I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci si sono mostrati in calo per quanto riguarda il latte spot e il Grana Padano. Prosegue, invece, la tendenza al rialzo delle materie grasse mentre le quotazioni del Parmigiano Reggiano e dei bovini da macello non hanno visto grosse variazioni rispetto alla settimana precedente.
Latte
In chiusura di febbraio torna il segno meno per i prezzi del latte spot nazionale che rimangono in calo anche nel confronto con la scorsa annata (-4%). Sulla piazza di Milano le quotazioni sono scese sui 355-365 €/t, cedendo il 2% rispetto alla penultima settimana del mese.
Stabili, invece, i prezzi delle alternative di provenienza francese e tedesca, con quest’ultima che mantiene dei valori più alti (370-380 €/t) rispetto all’origine italiana. Peraltro, sul fronte degli arrivi di latte dalla Germania, nei primi undici mesi del 2020 si è registrata una forte contrazione, pari, in termini di volumi, ad un -40% rispetto allo stesso periodo del 2019 (da 318mila a 189mila tonnellate).
Tornando ai prezzi, chiusura di mese negativa anche per il latte scremato (-4,1% su base settimanale), in linea con i ribassi rilevati sul mercato estero.
Materie grasse
Rimane orientato al rialzo l’attuale andamento dei prezzi all’ingrosso delle materie grasse, grazie al buon ritmo della domanda e ai contemporanei aumenti sul mercato comunitario. Sulla piazza di Milano la crema di latte di origine nazionale ha raggiunto 1,76 €/kg (+0,04 €/kg), in crescita del 10% rispetto allo scorso anno. Aumento a doppia cifra anche per la crema di provenienza comunitaria (+12,5%).
Prosegue la fase di aumento anche per il burro. A Milano il burro prodotto con crema di latte si è portato sui 3,50 €/kg (+0,05 €/kg su base settimanale), un valore più alto del 4,5% rispetto ad un anno fa. All’estero, ulteriore incremento (+0,9%) sul mercato tedesco, dove le quotazioni attuali si attestano sui 3,70-3,75 €/kg.
Grana Padano
Primi segnali di cedimento per i prezzi all’ingrosso del Grana Padano. L’ultima settimana di febbraio ha messo in evidenza dei cali, sebbene di entità contenuta, sulla maggior parte delle piazze di scambio e per tutte le stagionature. Alla Borsa merci di Mantova i prezzi hanno ceduto 10 centesimi di euro al kg sia per le brevi stagionature (7,45-7,55 €/kg per il 10 mesi) che per le lunghe (9,45-9,60 €/kg per il 20 mesi). Le quotazioni attuali restano comunque più elevate rispetto allo scorso anno.
Parmigiano Reggiano
Nessuna variazione significativa in chiusura di febbraio per i prezzi all’ingrosso del Parmigiano Reggiano. Alla Borsa merci di Parma le quotazioni rimangono invariate sia per le brevi stagionature (10,30-10,50 €/kg per il 12 mesi) che per le lunghe (11,70-12,35 €/kg per il 24 mesi). Al tempo stesso rimane confermata la crescita su base annua, con incrementi più accentuati per le brevi stagionature.
Bovini vivi
Febbraio si è chiuso confermando l’attuale fase di stabilità sul mercato dei bovini da macello. Sul fronte dei prezzi, nessuna variazione sostanziale per i vitelloni da macello né per i vitelli a carne bianca. Prezzi invariati anche per le scottone.
Grazie al buon andamento degli scambi, solo per le vacche da macello si è osservato un lieve rincaro sia sulla piazza di Mantova che di Padova.
Tra i capi da ristallo, dopo una prolungata stabilità, tornano in aumento i prezzi dei vitelli baliotti quotati sia a Mantova che a Modena.
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