C’è fermento nel mondo della fienagione. Non ci riferiamo tanto all’arrivo di nuove soluzioni – qualcosa c’è, ma si parla di adattamenti più che di rivoluzioni – quanto piuttosto alla nascita di nuovi marchi. Almeno quattro negli ultimi due anni anche se, a ben guardare, il vestito nuovo nasconde quasi sempre soluzioni già presenti sul mercato. Dal momento che l’offerta si è indiscutibilmente ampliata, tuttavia, val la pena fare una panoramica sulle novità arrivate tra il 2017 e questo inizio d’anno.
A caccia della full-line
La parola magica è full-line, ovvero, con una traduzione non proprio letterale, “gamma completa”. Indica la tendenza dei grandi gruppi della meccanica ad affiancare ai classici trattori e mietitrebbie quegli attrezzi che sono, da sempre, forniti dai costruttori specializzati. Parliamo di seminatrici, coltivatori, botti per trattamenti e, per l’appunto, tutto il necessario per la fienagione. Lo scopo è di vendere in primo luogo a chi già possiede il trattore, in quanto fiducia nel costruttore e desiderio di abbinarvi un attrezzo dello stesso colore rappresentano una forte motivazione all’acquisto.
Il secondo obiettivo, in questa strategia dei costruttori, è quello di favorire la propria rete di concessionari, mettendo a loro disposizione una nuova gamma di prodotti con cui aumentare i fatturati. Risultato, questo, in realtà non del tutto scontato, dal momento che i concessionari già vendono attrezzature di ogni tipo, a fianco dei trattori. Pertanto non è detto che la full line rappresenti un miglioramento, almeno per quella parte di rete vendita che si troverebbe costretta a scegliere tra gli attrezzi che ha sempre proposto ai clienti – e che appartengono spesso a marchi prestigiosi – e quelli forniti dal gruppo trattoristico di riferimento.
La strategia di Agco
Le questioni tra costruttori e venditori sono però marginali, rispetto all’obiettivo di vedere come l’entrata in gioco dei trattoristi ha modificato l’offerta di macchine per la fienagione.
Il gruppo che più si è mosso in questa direzione, negli ultimi anni, è Agco, con due importanti acquisizioni: la tedesca Fella e, a metà 2017, l’intero ramo fienagione di Lely. Gli effetti si sono visti a partire già dallo scorso anno, quando sono state presentate le gamme per fienagione con i colori di Massey Ferguson e Fendt. Quest’ultimo marchio, soprattutto, ha dato grande enfasi alla novità, organizzando un tour dimostrativo che ha interessato tutta Italia e nel quale è stata messa in mostra la gamma per la raccolta dei foraggi, dalle falciatrici Cutter e Slicer al voltafieno Twister, per finire con l’andanatore Former. In aggiunta, le trinciacaricatrici Katana e la pressa quadra, che non deriva da Fella ma dalla Hesston ed era già disponibile da anni, nel nostro paese, con i colori di Massey Ferguson.
La quale, al pari dei cugini tedeschi, ha a disposizione, dallo scorso anno, le macchine Fella colorate di bianco-rosso. Le falciatrici prendono in questo caso il nome di M e Dm, mentre voltafieno e ranghinatori si chiamano, rispettivamente, Td e Rk.
Da quest’anno, infine, arrivano sul mercato le rotopresse Lely Welger, sia a marchio Fendt sia Massey Ferguson. Con i nomi, rispettivamente, di serie 1100-2100 F e 4100 V per Fendt e Rb F e V (camera fissa e variabile) per Massey Ferguson.
Tutte le macchine, precisano alla filiale italiana di Fendt, sono state comunque riviste, per ottimizzarle e adattarle al meglio alle caratteristiche dei trattori Vario.
Arriva New Holland
L’altra grande new entry nel settore della fienagione è New Holland, che da quest’anno vende con proprio brand una selezione di prodotti della gamma Kongskilde, gruppo danese acquisito all’inizio dello scorso anno. Gli affezionati del marchio di casa Fiat potranno così trovare, presso i loro concessionari, le Disc Cutter, falciatrici anteriori e posteriori portate o trainate, e poi voltafieno e andanatori di diverse dimensioni. In altre parole, tutto quanto precede la fase della raccolta, dal momento che per quest’ultima New Holland è già molto ben attrezzata con le sue Big Baler, presse quadre convenzionali o ad alta densità, e poi con le nuove rotopresse Roll Belt a camera variabile (la camera fissa prendono invece il nome di Br).
Le attrezzature Kongskilde continueranno tuttavia a essere diffuse anche con il tradizionale colore rosso, attraverso la rete dei venditori legati al gruppo danese.
I nippo-norvegesi di Kubota
Sempre nel 2017 un altro costruttore ha fatto il grande salto verso la full line. Stiamo parlando di Kubota, colosso della meccanica agricola mondiale la cui diffusione è in forte crescita anche nel nostro paese. Nel 2012 la holding ha segnato un grosso punto a suo favore acquisendo la maggioranza di Kverneland, storico e arcinoto gruppo di origine norvegese, che comprende anche i marchi Vicon, Rau e l’italiano Gallignani, specializzato in rotopresse e fasciatori. Dopo qualche anno di coesistenza, proprio nel 2017 Kubota ha presentato anche in Italia la gamma di attrezzi colorati di arancione. Si va, anche in questo caso, dalle falciacondizionatrici portate e trainate a voltafieno e andanatori stellari di varie dimensioni. Senza dimenticare, naturalmente, le rotopresse Vicon, assai note per l’alta qualità dei prodotti.
Tutte le macchine per fienagione, naturalmente, continueranno a essere vendute anche con i marchi originali, attraverso una rete di concessionari che, al momento, resta distinta da quella del colosso nipponico.
Claas, l’antesignano
Come si è visto, la corsa alla full line è dunque iniziata e promette di portare lontano. C’è però un marchio che, in fatto di fienagione, può vantare anni di esperienza. Parliamo di Claas, che da sempre propone una gamma completa di attrezzature a fianco delle notissime mietitrebbie e trinciacaricatrici. Senza, naturalmente, dimenticare i trattori.
Per il taglio, gli agricoltori che volessero affidarsi completamente al verde Claas possono così orientarsi sulle falciatrici Disco, con larghezza di lavoro massima di 10 metri, o sulle Corto, la versione a tamburo.
Il rivoltamento è invece materia per i Volto, che arrivano a 13 metri di larghezza di lavoro. Fa di più il ranghinatore Liner, con 15 metri (ovviamente ve ne sono anche di più piccoli) raccolti in una sola passata. Infine, accanto alle rotopresse a camera fissa Rollant e variabile Variant e alle presse quadre della gamma Quadrant, non possiamo dimenticare i Cargos, dumper con o senza sistema di taglio per la raccolta non soltanto di trinciato, ma anche di foraggi da insilare.
Anche Maschio fa foraggi
Non è un costruttore di trattori, ma è ugualmente un pezzo grosso della meccanica agricola, perlomeno a livello italiano. Parliamo di Maschio Gaspardo, il gruppo veneto protagonista, negli ultimi anni di uno strabiliante piano di acquisizioni. L’ultima, risalente a quasi quattro anni fa, riguarda la Feraboli, fabbrica di rotopresse con sede a Cremona. L’accorpamento ha permesso a Maschio di entrare in un settore in cui non era presente: quello della fienagione, per l’appunto. Settore che oggi presidia con le rotopresse Extreme ed Extreme 2, oltre che con la gamma di attrezzature per taglio e andanatura. Rispetto alla concorrenza, Maschio Gaspardo punta con decisione sulla fasciatura del prodotto, per ottenere balle di insilato che, dicono gli esperti, assicurano una conservazione migliore rispetto al fieno essiccato in campo. Così nel suo listino troviamo, accanto ai tradizionali fasciatori, rotopresse combinate come la Duetto o ancor più la Mondiale 120 Combi, lanciata nel 2017 e che nel primo anno di commercializzazione sta dando risultati interessanti.
Cosa fanno gli altri costruttori
I marchi sopra citati non esauriscono il panorama dei costruttori mondiali di trattori. Vediamo allora, in una veloce panoramica, come si stanno muovendo i rimanenti gruppi.
John Deere, per esempio, ha iniziato a importare in Italia le sue presse ormai da diversi anni. Alle big baler L1500 si sono unite le camera fissa e le camera variabile delle serie G, M e R. Fino ad arrivare alla serie 900 a telaio integrale, pluripremiata per il sistema di scarico veloce della rotoballa.
Accanto alle presse, il gruppo statunitense vende nel nostro paese anche le falciacondizionatrici, offerte in versione anteriore, trainata laterale, posteriore singola e posteriore doppia (con 9,9m metri di larghezza utile).
Propone attrezzi per fienagione con i propri colori anche Deutz, grazie a una partnership prima con Kverneland e, dallo scorso anno, con Kuhn. Al momento, però, non c’è intenzione di passare dagli accordi ad acquisizioni di alcun tipo. Non sembra ancora pronto per questo passo nemmeno il gruppo italo-cinese Arbos, che pure contempla nella sua offerta, grazie all’acquisizione di Matermacc, seminatrici e barre per trattamenti.
Non è però detto che, in un prossimo futuro, non si abbiano acquisizioni anche in questo settore, visto che già da tempo la dirigenza europea ha annunciato di puntare all full line.
Concludiamo con Argo. La società italiana, proprietaria dei marchi Landini e Mc Cormick, non ha per ora intenzione di entrare nel mondo delle attrezzature. «Ci sembra che questa mossa non aiuterebbe più di tanto i nostri concessionari, ma anzi metterebbe molti di essi nell’imbarazzo di dover scegliere tra i prodotti brandizzati Argo e gli attrezzi di altri costruttori che già vendono», ha spiegato il responsabile marketing di Argo Mario Danieli.
KUHN PUNTA SULL’ITALIA
Non ha in programma acquisizioni a breve, avendo fatto recenti investimenti per consolidare le sue unità produttive, ma val comunque la pena citare Kuhn, che sta per portare sul mercato alcune interessanti novità. Peraltro, particolarmente adatte alle caratteristiche del nostro paese. È il caso delle falciacondizionatrici triple Fc, che saranno presto offerte con condizionatore a rulli. Già venduta nel nostro paese, la Fc era finora disponibile con il solo condizionatore a dita, un po’ troppo aggressivo per alcuni prodotti (vedi medica). La scelta di montare il condizionatore a rulli dovrebbe quindi ampliare la versatilità di una combinazione che raggiunge, con il modello 9530 D, i 9,5 metri di larghezza.
Sempre in tema di foraggi delicati, è atteso a breve il lancio del Merge Maxx, l’andanatore a tappeti pensato per evitare inquinamento del prodotto e preservarne appieno la qualità. Presentato ad Hannover, sarà presto importato anche in Italia. Infine, ricordiamo che da quest’anno sono sul mercato le nuove rotopresse a camera variabile della serie Vb 3100, prodotte in sei modelli, tre dei quali con tecnologia Isobus.