Il Mase, ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, ha emanato il 17 gennaio scorso il decreto con le regole applicative per accedere agli incentivi sull’immissione del biometano nella rete del gas naturale. In tal modo ha completato il lavoro normativo del DM 15 settembre 2022.
Questo provvedimento, ha sottolineato il Cib a un convegno tenutosi a Fieragricola Tech, era atteso per dare attuazione alle misure previste dal Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) per lo sviluppo della produzione di biometano, sia attraverso la realizzazione di nuovi impianti che mediante riconversione di strutture esistenti di biogas.
Il Cib è il Consorzio italiano biogas e gassificazione. Fieragricola Tech è la rassegna dedicata all’innovazione in agricoltura che si è tenuta nei giorni scorsi a Veronafiere.
Le regole applicative emanate dal Mase contengono:
- gli schemi di avviso pubblico per ciascuna delle procedure previste,
- i modelli per le istanze di partecipazione,
- la documentazione da inviare per la verifica del rispetto dei requisiti,
- i contratti-tipo da stipulare tra il Gse, gestore servizi energetici, e i soggetti richiedenti.
Sempre il 17 gennaio, inoltre, è stato pubblicato sul sito del Gse (www.gse.it) anche il bando per l’apertura della prima procedura competitiva pubblica. Le richieste possono essere presentate, esclusivamente per via telematica, mediante il nuovo applicativo “Sviluppo del biometano” a disposizione sul sito del Gse e accessibile dall’area clienti fino alle ore 12 del 31 marzo 2023.
Le aziende agricole del biogas e biometano, che in Italia sono più di 1.800, rappresentano due asset importanti per promuovere l’economia circolare, accompagnare una transizione green sostenibile e contribuire alla sicurezza e indipendenza energetica.
Il nuovo decreto biometano, pubblicato a ottobre, ha sbloccato 1,7 miliardi di euro di investimenti del Piano per sostenere la produzione di più di 2,3 miliardi di metri cubi di biometano al 2026 che permetterebbe di ridurre l’utilizzo dei gas a effetto serra di oltre l’80%.
Al convegno di Verona Roberto Murano del Cib ha illustrato le modalità di accesso agli incentivi previsti dal decreto ministeriale. «Accedono ai meccanismi di incentivo – ha detto – tutti gli impianti nuovi o riconvertiti, anche parzialmente, alimentati da matrici agricole o da Forsu (Frazione organica dei rifiuti solidi urbani), che completano la realizzazione delle opere ammesse a finanziamento entro il termine inderogabile del 30 giugno 2026 e per i quali gli interventi non siano stati avviati prima della pubblicazione della graduatoria di riferimento».
Tra i soggetti richiedenti, ha aggiunto Murano, «è compreso anche chi è titolare delle sezioni di depurazione e raffinazione del biogas ma non dell’impianto di digestione anaerobica. Le aziende agricole possono utilizzare una quota di rifiuti mantenendo il valore dell’incentivo per le biomasse agricole. Rientra nella definizione di biometano, destinato ad altri usi, il quantitativo utilizzato in impianti industriali per la produzione di energia elettrica e termica in cogenerazione ad alto rendimento».
È incluso l’utilizzo di biometano immesso in uno o più impianti di distribuzione di gas naturale per i trasporti nella titolarità del soggetto richiedente. Il biometano autoconsumato ha diritto al riconoscimento degli incentivi.
Tre link per approfondire
Un comunicato del Mase:
https://bit.ly/3YiXtmA
I contenuti del decreto:
https://bit.ly/3YF4BcP
Un comunicato del Gse:
https://bit.ly/3HNJw97