I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, in apertura di ottobre, si sono mostrati in crescita per quel che riguarda il latte spot nazionale, la crema di latte, il Grana Padano e il Pecorino Romano. Di contro, nelle quotazioni settimanali degli altri prodotti monitorati non sono state registrate particolari variazioni.
Latte
Timidi rialzi in apertura di ottobre per i listini del latte spot nazionale, a conferma del periodo di volatilità che sta investendo il mercato a causa delle forti incertezze rispetto alle condizioni produttive dei prossimi mesi. Incrementi su base settimanale nell’ordine del +0,4% per il listino di Milano che si attesta sui 670–685 €/t, per un prezzo medio di 677,50 €/t. Rialzi più robusti (+1,5%) per le quotazioni a Verona che interrompono la fase di stabilità di settembre. Si mantiene su un +63% la variazione media su base annua dei listini.
Il mercato continua a risentire degli stress dal lato dell’offerta, in primis gli incrementi generalizzati dei costi energetici che stanno interessando l’intera filiera, a fronte di una domanda da parte dell’industria di trasformazione in rallentamento, a causa della difficoltà nel soddisfare i prezzi record applicati dagli allevatori.
Stabile a Milano il latte di provenienza estera, sia il prodotto francese che tedesco.
Ancora invariato il latte di origine biologica a Milano (690 €/t), con gli incrementi del latte spot che continuano ad assottigliare il divario tra le quotazioni, ormai sceso al livello record di 12,50 €/t.
Materie grasse
Prosegue la stabilità nel mercato nazionale delle materie grasse, con i listini sostanzialmente invariati da metà settembre. A Milano il burro pastorizzato si conferma per la quarta settimana consecutiva sui 5,25 €/kg, così come si mantengono invariate le quotazioni a Cremona e Mantova. Per la prima volta da fine marzo torna a due cifre la variazione su base annua delle quotazioni medie del burro (+99%), proseguendo quindi nel percorso di rientro intrapreso a settembre.
Quotazioni del burro invariate in tutto il continente, con la sola eccezione dell’Olanda dove le quotazioni arretrano del -1,4% su base settimanale. Stabile il burro di centrifuga di Kempten in Germania (7,02 €/kg), così come i listini francesi.
La crema di latte nazionale continua a spiccare rispetto agli altri prodotti del comparto delle materie grasse, con aumenti su base settimanale nell’ordine del +1,1% a Milano, per un prezzo medio di 3,66 €/kg. Nello spazio di un mese la crema di latte nazionale ha guadagnato oltre il +5% contro il +1,5% del burro. Continua a mantenersi stabile sui 5,05 €/kg lo zangolato quotato a Milano.
Grana Padano
Settimana di leggeri rialzi per le forme di Grana Padano. Sulla piazza di Cremona le forme stagionate nove mesi crescono dello 0,6% arrivando a 9,07€/kg mentre quelle stagionate dai 12 ai 15 mesi raggiungono i 9,32€/kg con una crescita dello 0,5%.
Sulla piazza di Milano balzo in avanti per il prezzo del fuori sale che cresce dell’1,3% attestandosi a 7,65 €/kg. Il prezzo medio delle forme stagionate nove mesi sale a 9,05 €/kg mentre la quotazione per le forme stagionate venti mesi resta a 9,9 €/kg.
La variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso cresce fino ad un valore medio del 21,8%, sostenuta dagli aumenti dei fuorisale e delle forme meno stagionate.
Parmigiano Reggiano
Nuova settimana di stabilità per il Parmigiano Reggiano. Il prezzo medio per le forme stagionate 12 mesi si attesta a 9,7 €/kg mentre per le forme stagionate 24 mesi si conferma a 12,62 €/kg. La variazione tendenziale media dei prezzi si attesta sul 2,5% e non supera mai il 4,5% anche per i prodotti meno stagionati.
In leggero rialzo i principali formaggi monitorati dalla Commissione europea: il Gouda segna +0,2% arrivando a 5,21€/kg mentre l’Emmental guadagna lo 0,5% raggiungendo 6,09 €/kg. Stabile a 4,81€/kg il Cheddar mentre l’Edam perde 0,4 punti percentuali scendendo a 5,27 €/kg.
Pecorino Romano
Riprende la corsa per il Pecorino Romano stagionato cinque mesi dopo una settimana di stabilità. Sulla piazza di Milano la forbice di prezzi raggiunta si conferma tra i 12,65 e i 12,95 €/kg con un aumento rispetto alla scorsa settimana dell’1,2%. Su base annua il prezzo è cresciuto del +36,5%.
Bovini vivi
Quotazioni stabili nella prima settimana di ottobre nel mercato dei bovini da macello, con i listini dei vitelloni da macello che consolidano la fase di equilibrio partita a inizio settembre. Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise si mantengono a Mantova sopra i 3,41 €/kg (peso vivo), così come le razze da incroci nazionali quotate a Modena che si confermano sui 2,96 €/kg. I livelli di prezzo attuali, seppur in fase stazionaria, continuano a rappresentare livelli storicamente elevati per le principali piazze di scambio nazionali. Scende al +25% la variazione media annua delle quotazioni dei vitelloni contro il +29% di un mese fa.
La fase di equilibrio prosegue anche per i vitelli a carne bianca che si mantengono invariati sia a Mantova che Modena. Stabile sul +9% la crescita media annua delle quotazioni.
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