I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella seconda settimana di luglio 2023, si sono mostrati al ribasso per latte spot, materie grasse e bovini da macello. Stabili i formaggi Dop.
Latte spot
Torna il segno “meno” per i listini del latte spot nazionale, risultato registrato l’ultima volta in chiusura di aprile. A Milano le quotazioni perdono il -1,5% su base settimanale, portandosi su 517 €/t, in calo di venti punti percentuali rispetto ad un anno fa. Giù i prezzi anche sulla piazza di Verona (-1%) che si attesta sui 530 €/t. Le pressioni al ribasso trovano impulso da una scarsa domanda a cui si contrappone la riduzione della produzione, fattori entrambi fisiologici in un contesto climatico segnato da alte temperature.
A livello continentale, secondo gli ultimi dati del Milk market observatory della Commissione europea, i prezzi medi del latte alla stalla a maggio perdono un ulteriore 3%, dando continuità alla dinamica negativa in corso da inizio anno.
In frazionale calo anche il latte di importazione, sia francese che tedesco, e il latte di origine biologica con il divario rispetto al latte spot che scende sui 99 €/t (contro il picco di 160 €/t di inizio maggio).
Materie grasse
Seconda settimana consecutiva di ribassi per i listini nazionali delle materie grasse, il cui mercato è stato caratterizzato da una scarsità sia dal lato della domanda che dal lato dell’offerta. Dopo il -0,7% della settimana precedente, il burro pastorizzato quotato a Milano cede un ulteriore il -1,7%, raggiungendo la soglia dei 2,83 €/kg, poco più della metà dei livelli raggiunti lo scorso anno. Arretrano anche le piazze di Mantova e Cremona. Andamento che risulta peraltro in linea con i principali benchmark continentali. In particolare, il burro di centrifuga di Kempten e l’olandese Verse Boter quotano entrambi 4,52 €/kg, in calo del -1% e oltre su base settimanale.
Sul fronte produttivo si arresta la fase di recupero in atto dall’ultimo trimestre del 2022. La Germania registra ad aprile una produzione di 42mila tonnellate, per una flessione annua del -0,5%. Ben più marcati i deficit produttivi osservati per Francia (-6%) e Italia (-8%).
Ribassi anche per gli altri prodotti del comparto quotati a Milano, con lo zangolato che si porta sui 2,63 €/kg e la crema di latte nazionale sui 2,28 €/kg .
Grana Padano
I listini all’ingrosso del Grana Padano consolidano la fase di tenuta riscontrata nelle ultime settimane, con prezzi fermi sulle principali piazze monitorate. A Milano lo stagionato 9 mesi non si muove dagli 8,73 €/kg, livello sui cui ci si attesta ormai da sette settimane. Stabilità anche sulle piazze di Mantova, Cremona e Verona per tutte le stagionature.
Per i principali formaggi monitorati dalla Commissione europea, si segnala il calo del Gouda olandese che arretra del -2% contro il rincaro del 4% incassato dallo svizzero Emmental (4%). Di fatto stabili il Cheddar inglese (-0,5%) e l’Edamer olandese (+0,3%).
Parmigiano Reggiano
Stabilità anche per i listini del Parmigiano Reggiano che confermano i valori della settimana precedente. Nello specifico, a Parma lo stagionato 9 mesi si attesta per la quarta settimana consecutiva a 9,98 €/kg mentre lo stagionato 24 mesi resta fermo a 11,75 €/kg. Plateau che è stato osservato per tutte le stagionature anche sulle piazze di Modena, Mantova, Milano e Reggio-Emilia. Su base tendenziale il confronto resta negativo con punte del -7,5% per Mantova.
La produzione del Parmigiano Reggiamo nei primi cinque mesi dell’anno evidenzia un volume di 1,7 milioni di tonnellate, in lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2022 (-1%).
Pecorino Romano
La stabilità osservata per il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano si estende anche al comparto del Pecorino Romano. In particolare, lo stagionato 5 mesi quotato a Milano resta agganciato ai 13,8 €/Kg, in calo del 2% rispetto al record storico di 14,05 €/Kg, valore abbandonato cinque settimane fa.
Si mantiene saldamente in territorio positivo il divario annuo, sebbene ormai dimezzato rispetto al picco dei quaranta punti percentuali registrato a febbraio.
Bovini vivi
Ulteriori lievi ribassi nel comparto dei bovini da macello, a conferma del trend in atto nelle ultime settimane. Tra i principali capi, si deprezzano ulteriormente i vitelloni Charolaise che sulla piazza di Mantova toccano i 3,38 €/kg (peso vivo) e sulla piazza di Modena i 3,44 €/kg (peso vivo). Negativo anche il dato settimanale per la razza Limousine su entrambe le piazze (-0,6% circa). Dopo cinque settimane di continui ribassi si arresta, invece, la fase calante per gli incroci nazionali di Mantova mentre a Modena si assiste ad una nuova flessione.
Per i vitelli a carne bianca persiste il periodo di staticità in atto da quattro settimane sia a Mantova che a Modena.
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