I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella settimana 13-17 novembre, si sono confermati al rialzo per latte spot, materie grasse e bovini da macello. Stabili gli altri prodotti monitorati.
Latte spot
Nuovo passo in avanti per i listini del latte spot nazionale. In particolare, sulla piazza di Milano i prezzi raggiugono i 557,50 €/t, 10 €/t in più rispetto alla settimana precedente (+1,8%). Avanzano nella stessa misura i prezzi del latte spot quotato sulla piazza di Verona, portatosi sui 570 €/t. Resta prossima al -20% la flessione annua.
In rialzo anche i listini del latte di importazione, sia il prodotto francese che tedesco, mentre il differenziale rispetto al latte spot sale sui 42,50 €/t contro i 40 €/t della settimana 6-10 novembre.
Stabili, invece, i listini del latte biologico che si confermano sui 607,50 €/t.
Materie grasse
Non si arresta la salita dei prezzi per il comparto delle materie grasse, sebbene in misura più lieve rispetto alla settimana precedente. In particolare, il burro pastorizzato quotato a Milano si attesta sui 3,40 €/kg, in crescita di 5 centesimi su base settimanale (+1,5%). Listini in salita anche per il burro quotato sulla piazza di Mantova, salito sui 3,45 €/kg (+1,5%).
Allo stesso modo, guadagnano terreno i listini dello zangolato (+1,6%) e della crema di latte nazionale (+0,7%).
Sul fronte estero, in netto rialzo il burro di centrifuga di Kempten (+7,4%) mentre rallenta il Verse Boter nel mercato olandese (+0,9%).
Grana Padano
Ancora largamente invariati i listini all’ingrosso del Grana Padano. Sulla piazza di Milano lo stagionato 9 mesi e oltre si consolida sui 8,73 €/kg. Privi di scostamenti anche i listini di Verona mentre si osservano timidi rialzi per la piazza di Mantova e, per le stagionature più lunghe, la piazza di Cremona. Il divario annuo per le stagionature più brevi si mantiene in territorio negativo.
Tra i principali formaggi monitorati dalla Commissione europea, cenni di ribasso per l’inglese Cheddar e lo svizzero Emmental (entrambi -0,6% su base settimanale). Sul mercato olandese salgono lievemente le quotazioni del Gouda (+1,5%).
Parmigiano Reggiano
Nuova settimana all’insegna della stabilità per i listini all’ingrosso del Parmigiano Reggiano. A Parma lo stagionato 12 mesi continua ad attestarsi sui 9,75 €/kg e lo stagionato 24 mesi sugli 11,53 €/kg. Nessuna variazione anche presso le altre principali piazze di scambio.
I prezzi si confermano più bassi dei valori dello scorso anno, pari in media ad un -9% presso la piazza di Milano.
Pecorino Romano
Dopo il passo indietro della settimana precedente, torna la stabilità per i listini del Pecorino Romano. In particolare, lo stagionato 5 mesi quotato a Milano si conferma sui 12,70 €/kg, valore che era stato sorpassato l’ultima volta agli inizi di ottobre 2022. Su base tendenziale i prezzi risultano più bassi del 4%.
Bovini vivi
Seconda settimana consecutiva di rincari per il comparto dei bovini. Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise si portano sui 3,75 €/kg sulla piazza di Mantova e 3,56 sulla piazza di Modena. Si sono mossi nella stessa direzione i prezzi della razza Limousine e gli incroci nazionali, fatto salvo per quest’ultimi la piazza emiliana che conferma i prezzi della seduta precedente.
Segno “più” anche per i vitelli a carne bianca che archiviano un rincaro di 5 centesimi. I prezzi si confermano su livelli lievemente più bassi rispetto ai valori dello scorso anno. Il confronto annuo per i vitelloni si mantiene, invece, in territorio positivo.
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