I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, in apertura di febbraio, si sono mostrati ancora in rialzo per il latte spot e la crema di latte. Sugli altri mercati, invece, è prevalsa una sostanziale staticità.
Latte
Febbraio si è aperto mettendo in evidenza una prosecuzione del recupero dei prezzi del latte spot scambiato sul mercato italiano. I prezzi del latte sfuso in cisterna di origine nazionale si sono attestati sulla piazza di Lodi sui 355-370 €/t, guadagnando l’1,4% rispetto all’ultima settimana di gennaio. La variazione su base annua, pur rimanendo negativa, torna ad attestarsi al di sotto della soglia del -10%.
In aumento anche le quotazioni del latte pastorizzato proveniente dalla Francia e dalla Germania, con quest’ultimo che si mantiene sempre sopra i valori dello spot nazionale (365-380 €/t sulla piazza di Lodi).
Tra gli altri prodotti, nuovo rincaro anche per il latte scremato che ha guadagno il 6,7% e si è portato sui 230-245 €/t.
Materie grasse
Sostenuti dal buon andamento della domanda, i prezzi della crema di latte hanno messo a segno un ulteriore rincaro sul mercato interno. Grazie al nuovo aumento (+2,4% sulla piazza di Milano), i prezzi all’ingrosso della crema di origine comunitaria si riportano sopra i livelli dell’anno precedente (+3,7%). La variazione su base annua rimane invece leggermente negativa per la crema di origine nazionale (-2,4%).
Di contro, sono stati osservati pochi movimenti nei listini all’ingrosso del burro. Sulla piazza di Milano, sia il burro pastorizzato che il burro prodotto con crema di latte hanno confermato i valori di sette giorni prima. La variazione su base tendenziale resta leggermente negativa per entrambe le tipologie di prodotto.
Grana Padano
Mercato statico per il Grana Padano in avvio di febbraio e prezzi all’ingrosso che rimangono fermi sui valori osservati nella seconda metà di gennaio. La fase di stallo continua a interessare tutte le stagionature.
Alla Borsa merci di Mantova il Grana stagionato 10 mesi è rimasto invariato sui 7,60-7,70 €/kg, comunque in crescita del 7,7% nel confronto con un anno fa. Scenario simile per lo stagionato 20 mesi, fermo sui 9,60-9,75 €/kg, l’11,5% in più su base annua.
Parmigiano Reggiano
Anche il mercato del Parmigiano Reggiano ha confermato la stabilità osservata nelle settimane precedenti. Uniche eccezioni sono stati i leggeri rialzi (+0,2%) del Parmigiano con 18 mesi e 24 mesi di stagionatura rilevati alla Borsa merci di Parma e dello stagionato 12 mesi sulla piazza di Reggio Emilia. La variazione rispetto allo scorso anno rimane positiva per tutte le stagionature, confermandosi più marcata per quelle brevi.
Bovini vivi
Tra i bovini da macello, mercato calmo in avvio di febbraio per i vitelloni, con leggeri ribassi sulla Borsa merci di Mantova, a fronte di una sostanziale stabilità sulle altre piazze di scambio. La flessione che si registra rispetto allo scorso anno, pari ad un -7% per i capi della razza Charolaise, mostra le difficoltà che permangono attualmente sul mercato nazionale.
Si conferma stabile anche il mercato dei vitelli a carne bianca. La variazione su base annua rimane però nettamente negativa.
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