Nella terza settimana di gennaio, i prezzi dei prodotti zootecnici registrati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci si sono mostrati in aumento per il latte spot e per le materie grasse. I prezzi delle due principali Dop casearie sono rimasti in linea con quelli rilevati la settimana precedente mentre sul mercato dei bovini vivi da macello le variazioni sono state esigue.
Latte
Si confermano in rialzo i prezzi del latte spot che hanno risentito indirettamente della frenata osservata in chiusura d’anno per le consegne di latte nell’Unione europea, in particolare in Germania e Francia. Infatti, i dati diffusi dalla Commissione europea mostrano che a novembre le consegne di latte sono diminuite su base annua dello 0,5% in Germania e dello 0,4% in Francia. Rimane in aumento la produzione italiana, sebbene a novembre sia stato registrato un rallentamento della crescita annua rispetto al mese di ottobre (da +4,5% a +4%).
L’analisi dei listini delle Camere di commercio rivela che i prezzi del latte spot nazionale scambiato sulla piazza di Lodi sono saliti sui 340-355 €/t, in crescita del 3,7% rispetto a sette giorni prima. Resta invece negativa e superiore al 10% la variazione su base annua (-13,1%).
Il buon andamento delle richieste ha impresso un rialzo anche ai prezzi del latte scremato estero che si sono attestati sui 0,20-0,21 €/kg a Lodi (+9,3% su base settimanale). Anche in questo caso i prezzi attuali accusano un ribasso su base annua nell’ordine del -10%.
Materie grasse
Dopo la staticità delle settimane precedenti tornano a crescere i prezzi all’ingrosso delle materie grasse. Sulla scia dei rialzi osservati sul mercato europeo, il burro prodotto con crema di latte si è portato sui 3,25 €/kg (Cciaa Milano), 5 centesimi in più rispetto a sette giorni prima. Il confronto con lo scorso anno rimane però negativo (-3%).
Prezzi in ulteriore crescita in Germania dove le quotazioni del burro alla borsa di Kempten sono salite sui 3,38-3,48 €/kg, guadagnando il 2,4% su base settimanale.
Tornando al mercato italiano, i prezzi della crema di latte nazionale sono rimasti invariati su 1,62 €/kg, complice un’offerta superiore alle richieste. Leggero apprezzamento per la crema di origine comunitaria, salita anch’essa su 1,62 €/kg.
Grana Padano
Mercato all’ingrosso stabile per il Grana Padano. Le quotazioni si sono confermate su tutte le principali Borse merci nazionali sui valori di sette giorni prima, sia per le brevi che per le lunghe stagionature.
Alla Borsa merci di Mantova lo stagionato 10 mesi è rimasto fermo sui 7,60-7,70 €/kg, comunque in crescita dell’8% circa rispetto ad un anno fa.
Parmigiano Reggiano
Si ferma su tutte le principali piazze di scambio nazionali la crescita dei prezzi all’ingrosso del Parmigiano Reggiano. Le quotazioni si sono confermate, infatti, sui valori della settimana precedente.
Alla Borsa merci di Parma lo stagionato 12 mesi è rimasto fermo sui 10,30-10,50 €/kg mentre lo stagionato 24 mesi si è confermato sugli 11,65-12,35 €/kg. Per entrambe le stagionature i prezzi attuali rimangono più alti rispetto ad un anno fa, con una crescita che si conferma più marcata per le stagionature brevi (+13,4%).
Bovini vivi
Mercato ancora stazionario per i bovini da macello con assenza di variazioni significative nei listini delle Camere di commercio e delle Borse merci nazionali. Stabili i prezzi dei vitelloni mentre tra le scottone si è registrato un aumento delle quotazioni di razza Limousine (+0,03 €/kg alla Borsa merci di Mantova, prezzo a peso vivo).
Segno più anche per i vitelli a carne bianca, per i quali si è osservata una crescita settimanale di 5 centesimi di euro sia alla Borsa merci di Mantova che di Modena. I prezzi rimangono però in netto calo rispetto ad un anno fa.
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