Prezzi prodotti zootecnici: latte e Grana, non si arresta il trend negativo

prezzi prodotti zootecnici
I dati di riferimento per i prodotti lattiero-caseari e bovini rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Borsa merci telematica italiana (Bmti) relativi alla settimana 8-12 marzo 2021

Nella seconda settimana del mese, i prezzi dei prodotti zootecnici hanno confermato la tendenza delle scorse settimane, con il latte spot e il Grana Padano che hanno registrato una nuova riduzione. Le materie grasse, invece, continuano la loro corsa al rialzo mentre prevale ancora la staticità sui mercati del Parmigiano Reggiano e dei bovini vivi.

Latte

La seconda settimana di marzo ha messo in evidenza un ulteriore cedimento dei prezzi del latte crudo spot. È un mercato che si trova stretto tra un’offerta in crescita, fisiologica durante il periodo primaverile, e una domanda ancora debole. Il prezzo dello spot nazionale è sceso sui 340-355 €/t, il 2,1% in meno rispetto alla prima settimana del mese. I prezzi attuali rimangono in leggero calo rispetto allo scorso anno (-1,4%).

Ribasso settimanale anche per il latte di provenienza francese e tedesca, i cui prezzi, al contrario del prodotto nazionale, si mantengono più alti rispetto ad un anno fa.

Cede terreno il latte scremato estero che arretra sui 205-220 €/t, in calo del 5,6% rispetto alla settimana precedente. Negativo anche il confronto tendenziale, con i prezzi attuali più bassi del 4,5%.

Materie grasse

Non si ferma la corsa al rialzo dei prezzi all’ingrosso delle materie grasse, con nuovi aumenti settimanali sia per il burro che per la crema di latte. I prezzi del burro prodotto con crema di latte si sono riportati sui 3,70 €/kg (Cciaa Milano), guadagnando 0,15 €/kg rispetto alla prima settimana di marzo e tornando ai massimi da giugno 2019.

La crescita continua a registrarsi anche sui principali mercati europei. In Germania, il prezzo del burro quotato alla borsa di Kempten è salito sui 4,00-4,20 €/kg, il 6% in più rispetto alla prima quotazione del mese.

Il segno “più” continua a caratterizzare anche i listini della crema di latte: il rialzo settimanale è stato di 0,06 €/kg per la crema di origine nazionale (1,86 €/kg) e di 0,08 €/kg per la crema di provenienza comunitaria (1,94 €/kg). E positiva si mantiene anche la variazione su base tendenziale, pari ad un +9,4% per la crema nazionale e ad un +14,1% per la crema comunitaria.

Grana Padano

Ulteriore correzione al ribasso per i prezzi all’ingrosso del Grana Padano. I cali hanno interessato ancora tutte le stagionature e sono stati rilevati su tutte le principali piazze di scambio. Sulla piazza di Milano lo stagionato 9 mesi ha ceduto 0,10 €/kg, attestandosi sui 7,30-7,45 €/kg, mentre lo stagionato 20 mesi è arretrato di 0,05 €/kg, scendendo sui 9,30-9,60 €/kg.

Parmigiano Reggiano

Continua a prevalere la stabilità nei listini all’ingrosso del Parmigiano Reggiano. Alla Borsa merci di Mantova i prezzi dello stagionato 12 mesi sono rimasti invariati sui 10,30 – 10,55 €/kg, un livello che è comunque superiore del 28,7% rispetto allo scorso anno. Scenario simile per i prodotti a più lunga stagionatura: il 24 mesi spunta un rialzo tendenziale del +24,9%.

Bovini vivi

Rimane segnato dalla staticità il mercato dei bovini da macello. In linea con la settimana precedente, infatti, la seconda settimana di marzo non ha mostrato variazioni nei listini rilevati dalle Camere di commercio e dalle Borse merci. Stabili i prezzi dei vitelloni da macello e dei vitelli a carne bianca sia a Mantova che a Modena.

Nessuna variazione anche per le vacche da macello.

Dopo i rialzi delle scorse settimane, tra i capi da allevamento, torna ad essere stabile anche l’andamento dei vitelli baliotti.

Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici

Prezzi prodotti zootecnici: latte e Grana, non si arresta il trend negativo - Ultima modifica: 2021-03-16T15:34:33+01:00 da Giorgio Setti

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