Prezzi prodotti zootecnici: si ferma la corsa al rialzo delle materie grasse

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I dati di riferimento per i prodotti lattiero-caseari e bovini rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Borsa merci telematica italiana (Bmti) relativi alla settimana 15-19 novembre 2021

I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella terza settimana di novembre, si sono mostrati ancora in aumento per quanto riguarda il latte spot. I prezzi delle materie grasse, invece, hanno arrestato la loro corsa al rialzo, confermandosi in linea con la settimana precedente. Deboli incrementi anche per il Grana Padano e per i vitelli a carne bianca.

Latte

Continua nella terza settimana di novembre il rally dei prezzi del latte spot di origine nazionale. Sulla piazza di Milano la quotazione ha raggiunto valori sui 455–470 €/t, per un prezzo medio di 462,50 €/t, in aumento del +2,8% rispetto alla settimana precedente. Tale livello, ai massimi dal 2013, è stato raggiunto solo altre due volte negli ultimi otto anni: nel terzo trimestre del 2019 e nel quarto trimestre del 2018.

In crescita rispetto alla scorsa settimana anche il latte spot di provenienza estera, sia francese (+2,3%) che tedesco (+2,2%), ad ulteriore conferma del persistente deficit di produzione che sta attraversando l’intero continente.

In lieve rialzo anche il listino del latte di origine biologica che a Milano ha raggiunto valori di 530-540 €/t, registrando così un +0,9% rispetto alla settimana precedente.

Materie grasse

Dopo tre mesi di rialzi no-stop, la corsa del burro e della crema di latte si arresta nella terza settimana di novembre. Il prezzo del burro pastorizzato rimane fermo su tutte le principali piazze, attestandosi a Milano sugli stessi livelli della settimana precedente (3,58 €/kg). Stabile anche lo zangolato sui 3,40 €/kg. L’incremento anno su anno rimane marcato, con il burro pastorizzato che segna a Milano +117% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Sui mercati europei, il burro di centrifuga di Kempten in Germania rimane invariato per la seconda settimana consecutiva su un prezzo massimo di 5,45 €/kg, segnale di un equilibrio tra domanda e offerta che va consolidandosi. In controtendenza le quotazioni in Francia (+7,2%) e, seppur di poco, in Olanda (+0,7%).

Stabile rispetto alla scorsa settimana anche il listino della crema di latte che rimane invariato a Milano sui 2,90 €/kg. Sempre accentuata, comunque, la variazione anno su anno che si attesta questa settimana sul +67% per la crema di latte nazionale.

Grana Padano

Dopo un periodo di stabilità dei listini, nella terza settimana di novembre si rileva un aumento dei prezzi per le forme di Grana Padano meno stagionate. Rispetto alla scorsa settimana per il prodotto stagionato fino a nove mesi si registra un +1,4% sulla piazza di Brescia e un +0,7% a Cremona. Cresce anche il prezzo dei prodotti con stagionatura dai dieci mesi in su, con un +0,7% su Mantova e un +0,4% su Verona. I prezzi dei prodotti a stagionatura più elevata sono rimasti stabili rispetto a sette giorni fa.

Per tutti i prodotti quotati nei listini camerali si continuano a registrare cali sempre più significativi rispetto a un anno fa. In particolare, il prodotto con oltre 20 mesi di stagionatura supera la soglia del -10% a Verona mentre a Cremona il prezzo dello stagionato 12 mesi e oltre registra un calo di oltre il 7% rispetto a un anno fa.

Parmigiano Reggiano

La terza settimana di novembre conferma la stabilità dei prezzi all’ingrosso del Parmigiano Reggiano. A Parma il prezzo dello stagionato 12 mesi è rimasto invariato sui 10,30 €/kg, così come lo stagionato 24 mesi che rimane fermo sui 12,50 €/kg.

I prezzi rilevati su tutte le stagionature risultano ancora superiori rispetto all’anno scorso, anche se in percentuali sempre minori. Rispetto al picco registrato a giugno e a luglio (+25%), questa settimana i rialzi in confronto a un anno fa si attestano intorno al 5,2% di media, complice l'apprezzamento che il prodotto aveva registrato nelle seconda metà del 2020. Se la tendenza dovesse continuare nelle prossime settimane il mercato potrebbe dunque assistere a un riallineamento dei prezzi tra 2020 e 2021.

Bovini vivi

Nel mercato bovino la terza settimana di novembre ha mostrato segnali di maggiore stabilità nei listini dei vitelloni da macello. I prezzi delle razze francesi e delle razze da incroci nazionali sono rimasti fermi sui valori della settimana precedente sia sulla piazza di Mantova che di Modena. Le quotazioni rimangono comunque più alte del 10% circa rispetto allo scorso anno.

Un ulteriore aumento ha interessato invece i prezzi dei vitelli a carne bianca, in crescita di 5 centesimi di euro sia a Mantova che a Modena. Anche in questo caso la variazione su base annua rimane nettamente positiva, con un +20% a Mantova e un +32% a Modena.

Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici

Prezzi prodotti zootecnici: si ferma la corsa al rialzo delle materie grasse - Ultima modifica: 2021-11-23T13:07:53+01:00 da Alice Martini

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