I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, in chiusura del mese di settembre, hanno fatto registrare nuovi rincari per il latte spot, in particolare per quello estero, le materie grasse e i bovini da macello. Poche variazioni sui listini del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano.
Latte
Le ultime rilevazioni di settembre hanno confermato la fase di aumento per i prezzi del latte spot di provenienza estera, sostenuti da una limitata disponibilità di prodotto. Sulla piazza di Milano i rincari hanno riguardato sia il latte francese (+1,3% su base settimanale) che tedesco (+1,2%), con valori saliti rispettivamente su 0,40-0,41 euro/kg e su 0,42-0,44 euro/kg.
Segnali di rialzo anche per il latte spot nazionale, seppur limitati alla piazza di Verona (+1,2%).
I prezzi attuali rimangono superiori allo scorso anno sia per il prodotto di origine nazionale che estera, con incrementi nell’ordine del +15%.
Tra gli altri prodotti, segno “più” anche per il latte scremato (+1,9%), il cui rincaro rispetto ad un anno fa supera il +20%.
Materie grasse
In linea con i rialzi che si registrano nei principali mercati continentali proseguono gli aumenti dei prezzi all’ingrosso delle materie grasse scambiate in Italia. Il burro pastorizzato quotato a Milano si è portato sui 2,53 euro/kg, guadagnando 0,10 euro/kg su base settimanale. La crescita su base annua supera ormai il +50% e le quotazioni sono di fatto tornate ai massimi dalla fine del 2018.
Sui mercati esteri prosegue la crescita dei listini del burro in Germania: alla Borsa di Kempten le quotazioni hanno guadagnato altri 0,05 euro/kg, portandosi sui 4,20-4,40 euro/kg.
Restano orientati al rialzo anche i prezzi della crema di latte, saliti a Milano sui 2,32 €/kg sia per la crema nazionale (+0,04 €/kg su base settimanale) che di provenienza estera (+0,06 euro/kg).
Grana Padano
Mercato statico per il Grana Padano con prezzi in lieve calo per le stagionature più lunghe sia a Brescia che a Cremona e Milano. Ad esclusione delle piazze di Cremona e Verona, sulle altre piazze di scambio i prezzi rimangono superiori allo scorso anno, con i rialzi più accentuati che si confermano per le stagionature brevi.
Parmigiano Reggiano
Segnali di ulteriore tenuta per i prezzi del Parmigiano Reggiano grazie al buon andamento degli scambi. Sia a Parma che a Reggio Emilia si è rilevato un aumento marginale per le stagionature più lunghe. Nel complesso, i prezzi attuali mantengono per tutte le stagionature un rialzo consistente rispetto allo scorso anno.
Bovini vivi
I prezzi dei bovini da macello sono tornati a mostrare degli aumenti in chiusura di settembre, grazie anche al buon andamento della domanda. I rialzi settimanali hanno riguardato i vitelloni, con incrementi nell’ordine del +1% sia per la razza Charolaise che per le razze da incroci nazionali. I prezzi attuali si confermano in crescita rispetto allo scorso anno, con incrementi più accentuati per i capi di razza Charolaise.
Segnali di incremento anche per i vitelli a carne bianca, tornati ad aumentare sulla piazza di Modena (+0,10 euro/kg). La crescita rispetto allo scorso anno è del +30% e i prezzi sono ormai tornati sui livelli pre-Covid.
Tra gli altri capi da macello, spinti dai buoni consumi, segnali di rialzo sono stati rilevati anche per le scottone quotate sulla piazza di Mantova.
Tra i capi da allevamento, dopo i ribassi tipici del periodo osservati nelle precedenti settimane, la chiusura del mese ha mostrato una maggiore stabilità per i prezzi dei vitelli baliotti.
Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici