L’edizione 2022 di Fieracavalli, tenutasi a Veronafiere dal 3 al 6 novembre, con oltre 2.500 cavalli presenti si conferma un palcoscenico unico per far risaltare la cultura equestre e, presentando un ampio spaccato delle 200 razze equine che si distinguono nel mondo, si dimostra così un appuntamento imperdibile per il settore allevatoriale.
Competizioni sportive, gare di morfologia, spettacoli e caroselli: durante la quattro giorni dedicata al cavallo, sono innumerevoli le iniziative a programma per mettere in mostra le peculiarità delle diverse razze. Il viaggio nel mondo delle razze equestri, qui a Verona, è iniziato proprio dall’Italia, con 32 razze autoctone italiane, tra equine ed asinine, molte delle quali a limitata diffusione o a rischio di estinzione e quindi riconosciute e protette dalla Fao: il nostro Paese vanta infatti la maggiore biodiversità equina d’Europa.
In scena, al padiglione 2, il salone delle razze italiane Italialleva, realizzato dalle associazioni nazionale allevatori di razza Anacrhai, Anam, Anacaitpr e Anareai, enti selezionatori riconosciuti dal Mipaaf, in collaborazione con Aia, a testimonianza della ricchezza zootecnica della Penisola, fondendo elementi tecnico-didattici con le tradizioni e la cultura dei territori a cui ogni razza è legata.
Dalle mostre nazionali di Libro genealogico, ai concorsi finali dei circuiti territoriali delle diverse razze, alla valorizzazione del patrimonio di diversità genetiche italiane, alle rappresentanze dei corpi militari che a vario titolo tutelano e valorizzano le razze equine italiane, agli enti universitari. Senza tralasciare l’aspetto culturale, divulgativo e spettacolare, con le classiche rappresentazioni del Carosello Italiano e del Gala Italiano.
Trattare quindi delle razze autoctone vuol dire trattare ed entrare nella nostra storia, nella nostra civiltà, nel nostro ambiente e nel nostro territorio geografico, risalendo ad ogni popolo che è stato sulle nostre pianure, colline e montagne, che ha risalito fiumi o è sbarcato sulle coste della nostra penisola, lasciando poi la propria eredità equestre impressa sui nostri cavalli.
Ma trattare le razze equine ed asinine italiane, non significa parlare di “reliquie o reperti storici viventi”: conservati, allevati e migliorati grazie alla passione di tantissimi allevatori custodi, questi animali, proprio per le caratteristiche di robustezza che li contraddistinguono, sono tuttora allevati in stato brado o semibrado, il che li rende possibili protagonisti di uno sviluppo agricolo sostenibile nel rispetto dell’ambiente, del potenziamento delle politiche di sviluppo rurale, della ricerca del benessere animale con l’abbattimento dei trattamenti farmaco-veterinari.
Anareai
In questo ampio panorama che ha connotati zootecnici ma anche storici e culturali, nel Padiglione Italialleva ben 105 soggetti sono stati presentati da Anareai, che con 24 razze tra equine ed asinine italiane presenti, ha dato dimostrazione della biodiversità equina nazionale.
Ed ecco partire dalle nostre Alpi con il cavallo di Merens, scendere in Pianura padana con il cavallo Bardigiano e l’asino Romagnolo, ridiscendere cavalcando gli appennini con il cavallo Ventasso e il Catria, scendere ancora oltre con il cavallo Monterufolino e l’asino Amiatino, per arrivare in Lazio con il Tolfetano, il cavallo Romano della Maremma Laziale e il pony Esperia, e poi ancora in Campania con il cavallo Persano, Napoletano e Salernitano, in Molise con il cavallo Pentro, per arrivare in Puglia con il cavallo Murgese. Dalla Sicilia il cavallo Sanfratellano. E dalla Sardegna l’asino Sardo, dell’Asinara, e cavallo del Sarcidano.
Non è mancato ovviamente il nobile e distintivo cavallo Lipizzano, allevato presso l’Ascal di Montelibretti (Rm) sotto l’egida del Crea-Za. Grande rappresentanza di queste razze l’ha anche data il Comando Unità forestali ambientali ed agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri, che con le sue Unità territoriali biodiversità è di fatto il più grande allevatore di equidi di razze italiane.
Il Caitpr
Sotto il profilo più strettamente tecnico spicca l’84a edizione della Mostra nazionale e Vetrina della biodiversità del Cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido (Caitpr). Vera e propria razza di casa, considerato che il legame tra la Fiera dei Cavalli di Verona e il Caitpr risale al 1934 e ha visto svolgersi la massima manifestazione di razza sempre in questa sede.
Sessanta soggetti presenti provenienti da nove regioni diverse. Un vero spaccato della realtà di questa razza dal sapore antico che si propone però con modernità. Molti i contenuti tecnici della Mostra/Vetrina di Razza 2022 rivolti in particolare a evidenziare i risultati di tutela e salvaguardia della biodiversità acquisiti grazie al progetto Equinbio.2.
Una razza che sta cambiando pelle: un mondo che, senza dimenticare le sue radici zootecniche e il suo ruolo di “sentinella dell’ambiente”, sta assumendo sempre più una dimensione equestre con un soggetto da impiegare in diversi impieghi, dal lavoro agricolo e boschivo sino al ruolo di pet animal.
Tutto ciò è reso possibile da una particolare cura per ottenere soggetti solidi, potenti, ma soprattutto con un carattere particolarmente orientato al contatto con l’uomo. Prova ne sia l’affermazione del binomio Franziska/Letizia Selmin nel Galà delle razze italiane.
Anacrhai
Nel Padiglione 2 dedicato alle razze italiane, Anacrhai era presente con le razze Haflinger e Noriker, dando risalto ai tanti numeri di attitudine di Haflinger Folie. Quest’anno è stato particolarmente apprezzato per varietà e qualità dei numeri proposti, che sono sempre un mix di spettacolo ed intrattenimento e tecnica attitudinale nelle varie discipline.
Si è presentata Christine Kofler col suo More Than Words, stallone di 13 anni magistralmente condotto in un esempio di lavoro al rettangolo.
Dopo la monta classica un doppio binomio formato da Nitrito del Baldo di Alessandra Bellabarba, e montato da Massimo Favetta, e Scalet, montata dalla proprietaria Serena Calzà, in un elegante carosello western.
Nutrita e arrembante la squadra attacchi di Haflinger Folie con il cavallo Noriker e gli amici Paolo e Luigi Vercesi e il Maso Lena della Famiglia Dallagiacoma con due pariglie che talvolta diventavano pariglia e troica, tutta potenza e brio; ma anche Emiliano Chiarlone con la sua pariglia Haflinger con Grill e Vivienne e il singolo sicuramente più tecnico proposto del presidente Anacrhai Francesco Ramella e la sua Tanja G.
Presente anche La Brigata degli unicorni di Macerata, che ha proposto al grande pubblico di Verona un carosello con ragazzi diversamente abili, con le cavalle Haflinger Blizzard e Zara della Lum, toccanti e incoraggianti allo stesso tempo. Altra new entry di Haflinger Folie è stato Beppe Cavalli, con la sua Ola attaccata, che ci ha divertito con figure giocose e molto impegnative e che poi in sella a Bella Bionda della Sessa di Jessica Ambrosini ha cantato dal vivo l’aria del “Nessun Dorma” di Puccini. E poi il numero che è stato selezionato per il Galà Italiano, della giovanissima ma ormai veterana Jessica Menegon con Zafira. Una tradizione di famiglia della Cascina Menegon a doppio intreccio con la 6 anni Zafira figlia di Elsa, cavalla Haflinger strabiliante che Jessica aveva portato anni fa a vincere il Galà italiano, e Jessica figlia di Gianpiero, che tanto lustro ha dato al nostro Haflinger Folie.
Il tutto condito da giochi in sella e in liberty e dal fuoco vivo, coadiuvati da Sara, financo a saltare libera dentro un cerchio di fiamme accese, veramente spettacolare. In 40 minuti abbiamo cercato di racchiudere tutto ciò che è il cavallo Haflinger: versatile, disponibile, docile, intelligente, abile ed amabile. Non solo un amico di giochi e di prime cavalcature, ma anche un atleta in grado di distinguersi nelle varie discipline in maniera agonistica e performante.
Anam
Last but not least, eccoci ai cavalli portati da Anam, Associazione nazionale degli allevatori di razza Maremmana. Da anni per Anam Fieracavalli vuol dire anzitutto Finale del Campionato nazionale di Morfologia, un campionato diviso in più tappe tra il centro e il nord Italia. La presenza dei cavalli vincitori nelle proprie categorie è garanzia di qualità altissima: i 17 cavalli presenti hanno avuto modo di farsi apprezzare dal folto pubblico, sfilando davanti ai giudici Paolo Rizzi e Giovanni Chimenti.
I quali hanno alla fine decretato come più belle due femmine di 3 anni: M.Luce del Pietriccio Rosso è stata dichiarata Best in Show e M.Luna Nera del Quarto Riserva. Complimenti agli allevatori, Ilaria Aldi e Genesio Frasca, e al proprietario di Luce, Saverio Simonetti.
Oltre a questi cavalli, la squadra dell’Anam era composta dai cavalieri, amazzoni e cavalli maremmani impegnati nelle gare organizzate da Fitetrec-Ante nel Campionato Italiano di Monta da Lavoro Tradizionale. Anam e Fitetrec-Ante hanno infatti stipulato un protocollo d’intesa con il quale si intende promuovere il cavallo maremmano nelle gare di competenza Fitetrec-Ante, premiando i binomi iscritti.
In Fiera, ne abbiamo potuto apprezzare l’addestramento e la qualità atletica. Il presidente dell’Anam, Filippo Sbardella, e i consiglieri hanno rivolto loro un ringraziamento dell’Associazione per l’importante contributo alla valorizzazione del nostro cavallo.
Associazioni acronimi siti web
Anacrhai: Associazione nazionale allevatori cavalli di razza Haflinger in Italia, www.haflinger.it
Anam: Associazione nazionale degli allevatori del cavallo di razza Maremmana,
www.anamcavallomaremmano.com
Anacaitpr: Associazione nazionale allevatori del Cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido, www.anacaitpr.it
Anareai: Associazione nazionale allevatori delle razze equine e asinine Italiane, www.anareai.it