La prima seduta del comitato direttivo dell’Aia, Associazione italiana allevatori, riunita al Castello Sforzesco di Milano durante il “Villaggio Contadino” Coldiretti, ha confermato alla presidenza l’allevatore mugellano Roberto Nocentini. La stessa seduta ha nominato anche i due vicepresidenti dell’Aia: Plinio Vanini e Claudio Destro.
Oltre a Nocentini (in rappresentanza di Toscana, Umbria e Marche), del nuovo comitato direttivo fanno parte:
- Roberto Chialva (Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria),
- Floriano De Franceschi (Veneto, Friuli-Venezia Giulia),
- Maurizio Garlappi (Emilia-Romagna),
- Plinio Vanini,(Lombardia),
- Johann Karl Berger (Trentino-Alto Adige),
- Fabio Mantovani (Lombardia),
- Claudio Destro (Abruzzo, Lazio),
- Pierino Laterza (Campania, Puglia, Molise),
- Palmino Ferramosca (Basilicata, Calabria)
- e Luciano Useli Bacchitta (Sardegna, Sicilia).
L’incontro di Milano (5 luglio) ha fatto seguito all’assemblea generale dei soci dell’Aia tenutasi il 28 giugno scorso a Roma. Ai lavori dell’assemblea di Aia, coordinati dal direttore generale Roberto Maddé, erano intervenuti il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, il responsabile Area economica Coldiretti Gianluca Lelli e il responsabile nazionale zootecnia Coldiretti Giorgio Apostoli.
Roberto Nocentini, allevatore di Dicomano (Fi), dove è nato nel 1957, è l’ottavo presidente della storia dell’Aia. Come prime parole ha espresso ringraziamenti ai delegati per la fiducia riposta, oltre che verso gli organi sociali, i consiglieri uscenti e tutti i collaboratori che lo hanno affiancato anche nel precedente mandato.
“Abbiamo posto le basi per l’Aia del futuro - ha detto - completando la trasformazione del Sistema allevatori, con un lavoro di squadra intenso e condiviso. L’acquisizione di importanti progetti, come ad esempio il progetto ‘Leo’, per la creazione di un’unica piattaforma informatica di digitalizzazione dei dati degli allevamenti, ci consentirà di continuare a lavorare per una zootecnia sostenibile, rispettosa del benessere animale, garanzia dei prodotti d’eccellenza del Made in Italy agroalimentare e che tuteli il ricco patrimonio di biodiversità delle razze e specie animali dei nostri territori”.
COLDIRETTI, FILIERA ITALIA E CDP
FIRMANO PROTOCOLLO D’INTESA
Coldiretti, Filiera Italia e Cassa depositi e prestiti (Cdp) hanno sottoscritto il 6 luglio a Milano, sempre durante la kermesse Coldiretti, un protocollo d’intesa finalizzato a favorire soluzioni a sostegno della filiera agroalimentare italiana, considerandola “un settore strategico per l’economia nazionale e con importanti prospettive di sviluppo”.
L’intesa, hanno dichiarato, mira a fornire alle imprese del settore “un supporto concreto per lo sviluppo dei processi di innovazione e per la crescita dimensionale, potenziandone anche la proiezione sui mercati internazionali. Gli interventi previsti avranno impatti positivi sull’intera filiera e puntano anche a favorirne gli investimenti nei Paesi in via di sviluppo”.
Per Cdp, l’accordo s’inserisce all’interno di una più ampia strategia a supporto del settore, prevista dal piano industriale del gruppo, e segue l’intesa sottoscritta a Venezia lo scorso 14 giugno con il Mipaaft finalizzata a fornire supporto finanziario ai settori agricolo, agroalimentare e turistico. “Tra le soluzioni del gruppo Cdp a supporto del settore sono previsti diversi strumenti: finanziamenti, garanzie e interventi in equity, come nel caso delle partecipazioni in eccellenze quali Bonifiche Ferraresi e Inalca - Gruppo Cremonini”.
Con questo accordo, ha dichiarato Fabrizio Palermo, ad di Cassa depositi e prestiti, “Cdp conferma il suo impegno di investitore paziente e sostenibile a supporto dell’innovazione e della crescita dell’agroalimentare: un comparto che in Italia impiega oltre un milione di persone. Insieme a Coldiretti e Filiera Italia svilupperemo sinergie che ci consentiranno di fornire un contributo ulteriore alla competitività del settore e alla diffusione di pratiche orientate alla sostenibilità e alla tutela del made in Italy”.
Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, spiega: “La collaborazione di filiera anche da un punto di vista finanziario è fondamentale per sostenere un settore come quello agroalimentare che vale quasi 42 miliardi di euro di esportazioni nel mondo. L’obiettivo del protocollo con Cdp e con Filiera Italia è quello di rafforzare la competitività delle imprese, i processi di innovazione e le dinamiche di sviluppo di un’economia sempre più circolare e sostenibile”
Secondo Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, “con questo accordo la filiera diventa modello di riferimento e strumento centrale anche per il mondo finanziario. Nuove forme di finanziamento e di equity diventano ora accessibili alle tantissime pmi organizzate nelle diverse supply chain di Filiera Italia grazie ai propri valori di sostenibilità, qualità e tracciabilità”.