I seminari di Alleva Forum (e tutti link per i video) – Sala gialla, focus su filiera e Consorzio

I seminari di Alleva Forum svoltisi nella sala gialla (qui la sintesi del moderatore Giorgio Setti) si sono concentrati su questioni economiche e di filiera, nonché su aspetti cruciali della vita del Consorzio.

Il progetto Prodotto di Montagna

Nel primo dei seminari della Sala Gialla, intitolato Il Parmigiano Reggiano fa bene alla montagna (e viceversa)”, hanno parlato Guglielmo Garagnani, vicepresidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e responsabile del progetto Prodotto di Montagna, e Marco Giudici dell’Ocqpr, Organismo controllo qualità produzioni regolamentate, responsabile audit del progetto e Riccardo Deserti, Direttore del Consorzio.

I relatori hanno sottolineato come, grazie all’adozione di questo piano, sia stato possibile invertire un trend negativo che avrebbe portato a un pericoloso grado di spopolamento e abbandono dei territori appenninici: nelle zone montane del comprensorio nel decennio 2000-2010 ben 60 caseifici avevano cessato l’attività, tra il 2005 e il 2010 la produzione di latte era crollata del 10%.

Dal 2014, però, il Consorzio ha introdotto politiche mirate per il rilancio della produzione in montagna: il Piano regolazione offerta ha sancito che le quote di montagna non potessero essere spostate in pianura e ha introdotto facilitazioni specifiche per i produttori di montagna come uno sconto fino al 50% della contribuzione. Risultato: dal 2016 al 2022 la quantità di latte ottenuta in montagna è aumentata del 15% e il numero di forme prodotte è aumentato dell’11%.

Il Piano Regolazione Offerta 2023-25

Questioni economiche di primissimo interesse per i produttori del comprensorio anche nel secondo seminario, dedicato ai dettagli del Piano Regolazione Offerta 2023-25. Qui Cristian Bertolini, uno dello staff di specialisti del Consorzio che si occupa a tempo pieno del Piano, ha riassunto le novità del Piano: i nuovi importi di contribuzione, l’aumento dello sconto scolmatura, i nuovi contenuti del Registro delle quote latte.

In particolare, a proposito del Registro, ha rivolto importanti raccomandazioni procedurali agli allevatori: “È indispensabile porre la massima attenzione alle comunicazioni che riceverete nel corso dei prossimi mesi, sia attraverso casella pec che attraverso l’e-mail dell’azienda. Nella riconsegna del Mod. PRO-01.23 che riceverete controllate i riferimenti (e-mail, pec, cellulare) a oggi registrati e indicate eventuali aggiornamenti.  Potete inoltre indicare chi delegare per l’accesso alla vostra posizione a Registro. Una volta ricevuta l’assegnazione, attenzione al rispetto dei criteri di mantenimento”.

Il credito

Fondamentali anche i contenuti del terzo seminario della Sala Gialla, dal titolo Le vie del credito non sono finite”, che grazie all’intervento di Leonardo Lucacci di Intesa San Paolo ha potuto addentrarsi nei meccanismi del “pegno rotativo” sulle forme di Parmigiano Reggiano. Sottolineando come l’adozione di questo strumento faciliti l’accesso al credito per i caseifici.

Infatti, ha spiegato Lucacci, i tempi di stagionatura tipici delle forme di Parmigiano Reggiano “rendono più lungo il ciclo finanziario. Attraverso il pegno rotativo il produttore può valorizzare il proprio magazzino, mettendone una parte a garanzia, per ricevere un finanziamento a condizioni creditizie migliori rispetto alla stessa operazione priva di garanzie. Il pegno rotativo su prodotti agroalimentariè una garanzia reale che tutela la banca, anche grazie al monitoraggio effettuato tramite gli enti certificatori”.

Due le caratteristiche principali di questo strumento. La “rotatività”: i prodotti messi a pegno che hanno maturato i tempi per la commercializzazione potranno essere sostituiti con altri ancora in stato stagionatura, purché venga mantenuto lo stesso controvalore complessivo a garanzia del finanziamento. E il “non-spossessamento”: il processo del pegno rotativo prevede di lasciare al produttore (dante pegno) il possesso sui prodotti dati a garanzia, permettendogli di gestire le fasi di lavorazione intermedie previste dal disciplinare come battitura, spazzolatura, eccetera.

Allo stesso seminario il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti, oltre a sottolineare l’importanza delle prime iniziative messe in campo con Intesa San Paolo, ha ricordato come siano stati innescati rapporti di collaborazione anche con altri gruppi bancari.

La nuova Pac

Il quarto seminario della Sala Gialla si è interrogato su come la nuova Pac potrà interessare gli allevatori. La risposta a questa domanda è stata affidata al professor Angelo Frascarelli, presidente Ismea.

Il quale ha spiegato: “La Pac 2023-2027 modifica radicalmente i pagamenti diretti alle imprese zootecniche da latte. Da una parte tali imprese subiscono una forte riduzione del pagamento di base per effetto della convergenza. Dall’altra, tuttavia, il Piano Strategico per la Pac (Psp) prevede una serie di sostegni aggiuntivi e selettivi (ridistributivo, ecoschemi, pagamento accoppiato), che possono consentire alle imprese di recuperare le perdite derivanti dalla riduzione del pagamento di base”.

E a proposito degli ecoschemi previsti dal Psp, Frascarelli ha approfondito i due di maggiore interesse per la zootecnia da latte: l’Ecoschema 1, relativo al benessere animale e alla riduzione degli antibiotici e l’Ecoschema 4, per i Sistemi foraggeri estensivi con avvicendamenti colturali almeno biennali.


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Alleva by Parmigiano Reggiano

I seminari di Alleva Forum (e tutti link per i video) – Sala gialla, focus su filiera e Consorzio - Ultima modifica: 2023-04-11T12:23:54+02:00 da Margherita di Vito

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