I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella prima settimana di ottobre, sono aumentati per quanto riguarda il latte spot e le materie grasse. Sostanzialmente stabili, invece, gli altri prodotti monitorati.
Latte spot
Dopo la stabilità dell’ultima settimana di settembre, tornano a crescere i listini del latte spot nazionale. Sulla piazza di Milano i prezzi hanno raggiunto i 527,5 €/t, 2,50 €/t in più rispetto alla settimana precedente. Identico incremento sulla piazza di Verona, con il prezzo salito sui 545 €/t. Ad incidere sui rialzi la buona domanda di latte, a fronte di una diponibilità non abbondante. Le quotazioni attuali restano comunque distanti dai livelli dello scorso anno, più basse del 24%.
In crescita anche i listini del latte di importazione, sia per il prodotto francese che tedesco quotati a Milano (entrambi +0,5%), che continuano ad essere trattati a “sconto” rispetto al prodotto nazionale (con un differenziale di circa 30 €/t).
Nessuna novità per il latte biologico che resta sui 597,5 €/t.
Materie grasse
Proseguono i rincari nel comparto delle materie grasse. In particolare, il burro pastorizzato di Milano sale sui 2,85 €/kg, in crescita del 3,6% rispetto alla scorsa settimana. Aumento di pari entità per il burro quotato sulla piazza di Mantova, portatosi a quota 2,90 €/kg.
Sul fronte estero, in aumento il Verse Boter nel mercato olandese (+4,6% su base settimanale) mentre arretra il burro di centrifuga di Kempten (-1%).
Tornando ai listini nazionali, nuovi rincari per lo zangolato e la crema di latte nazionale quotati rispettivamente 2,65 €/kg e 2,58 €/kg sulla piazza di Milano.
Grana Padano
Ancora stazionari i listini all’ingrosso del Grana Padano, di fatto immobili dalla riapertura della Borsa merci dopo la pausa estiva. In particolare, sulla piazza di Milano lo stagionato 9 mesi non si muove dagli 8,73 €/kg. Si segnalano prezzi invariati per tutte le stagionature anche presso le altre piazze di scambio nazionali. Su base tendenziale, i prezzi attuali confermano di fatto i valori dello scorso anno.
Dal punto di vista dell’offerta, i dati più aggiornati del Consorzio per la tutela del Grana Padano indicano un numero di forme prodotte tra gennaio e agosto di 3,8 milioni di tonnellate circa, in crescita tendenziale del 6%.
Parmigiano Reggiano
Settimana in prevalenza stabile anche per il comparto del Parmigiano Reggiano. A Parma lo stagionato 12 mesi resta sui 9,85 €/kg e lo stagionato 24 mesi sugli 11,63 €/kg. Andamento che si è delineato anche presso le piazze di Mantova, Milano e Reggio Emilia. In controtendenza la piazza di Modena che arretra, seppur in misura lieve, rispetto alla seduta della settimana precedente. Il confronto tendenziale conferma un ribasso medio del -8%.
Pecorino Romano
Si confermano stazionari i listini del Pecorino Romano. Lo stagionato 5 quotato a Milano si mantiene sui 13 €/kg, valore raggiunto in occasione della seduta del 18 settembre. Su base tendenziale, il prezzo si è di fatto allineato con i valori di dodici mesi fa.
A livello di fondamentali, gli ultimi dati Istat certificano per il primo semestre dell’anno un calo nelle quantità esportate di Pecorino e Fiore Sardo (-5,4%). Si conferma nettamente positivo, invece, il divario in termini di valore (+21%), risultato riconducibile agli elevati livelli raggiunti dai prezzi.
Bovini vivi
Settimana all’insegna della stabilità anche per il comparto deli bovini. Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise restano sui 3,68 €/kg sulla piazza di Mantova e 3,5 €/kg sulla piazza di Modena. Privi di scostamenti anche i listini degli incroci nazionali e della razza Limousine, quest’ultimi quotati 3,76 €/kg sulla piazza lombarda e 3,64 sulla piazza emiliana. La crescita tendenziale dei prezzi si mantiene compresa tra i due e i quattro punti percentuali. In controtendenza i listini di Padova che spuntano lievi rialzi rispetto alla precedente seduta.
Stabili anche i listini dei vitelli a carne bianca.
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