Prezzi prodotti zootecnici: ulteriori aumenti per latte spot e burro

prezzi prodotti zootecnici
I dati di riferimento per i prodotti lattiero-caseari e bovini rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Borsa merci telematica italiana (Bmti) relativi alla settimana 29 maggio- 2 giugno 2023

I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, in chiusura di maggio, hanno registrato ulteriori rialzi per il latte spot e le materie grasse. Di contro, le quotazioni del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano sono state interessate da nuovi ribassi.

Latte

Terza settimana consecutiva con segno “più” per i listini nazionali del latte spot che rafforzano dunque l’inversione di tendenza dopo i ribassi degli ultimi mesi. Dopo il +5,2% della settimana precedente, il listino di Milano chiude l’ultima settimana di maggio in rialzo del +4,4% raggiungendo i 475 €/t, livello più alto da inizio marzo. Aumenti settimanali superiori al +4% anche sulla piazza di Verona, con la flessione tendenziale che continua ad attenuarsi (-14% contro il -19% di inizio mese). I listini chiudono il mese di maggio con una variazione mese su mese pari al +3% (contro il -8% di aprile), dopo sei mesi consecutivi di cali.

La dinamica è dettata dalla ripresa della domanda, sia a livello nazionale che continentale, a fronte di un’offerta che appare deficitaria anche in vista del rallentamento produttivo tipico del periodo estivo. Riguardo a ciò, gli ultimi dati Eurostat relativi al mese di marzo certificano produzioni in crescita in Europa nel primo trimestre, pur permanendo alcune criticità. In particolare, la raccolta tedesca nei primi tre mesi dell’anno supera la soglia degli 8 milioni di tonnellate, registrando un +3% rispetto ai volumi del primo trimestre 2022. In espansione anche la produzione olandese (+4%) mentre Francia e Italia evidenziano una contrazione produttiva rispettivamente del -2% e -3% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno.

Tornando alle quotazioni, gli aumenti continuano ad interessare tutti i prodotti del comparto con rialzi intorno al +2% per il latte di importazione (sia il prodotto francese che tedesco) e del +0,9% per il latte di origine biologica.

Materie grasse

Nuovi aumenti in chiusura di maggio per le quotazioni nazionali delle materie grasse, trainate in particolare dal buon andamento della domanda. Nello specifico, il burro pastorizzato guadagna a Milano altri tre punti percentuali (+2,8%) dopo il +1,8% della settimana precedente e si attesta sui 2,90 €/kg. Rialzi anche sulle altre principali piazze di scambio, con i listini di Mantova e Cremona che aggiungono rispettivamente il +3,5% e il +2,5% su base settimanale.

In aumento anche i principali benchmark continentali, con il burro di centrifuga di Kempten in Germania che avanza del +0,6% su base settimanale (4,65 €/kg) e il burro olandese del +1,1%.

Tra gli altri prodotti del comparto, avanzano a Milano sia lo zangolato (+3,1% a quota 2,70 €/kg) che la crema di latte (+3,6%), salita di quasi sei punti percentuali rispetto a fine aprile.

Grana Padano

In chiusura di mese riprendono i ribassi per i listini all’ingrosso del Grana Padano, con la tendenza di fondo che si conferma orientata alla debolezza. A Milano lo stagionato 9 mesi arretra del -1,1% su base settimanale raggiungendo quota 8,78 €/kg, con la variazione su base annua che accelera in territorio negativo (-1,4%). In rosso anche i listini di Cremona e Verona, specie sulle brevi stagionature.

Tra i principali formaggi continentali monitorati dalla Commissione europea, timido rimbalzo nell’ultima settimana del mese per i prodotti olandesi (Gouda +4,3% su base settimanale) mentre si consolida la prolungata fase discendente delle quotazioni del Cheddar (-3,6%).

Parmigiano Reggiano

Nell’ultima settimana di maggio prevale il segno “meno” per i prezzi all’ingrosso del Parmigiano Reggiano, i quali sono inseriti in un contesto di ribassi che si protrae, seppur intervallato da fasi di maggiore stabilità, dalla metà di gennaio. A Parma lo stagionato 12 mesi perde il -1% raggiungendo i 10,10 €/kg, livello più basso da novembre 2020, mentre il 24 mesi arretra dello 0,4% (11,80 €/kg). Terza settimana consecutiva di ribassi per il listino di Reggio Emilia, mentre si osserva una sostanziale stabilità sulle piazze di Milano e Mantova.

A livello macro, il contesto produttivo del Parmigiano Reggiano si conferma nei primi quattro mesi dell’anno in linea con i volumi del 2022, anno da record per la Dop, con la produzione che sfiora 1,4 milioni di forme (-0,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).

Pecorino Romano

Il contesto di generale debolezza che nelle ultime settimane sta interessando il comparto caseario continua a non investire le quotazioni del Pecorino Romano, giunte al quarto mese di stabilità. A Milano lo stagionato 5 mesi si mantiene sulla soglia record di 14,05 €/kg, lo stesso livello di inizio febbraio, con la variazione tendenziale che si conferma sul +27%.

Bovini vivi

Scenario complessivamente stabile per le quotazioni dei bovini da macello che sono tornate nelle ultime settimane a registrare timidi ribassi. Tra i principali capi, i vitelloni Limousine si confermano a Mantova sui livelli della settimana precedente, con l’equilibrio che continua a caratterizzare anche le razze da incroci nazionali quotate a Modena (3,15 €/kg peso vivo). Segno “meno”, invece, per i vitelloni Charolaise che a Mantova arretrano del -1,7% su base settimanale (3,48 €/kg peso vivo).

Si arresta, dall’altro lato, la discesa dei prezzi dei vitelli a carne bianca dopo una prima parte di maggio all’insegna della debolezza.

Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici

Prezzi prodotti zootecnici: ulteriori aumenti per latte spot e burro - Ultima modifica: 2023-06-06T18:22:32+02:00 da Alice Martini

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