La carne bovina continua a soffrire la crisi di mercato mentre per il latte si fanno più concrete le prospettive di una ripresa. Lo scenario è stato delineato dall'assemblea nazionale dell'Aia (Associazione italiana allevatori), che si è svolta a Roma, e alla quale ha preso parte il capo dipartimento del Mipaaf, Giuseppe Nezzo.
Per quanto riguarda il latte e i derivati, ha detto il presidente Nino Andena, continua a diminuire la produzione di circa il 2%, mentre i prezzi hanno ricominciato a muoversi anche grazie all'alleggerimento delle giacenze di magazzino, soprattutto per i formaggi. Diverso l'andamento per la carne bovina, dove da un lato aumenta l'import e al tempo stesso calano i consumi domestici del 2%, a causa anche della crisi che pesa nelle tasche degli italiani. Un settore in cui, ha sottolineato Andena, si scontano anche gli effetti dell'Ocm (Organizzazione comune mercato), che ha ridotto i sostegni al settore, trasformando l'Unione europea da eccedentaria a deficitaria.
Da qui, l'importanza di valorizzare la produzione delle carni made in Italy, a partire dal progetto dell'Aia, “Italialleva”, marchio che permette di riconoscere i prodotti degli allevatori italiani; prodotti che da un anno, grazie ad un accordo siglato tra Aia e Metro, sono stati venduti in 48 punti Cash and carry con un fatturato di 21 milioni di euro.