I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, in chiusura di novembre, si sono mostrati ancora al rialzo per le materie grasse e i bovini da macello. Stabili gli altri prodotti monitorati, ad eccezione del Pecorino Romano che ha perso terreno.
Latte spot
Frenano i listini del latte spot nazionale dopo tre settimane consecutive di rincari. In particolare, sulla piazza di Milano i prezzi si consolidano sui 565 €/t della settimana precedente. Assenza di variazioni anche per i prezzi del latte spot quotato sulla piazza di Verona, pari a 575 €/t. I listini chiudono così il mese di novembre con un aumento medio del 4% rispetto a ottobre. Su base annua il divario resta del -15%.
Stesso andamento per i listini del latte di importazione, sia il prodotto francese che tedesco, con il differenziale rispetto al latte spot che si mantiene sui 35 €/t.
In pausa anche i listini del latte biologico, fermi sui 612,50 €/t.
Materie grasse
Nuova settimana di rialzi per il comparto delle materie grasse. In particolare, il burro pastorizzato quotato a Milano raggiunge i 3,77 €/kg, 22 centesimi in più rispetto alla settimana precedente (+6,2%). In rialzo anche il burro quotato sulla piazza di Mantova, salito a 3,85 €/kg (+6,9%). Nel complesso, il burro pastorizzato spunta un aumento del 15% rispetto al mese di ottobre.
Segno “più” che si è osservato anche sui listini dello zangolato (+6,6% su base settimanale) e della crema di latte nazionale (+2,8%).
Sul fronte estero sostanziale stabilità sia per il burro di centrifuga di Kempten (+0,9%) che per il Verse Boter nel mercato olandese (+0,4%).
Grana Padano
Dopo la parentesi positiva della settimana precedente, torna la stabilità per i listini all’ingrosso del Grana Padano. In particolare, sulla piazza di Milano lo stagionato 9 mesi e oltre resta agganciato agli 8,78 €/kg. Listini immobili anche per le altre principali piazze di scambio, con l’eccezione delle stagionature più lunghe quotate a Mantova.
Tra i principali formaggi monitorati dalla Commissione europea, si registrano lievi aumenti per gli olandesi Edamer (+1% su base settimanale) e Gouda (+1,7%). Avanza anche lo svizzero Emmental (+1,3%) mentre l’inglese Cheddar evidenzia una sostanziale stabilità.
Parmigiano Reggiano
Altra settimana di calma piatta per i listini all’ingrosso del Parmigiano Reggiano. A Parma lo stagionato 12 mesi resta ancorato ai 9,75 €/kg e lo stagionato 24 mesi agli 11,53 €/kg. Invariate anche le altre principali piazze di scambio. Il confronto annuo si mantiene in territorio negativo con uno scarto di nove punti percentuali per la piazza di Parma.
Le esportazioni dell’aggregato Parmigiano Reggiano-Grana Padano hanno raggiunto nei primi otto mesi dell’anno le 73mila tonnellate, in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Aumento più pronunciato per gli introiti monetari (+9% su base annua) grazie agli elevati prezzi medi all’esportazione.
Pecorino Romano
Nuova flessione per i listini del Pecorino Romano. In particolare, lo stagionato 5 mesi quotato a Milano perde 10 centesimi e ripiega sui 12,43 €/kg, valore sorpassato l’ultima volta verso la metà di settembre 2022. Su base mensile il calo rispetto a ottobre si attesta sui 33 centesimi. Al contempo, si accentua il divario annuo, pari ora ad un -7,6%.
Bovini vivi
Continua a guadagnare terreno il comparto dei bovini. Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise avanzano sui 3,79 €/kg sulla piazza di Mantova e 3,62 €/kg sulla piazza di Modena. Stessa dinamica per gli incroci nazionali e per la razza Limousine, quotata 3,87 €/kg sulla piazza lombarda e 3,76 €/kg sulla piazza emiliana. Si conferma marginalmente positivo il confronto anno su anno.
Nessuna variazione invece per i vitelli a carna bianca con prezzi che si mantengono al di sotto dei valori dello scorso anno.
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