Prezzi prodotti zootecnici: nuovi valori record per il Grana Padano

prezzi prodotti zootecnici
I dati di riferimento per i prodotti lattiero-caseari e bovini rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Borsa merci telematica italiana (Bmti) relativi alla settimana 14-18 novembre 2022

I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella terza settimana di novembre, si sono mostrati al ribasso per quanto riguarda il latte spot e le materie grasse. Stabilità per il Parmigiano Reggiano a fronte dei rialzi registrati per Grana Padano, Pecorino Romano e bovini da macello.

Latte

Proseguono nella terza settimana di novembre i timidi ribassi per le quotazioni del latte spot nazionale dopo i prezzi record toccati a ottobre. In termini di variazioni settimanali, cali frazionali per il listino di Milano (-0,4%) che si attesta su un prezzo medio di 672,50 €/t, livello di poco inferiore alle quotazioni sulla piazza di Verona (invariate sui 677,50 €/t). Scende al +45% la variazione media su base annua delle quotazioni contro il +50% di inizio mese.

A livello di fondamentali, domanda e offerta tendono in questa fase a mantenersi in sostanziale equilibrio in corrispondenza del range di prezzo 670–680 €/t, intervallo da cui il mercato non esce da inizio settembre. Da monitorare nelle prossime settimane gli eventuali miglioramenti sul lato della raccolta che potrebbero aprire le porte ad una fase di maggiori ribassi, con il mese di dicembre storicamente debole per le quotazioni del latte.

Stabile il latte di provenienza estera a Milano, sia il prodotto francese che tedesco, così come il latte di origine biologica che si mantiene invariato sui 690 €/t per l’undicesima settimana consecutiva. Il divario rispetto alle quotazioni del latte spot continua a mantenersi tra i 10 e i 20 €/t contro i 90 €/t di inizio anno.

Materie grasse

Non si arrestano i forti ribassi per i listini nazionali delle materie grasse, seppur con timidi segnali di assestamento su alcuni dei principali mercati. A Milano il burro pastorizzato si conferma pesante con cali settimanali oltre il -6%, per un prezzo medio che raggiunge i 4,40 €/kg. Nello spazio di un mese il prodotto ha archiviato una correzione del -15%. Debole anche il listino di Cremona (-3,8%) mentre si arresta la discesa del burro a Mantova, invariato rispetto alla settimana precedente. Scende al +25% la crescita media su base annua delle quotazioni contro il +100% di inizio ottobre.

Contrastate le principali quotazioni europee, in un quadro che ad ogni modo sembra aver superato la fase più ripida della correzione. Il burro di centrifuga di Kempten in Germania torna positivo nella terza settimana di novembre (+1,2% su base settimanale per un prezzo medio di 6,20 €/kg), in controtendenza rispetto ai forti ribassi dell’ultimo periodo. Proseguono i cali per il burro olandese, seppur meno accentuati rispetto alle ultime settimane (-0,8% contro il -4,1% della settimana precedente).

Tra gli altri prodotti del comparto delle materie grasse, a Milano si conferma debole la crema di latte nazionale che scende sui 3,24 €/kg (-3% su base settimanale), mentre lo zangolato si mantiene stabile sui 4,50 €/kg (dopo il -8% della settimana precedente).

Grana Padano

Ulteriori rialzi per i listini all’ingrosso del Grana Padano che raggiungono nuovi valori record su tutte le principali piazze. A Mantova le quotazioni replicano il +1% della settimana precedente per tutte le stagionature, con i rialzi che accentuano la crescita media su base annua (+24%). A Milano lo stagionato 9 mesi aggiunge altri 10 centesimi rispetto alla rilevazione precedente (+1,1%) per attestarsi sui 9,28 €/kg, con prezzi superiori di circa il +3% rispetto ad un mese fa. Si confermano più consistenti gli incrementi a Verona dove i rialzi su base settimanale superano in media il +2%.

A livello europeo poco mosse le quotazioni dei principali formaggi con l’Emmentaler che avanza del +0,8% per la seconda settimana consecutiva, riavvicinandosi ai massimi storici di settembre a quota 6,30 €/kg. In leggero calo settimanale i prodotti olandesi (-0,7% per l’Edamer e -0,1% per il Gouda).

Parmigiano Reggiano

Prezzi del Parmigiano Reggiano ancora statici nella terza settimana di novembre, con le quotazioni che restano sostanzialmente invariate per il sesto mese consecutivo. Stabili a Parma sia le brevi che le lunghe stagionature, con lo stagionato 12 mesi che si mantiene sui 10,73 €/kg e lo stagionato 24 mesi invariato sui 12,70 €/kg (stesso livello del 6 maggio scorso). Quotazioni stabili anche a Milano e Modena.

A livello produttivo si conferma ad ottobre la lieve contrazione del numero di forme prodotte rispetto allo scorso anno (-5% rispetto a ottobre 2021), con la produzione nei primi dieci mesi in calo del -1,3% rispetto allo stesso periodo del 2021 (dati: Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano).

In termini tendenziali la crescita media su base annua delle quotazioni si conferma tra il +2% e il +3% su tutte le principali piazze di scambio nazionali.

Pecorino Romano

Non si arresta la corsa del Pecorino Romano che di settimana in settimana ritocca verso l’alto i massimi storici, a conferma della solidità dei rialzi in atto. A Milano lo stagionato 5 mesi guadagna il +0,8% su base settimanale per attestarsi sui 13,25 €/kg, con la variazione su base annua che si mantiene sul +37%.

Il persistere del quadro di deficit della produzione continua a rappresentare il driver principale delle attuali tensioni sui prezzi, con gli ultimi dati del Consorzio per la tutela del formaggio Pecorino Romano che evidenziano quest’anno una contrazione di oltre il 4% rispetto all’annata casearia 2020/21.

Bovini vivi

La dinamica rialzista che ha interessato nelle ultime settimane i vitelloni da macello quotati a Mantova comincia ad estendersi anche sulle altre piazze di scambio nazionali, anche in virtù della fase stagionalmente tonica per il comparto. Infatti, negli ultimi dieci anni, dicembre è stato il mese in cui si sono registrati in media i maggiori rialzi per i vitelloni. I rialzi interessano trasversalmente il mercato dei bovini da macello, con i vitelli da carne bianca che tornano a crescere dopo due mesi di stabilità.

Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise aggiungono 2 centesimi a Mantova rispetto alle quotazioni della settimana precedente (+0,6%) per attestarsi sopra i 3,45 €/kg (peso vivo). Rialzi di simile entità, sulla stessa piazza, anche per i vitelloni Limousine e le razze da incroci nazionali. In aumento anche le principali razze quotate a Modena, con rialzi nell’ordine del +1% per le razze da incroci nazionali (3,02 €/kg, peso vivo).

Torna sopra quota +20% la variazione media su base annua delle quotazioni, scesa a inizio mese sotto il +20% per la prima volta da gennaio.

Rialzi settimanali intorno al +1% anche per i vitelli a carne bianca, sia a Mantova che Modena, con la crescita tendenziale che si mantiene sul +5%.

Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici

Prezzi prodotti zootecnici: nuovi valori record per il Grana Padano - Ultima modifica: 2022-11-22T21:16:50+01:00 da Alice Martini

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