È giunto al termine il terzo ed ultimo anno di Inno4Grass, il progetto di valenza internazionale sulla gestione innovativa dei prati-pascoli, sviluppato nell’ambito del programma di ricerca ed innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea. Aia è stata uno dei tre enti italiani a far parte dell’importante e vasto partenariato, uno dei punti di forza di Inno4Grass, composto da 20 partner distribuiti in 8 Paesi Europei: Germania, Italia, Irlanda, Olanda, Belgio, Francia, Svezia e Polonia.
Tra i partner ci sono strutture particolarmente rilevanti nell’ambito scientifico e accademico mondiale, come l’Inra e l’Università di Wageningen. Inno4Grass ha mirato a ridurre il divario esistente tra le conoscenze del mondo agricolo e quelle della comunità scientifica, allo scopo di sostenere i sistemi innovativi basati sulla gestione dei prati-pascoli.
Questi ultimi, infatti, sono una risorsa ambientale indispensabile grazie al quale migliora l’equilibrio dell’ecosistema e su cui si basa l’economia di innumerevoli zone rurali. E le attuali sfide ambientali ed economiche hanno portato molti allevatori ad innovare e migliorare la gestione delle mandrie al pascolo e parallelamente a sviluppare attività più coerenti con le richieste del consumatore.
Figure rilevanti di Inno4Grass sono stati i facilitator agent, il cui compito è stato individuare aziende che hanno adottato pratiche “innovative” nel sistema prato-pascolivo; specifichiamo che il concetto di innovazione inteso in questo ambito non si limita a considerare le nuove adozioni tecnologiche e manageriali ma tiene conto anche dei “servizi ecologici” e della sostenibilità economica aziendale.
L’attività coordinata da Aia, seguìta da Riccardo Negrini (responsabile scientifico) e Lorenzo Pascarella (facilitator agent) ha riguardato proprio l’individuazione di aziende innovative - Case Study Farms - e la relativa produzione di relazioni tecniche formulate con l’intento di descrivere dettagliatamente l’innovazione aziendale. Aia è stata un partner protagonista di Inno4Grass, grazie al quale è stato possibile coinvolgere aziende italiane diverse tra loro per specie allevata, per tipologia di gestione dei prati-pascoli e per collocazione geografica.
In Italia sono stati individuati casi studio molto interessanti; allevatori che hanno adottato pratiche atte a migliorare la quantità, qualità e marketing delle proprie aziende agricole. Per esempio: l’uso della sub-irrigazione per aumentare i tagli annuali e il valore nutrizionale dell’erba medica; l’impostazione di pascoli turnati su superfici gestite con essenze che migliorano il contenuto di acidi grassi insaturi nel latte; la gestione di pascoli utilizzando razze rustiche più adatte alle zone svantaggiate. Infine, particolare successo hanno riscosso i Practice&Science meetings, ossia più di 140 incontri avvenuti nelle aziende individuate dai partner.
Questi incontri, moderati dagli agenti facilitatori, sono stati oggetto di confronto e discussione tra i diversi attori del comparto agricolo: allevatori, consulenti, veterinari, rappresentanti delle pubbliche amministrazioni e della comunità scientifica. Seguendo le finalità di Inno4Grass, i gruppi di discussione sono stati punto focale del progetto, grazie al quale si è facilitata la comunicazione tra i vari membri del gruppo e si sono creati confronti costruttivi per i diversi partecipanti.
Tutte le informazioni pratiche, acquisite durante gli anni di progetto, sono organizzate in documenti tecnici e divulgativi. Sono stati prodotti 85 casi studio, 100 relazioni descrittive delle innovazioni, 50 volantini tecnici, 170 prospetti aziendali e una raccolta tecnico-didattica approfondita sulla gestione dei prati-pascoli nei Paesi membri.
Le esperienze delle realtà agricole europee che hanno permesso lo sviluppo di questo progetto sono state pubblicate nei siti www.inno4grass.eu e www.encyclopediapratensis.eu, con l’intento di diffondere tali conoscenze agli agricoltori di tutt’Europa.