I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella prima settimana di dicembre, si sono mostrati al ribasso per quanto riguarda il Pecorino Romano. Stabilità per gli altri prodotti monitorati.
Latte spot
Ancora fermi sui 565 €/t i listini del latte spot nazionale quotati sulla piazza di Milano, a fronte di una variazione annua del -15%. In calo, invece, i listini sulla piazza di Verona, scesi a 570 €/t, 5 €/t in meno rispetto alla settimana precedente (-0,9%).
Ribassi sono stati registrati anche per i listini del latte di importazione, sia per il prodotto francese che tedesco, con il differenziale rispetto al latte spot che sale a 40 €/t contro i precedenti 35 €/t.
La competitività del prezzo del prodotto estero sembra riflettersi sul fronte dell’import: nel corso del periodo gennaio-agosto 2023 gli arrivi dall’estero di latte intero sfuso sono cresciuti del 53% in volume (attestati sulle 411mila tonnellate, elaborazione Bmti su dati Istat) e del 40% in valore (pari a 184 milioni di euro). A livello continentale, stando agli ultimi dati rilasciati dal Milk Market Observatory della Commissione europea, prevale il segno “più”, con i prezzi di ottobre in aumento rispetto al mese di settembre (+1,8%), complice un’offerta non sufficientemente ampia da poter soddisfare la domanda.
Materie grasse
Settimana all’insegna della stabilità per il comparto delle materie grasse dopo una lunga serie di rincari. In particolare, il burro pastorizzato quotato a Milano si conferma sui 3,77 €/kg e quello quotato a Mantova sui 3,85 €/kg. Si mantiene sui dieci punti percentuali la flessione rispetto allo scorso anno.
Sostanziale stabilità anche per i listini dello zangolato e della crema di latte nazionale.
Sul fronte estero, arretra il burro di centrifuga di Kempten (-3,6%) mentre mostra una maggiore stabilità il Verse Boter nel mercato olandese (-0,9%).
Grana Padano
Assenza di variazioni per i listini all’ingrosso del Grana Padano quotati sulla piazza di Milano. In particolare, lo stagionato 9 mesi e oltre non si muove dagli 8,78 €/kg. Listini immobili anche sulla piazza di Cremona mentre si osservano rincari per tutte le stagionature presso le piazze di Mantova e Verona. Resta in territorio negativo il divario annuo per le forme meno stagionate mentre risulta trascurabile quello relativo alle stagionature più lunghe.
Tra i principali formaggi monitorati dalla Commissione europea, si registra una sostanziale stabilità per l’inglese Cheddar (-0,3% su base settimanale) e per gli olandesi Edamer e Gouda (rispettivamente +0,9 e +0,5%). In controtendenza l’Emmental che lascia sul terreno un -6,2%.
Parmigiano Reggiano
Prevale nuovamente la stabilità per i listini all’ingrosso del Parmigiano Reggiano. A Parma lo stagionato 12 mesi si attesta sui 9,75 €/kg e lo stagionato 24 mesi sugli 11,53 €/kg. Invariate anche le altre principali piazze di scambio fatta eccezione per Mantova che manifesta lievi rincari su base settimanale. Il confronto anno su anno si mantiene negativo con flessioni comprese tra i sette e i nove punti percentuali.
Pecorino Romano
Terza settimana consecutiva di ribassi per i listini del Pecorino Romano. In particolare, sulla piazza di Milano lo stagionato 5 mesi ripiega sui 12,33 €/kg, 10 centesimi in meno rispetto alla settimana precedente. Si amplia leggermente la flessione annua, pari ora ad un -8,4%.
Sul versante delle esportazioni, i dati Istat certificano per i primi otto mesi dell’anno una flessione nelle quantità di Pecorino e Fiore Sardo inviate all’estero (-3,3%). Largamente positivo, invece, il divario in termini di valore (+20%), risultato dipeso dagli elevati livelli raggiunti dai prezzi.
Bovini vivi
Torna a dominare la stabilità nel comparto dei bovini dopo tre settimane consecutive di rincari. Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise restano fermi sui 3,79 €/kg sulla piazza di Mantova e 3,62 €/kg sulla piazza di Modena. Stesso andamento per gli incroci nazionali e per la razza Limousine.
Immobili anche i prezzi dei vitelli a carne bianca quotati sulla piazza lombarda mentre guadagnano leggermente terreno quelli quotati presso la piazza emiliana, in crescita del +0,8% rispetto alla settimana precedente.
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