è osservata un’ulteriore correzione al ribasso dei prezzi all’ingrosso di tutte le stagionature e su tutte le principali piazze di scambio. I prezzi attuali rimangono comunque più alti rispetto allo scorso anno, sia per le brevi stagionature (+6,4% per lo stagionato 10 mesi alla Borsa Merci di Mantova) che per le lunghe (+9,2% per lo stagionato 20 mesi). Sul fronte produttivo, intanto, le forme prodotte a febbraio sono state quasi 472mila, in calo dell’1,8% su base annua.
Parmigiano Reggiano
L’attuale andamento del mercato del Parmigiano Reggiano rimane orientato verso la stabilità. Le prime rilevazioni di marzo non hanno mostrato variazioni di prezzo né per le brevi né per le lunghe stagionature. I prezzi attuali si confermano in forte crescita nel confronto con lo scorso anno: alla Borsa Merci di Mantova l’aumento è superiore al 20% per tutte le stagionature.
Bovini vivi
Mercato stabile in avvio di marzo per i bovini da macello. Nessuna variazione per i vitelloni da macello sia delle razze da incroci nazionali sia di razza Charolaise.
Il mercato si conferma stazionario anche per i vitelli a carne bianca.
Tra i capi da allevamento, intanto, prosegue il rialzo dei vitelli baliotti. Alla Borsa merci di Mantova i capi di peso 54-60 kg si sono portati su 0,90-1,10 €/kg, in crescita di 0,10 €/kg rispetto a fine febbraio e di 0,15 €/kg rispetto allo scorso anno.
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