Profumo di libertà in Sicilia

Anche con la tutela delle biodiversità equine si può ostacolare l’illegalità

Presentiamo in questa nota un chiaro esempio di come, attraverso l’allevamento equino, si possano realizzare attività strutturate che hanno obiettivi “multifunzionali”: parliamo, in particolare, del progetto “Legalità di razza”, avviato dall’Azienda Speciale Silvo Pastorale del Comune di Troina, in provincia di Enna.


Progetto che come effetto più immediato ha consentito in un dato territorio di soppiantare, in modo virtuoso, una situazione agricolo-ambientale finita nelle mani di organizzazioni criminose, restituendola alla collettività.

Il contesto storico e ambientale

La vicenda che affonda radici storiche in un passato assai lontano e che attualmente ha tra i suoi attori in positivo il sindaco di Troina, Fabio Venezia, merita oggi di essere riportata, così come la raccontano i protagonisti: “Nel cuore della Sicilia, sulle pendici meridionali dei Nebrodi, nell’antico borgo medievale di Troina, dopo una lunga e dura battaglia contro la mafia dei pascoli sono stati recuperati sotto l’insegna della legalità 4.200 ettari di boschi demaniali.


Una storia iniziata nove secoli fa, quando il Conte Ruggero fece di Troina la prima capitale normanna di Sicilia. Accolti dalla popolazione cristiana, i Normanni decisero di donare ai troinesi migliaia di ettari di boschi che per secoli hanno costituito una risorsa vitale per la comunità. Il carbone scaldava i rigidi inverni, la legna serviva a costruire gli arnesi da lavoro, l’abbondante selvaggina sfamava le bocche nei momenti di scarso raccolto, le acque pure delle sorgenti dissetavano nelle calde estati, i verdi pascoli rifocillavano gli armenti.
Un legame plurisecolare tra la comunità e il bosco che negli ultimi decenni è stato rescisso poiché i giovani della comunità hanno pensato di costruire un modello di sviluppo alternativo abbandonando l’agricoltura. Lasciato al proprio destino, questo straordinario patrimonio naturalistico è andato a finire nelle mani di organizzazioni malavitose. Negli ultimi anni l’azione di legalità portata avanti dal Comune di Troina ha permesso di sottrarre alla criminalità organizzata migliaia di ettari di boschi e la comunità ha finalmente compreso che quel prezioso dono dei Normanni può rappresentare davvero una straordinaria leva di sviluppo per il territorio.

Nei terreni un tempo occupati dalla criminalità, che lucrava ingenti risorse sottraendole ai fondi europei destinati all’agricoltura, è nata adesso la più grande azienda agricola pubblica italiana che dà attualmente lavoro a otto giovani del territorio, i quali con impegno e passione, hanno deciso di costruire nella propria terra il loro futuro senza scegliere la triste via dell’emigrazione. Attraverso il progetto ‘Legalità di razza’ si è fatta la scelta etica di allevare specie in via di estinzione. Sono ben 116 gli Asini di razza Ragusana e 20 i cavalli di razza Sanfratellana che pascolano nel verde e incontaminato territorio dei Nebrodi, dove adesso si respira ‘un fresco profumo di libertà’. L’azienda ha iniziato a produrre latte d’asina utilizzato anche per prodotti cosmetici.

Grazie ad un accordo con l’IRCCS Oasi Maria SS. di Troina, cinque asinelle sono state scelte e collaborano attivamente nel programma di interventi assistiti con gli animali come prezioso supporto nella disabilità.
Nella caserma-rifugio di contrada ‘Sambuchello’, da molti decenni in stato di incuria e abbandono, grazie a un finanziamento regionale di 2,5 milioni di euro, sorgerà un interessante resort con 24 posti letto e in grado di fornire 150 coperti, rappresentando un polo di attrazione per il turismo naturalistico ed eco-sportivo dei Nebrodi e dando lavoro ad altri giovani del territorio.
Con l’imminente approvazione del Piano di gestione forestale, presto verrà avviata la raccolta e la trasformazione del materiale legnoso ricavato dalla pulizia del bosco creando ulteriori opportunità occupazionali.

Quello che sembrava fino a poco tempo fa un sogno, adesso si è trasformato in una bella e interessante realtà che giorno dopo giorno, grazie a chi ha trovato il coraggio di ribellarsi all’illegalità e grazie alla laboriosità di tanti cittadini onesti, sta crescendo con entusiasmo e partecipazione.

Le prospettive per l’immediato futuro

Attualmente, mentre a livello nazionale si discute di “piani di resilienza” che interessano anche il mondo agricolo e si è deciso, nel più recente Governo nato attorno alla metà di febbraio, di istituire pure un apposito Ministero dedicato alla transizione ecologica, sembra più che interessante un’esperienza quale questa realizzata nel cuore della Sicilia che, nonostante le problematiche infrastrutturali, ha delle potenzialità turistiche notevoli.
Insomma, a proposito di turismo sostenibile e attività sociali con gli equidi, a Troina si è realizzato qualcosa che permetterà di far fruire la zona non come un “paradiso di pochi” ma un’apertura al mondo a trecentosessanta gradi. Tutto ciò che molti attendono appena usciti dal “tunnel” della emergenza pandemica. S.G.-C.M.

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(nelle foto, iniziative a sostegno dell’allevamento di equidi messe in atto dall’Azienda Speciale Silvo Pastorale del Comune di Troina, in provincia di Enna)

Profumo di libertà in Sicilia - Ultima modifica: 2021-06-15T11:30:23+02:00 da Lucia Berti

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