E’ Victoria, superba fattrice dell’allevamento Donati di Ravenna, la campionessa della 25ma Mostra Nazionale dei Bovini di razza Romagnola, rassegna svoltasi al Parco Fluviale di Riolo Terme (Ra) dal 15 al 17 aprile scorsi. A questo splendido esemplare è andato il titolo di “Best in show”, oltre che di campionessa delle femmine senior.
(Nella foto la premiazione di Victoria; da destra il direttore di Araer, Claudio Bovo, e la titolare dell’allevamento Donati di Ravenna, proprietaria dell’animale).
Per Victoria la conquista del titolo di miglior soggetto non è stata una passeggiata. Con lei, a contendersi il massimo riconoscimento, sono stati Dario, imponente toro di Umberto Andreini e Giuseppe Drudi, riminesi, che ha vinto il titolo di campione tra i maschi senior; Ercole, trionfatore di torelli, di proprietà di Manuel Giunchi di Ravenna; e la giovanissima Eva, anch'essa di proprietà di Emilio Donati come la campionessa Victoria, che è riuscita a imporsi nella finale delle femmine junior.
Tre giorni di successo, che coronano i numeri in aumento, seppure lieve, dei capi allevati, finalmente in crescita dopo ben 10 anni di decremento e oggi fermi a 12.532 unità iscritte al Libro genealogico. Così come per gli allevamenti, oggi a quota 384. “Segnali incoraggianti – afferma il direttore di Araer, Claudio Bovo – che però non devono fare abbassare la guardia, ma anzi aumentare la nostra attività di salvaguardia e promozione della razza Romagnola, al centro di un progetto di recupero che oltre all’aspetto sanitario coinvolge necessariamente anche il miglioramento genetico”.
E sullo stato di salute della razza si è concentrato il convegno di apertura della Mostra, che partendo dai problemi legati alla consanguineità dei soggetti, con livelli in aumento anche per il successo dell’allevamento brado e semibrado, si è poi concentrato sulla diffusione di alcune patologie che causano la limitazione dell’accesso al centro genetico dell’Anabic per vitelli appartenenti a linee di sangue potenzialmente interessanti ai fini selettivi.
Rinotracheite bovina infettiva (Ibr) e paratubercolosi sono oggi le patologie infettive che destano maggiori preoccupazioni perché limitano l’apporto di numerosi allevamenti al miglioramento genetico della razza. Per la prima esiste un Piano di risanamento volontario, finanziato dal ministero per le Politiche agricole, a cui nel 2015 ha aderito il 52% degli allevatori di Romagnola; per la paratubercolosi invece, rispetto alla quale non esiste purtroppo una terapia ad hoc, gli allevatori possono rivolgersi ad Araer che, attraverso le analisi di laboratorio, può disporre la ricerca degli anticorpi sui campioni di sangue al fine di stabilire se i capi risultati positivi a una prima indagine sono effettivamente infetti.
Nel suo intervento a conclusione del convegno Valtiero Mazzotti, direttore generale dell’assessorato Agricoltura dell’Emilia Romagna, ha sottolineato come la stretta collaborazione e la sinergia tra Regione e Araer abbiano portato al raggiungimento di risultati invidiati da tutte le altre regioni italiane.