Uno studio francese, pubblicato sul Journal of dairy science (Relun e coll., 2013), ha valutato l'associazione tra dermatite digitale (DD) e produzione di latte rilevata nel giorno del controllo (test-day milk yield, TDY) nelle vacche da latte. I ricercatori hanno raccolto i dati per 6 mesi in 47 allevamenti da latte francesi endemicamente affetti da DD e coinvolti in uno studio clinico volto a valutare l'efficacia dei trattamenti per questa patologia.
I piedi posteriori delle bovine in lattazione venivano valutati per le lesioni di DD. Sono state definite 3 categorie in riferimento allo status di DD: assenza, casi moderati e casi gravi. Sono inoltre state registrate tutte le TDY della lattazione arrivando ad un set di osservazioni finali costituito da 7.599 TDY di 1.782 bovine. Nel 38% delle vacche primipare e nel 41% di quelle multipare è stata osservava almeno una volta una lesione DD (casi moderati e gravi). Per quanto riguarda la produzione di latte è emersa un diminuzione significativa nelle vacche con diagnosi di lesioni DD. Le vacche primipare hanno prodotto in media 0,63 kg/giorno in caso di DD moderata e 0,50 kg/giorno in caso di DD grave rispetto alle vacche non affette. Le vacche multipare invece, hanno prodotto in media 0,50 kg/giorno in meno in caso di DD moderata e 0,75 kg/giorno in meno in caso di DD grave, rispetto agli animali non colpiti.
Dai risultati emerge che la DD ha un effetto significativo sulla diminuzione della produzione lattea delle bovine, anche nel caso in cui gli animali vengano trattati in maniera rigorosa. Pertanto, gli autori sostengono che nei programmi di controllo della DD dovrebbero essere prese in considerazione anche le perdite produttive correlate alla patologia.