I veterinari pubblici hanno deciso di incrociare le braccia il 18 dicembre prossimo e le associazioni di categoria temono il blocco della produzione di carne e salumi. L’allarme è stato sollevato da Assica, Assocarni e Unaitalia, che, in rappresentanza dell’industria italiana della carne e dei salumi, si sono rivolti al Governo.
L'iniziativa di medici, veterinari e operatori sanitari pubblici è stata organizzata per protestare contro la legge di bilancio e difendere il Servizio sanitario nazionale e segue lo sciopero proclamato il 5 dicembre scorso.
Difficoltà di approvvigionamento della carne
Le associazioni di categoria hanno espresso preoccupazione per lo sciopero dei veterinari che avverrà in un periodo, tra l’altro, che registra da sempre un incremento nei consumi dei prodotti carnei tradizionali. La sospensione del servizio ispettivo da parte delle Ausl potrebbe, infatti, portare, secondo le associazioni, a inevitabili difficoltà di approvvigionamento delle carni al consumo.
Verificare la possibilità di una revoca della protesta dei veterinari
Le Associazioni industriali hanno chiesto al Governo di verificare se esistano le condizioni che possano portare a «una revoca della manifestazione di protesta e soluzioni che contemperino il godimento degli altri diritti costituzionalmente tutelati».