Dalla Calabria un chiaro messaggio: chiesti cibo naturale e legalità

Veduta d’insieme dell’area della Fattoria degli Animali, affollata di visitatori, durante le dimostrazioni con gli asini.
Vetrina per la biodiversità calabrese al Villaggio Coldiretti di Cosenza. Presenti Vincenzo Gesmundo, Ettore Prandini, Franco Aceto, Giorgio Apostoli. L'area della Fattoria degli animali è stata affollata di visitatori

Nemmeno il forte maltempo, manifestatosi anche con una tromba d’aria nella giornata conclusiva della manifestazione, per fortuna senza danni rilevanti alle persone, ha offuscato il successo del Villaggio Contadino organizzato dalla Coldiretti nelle vie e nelle piazze adiacenti al centro storico di Cosenza, poco prima della metà di marzo.

La manifestazione è stata la prima della nuova stagione, sempre al Sud, dopo la tappa di Palermo agli inizi di dicembre 2022. Un nuovo messaggio positivo e di speranza dalla Calabria, proprio nei giorni in cui la regione è stata invece posta in vista nazionale e internazionale per la tragedia del mare avvenuta presso la costa crotonese, con il triste bilancio di uomini, donne e bambini che hanno perso la vita a causa del naufragio di un’imbarcazione di fortuna utilizzata da chi sfrutta la disperazione di persone in fuga da conflitti, persecuzioni e fame.

Molto seguito il convegno nel Villaggio Coldiretti

La Coldiretti, nel suo spirito di essere forza amica del Paese, e gli agricoltori e allevatori italiani non sono rimasti insensibili di fronte a quanto accaduto a Cutro: insieme a imprenditori piccoli, medi e grandi e alle autorità cittadine e regionali presenti al Convegno inaugurale nel Villaggio cosentino, tutti hanno osservato il minuto di silenzio in ricordo delle vittime umane (oltre 90), raccogliendo l’invito del segretario generale dell’Organizzazione professionale agricola, Vincenzo Gesmundo. Molte le personalità presenti, anche del mondo della cultura e dello spettacolo,

  • assieme al presidente nazionale, Ettore Prandini,
  • a quello regionale calabrese, Franco Aceto,
  • al coordinatore di FedAna (Federazione delle associazioni nazionali di razza e specie) Giorgio Apostoli,
  • al sottosegretario del Masaf, Luigi D’Eramo,
  • ai presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, rispettivamente Luca De Carlo e Mirco Carloni,
  • all’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo,
  • e al sindaco di Cosenza, Franz Caruso,
  • oltre ad altri numerosi esponenti della politica locale e nazionale, tra i partecipanti ai vari dibattiti anche nelle giornate successive, come il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

Il sostegno agli imprenditori contro la criminalità organizzata

Temi conduttori al Villaggio, l’importanza delle filiere, dall’ortofrutta all’olio extravergine d’oliva, la conferma del forte “no” al cibo sintetico, il valore delle agroenergie, la strategicità del potenziamento della logistica e l’affermazione della legalità e della presenza dello Stato a fianco di tutti gli imprenditori agricoli e, in particolare, di quelli vessati dalla criminalità organizzata.

In proposito, significativo l’intervento del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, Nicola Gratteri, impegnato in diversi procedimenti contro esponenti locali della malavita che ha anche visitato, proprio nella piazza antistante alla Chiesa di San Nicola, la Fattoria degli Animali curata dall’Aia e dall’Ara Calabria, una delle aree più apprezzate al Villaggio Coldiretti.

Primo da sinistra, il Procuratore Gratteri. Al centro il presidente dell’Aia, Nocentini, e il direttore generale, Donda.

Il procuratore si è soffermato, dimostrando simpatia e disponibilità, con gli allevatori presenti con i loro animali, accolto dal presidente e dal direttore generale di Aia, Roberto Nocentini e Mauro Donda, con Michele Colucci e Santo Sola, rispettivamente presidente e direttore dell’Ara Calabria.

La Fattoria degli animali e i laboratori per bambini

Un bell’esemplare di vacca Podolica alla Fattoria degli Animali.

Ammiratissimi i capi di bestiame nei box, alcuni simbolo della biodiversità calabrese: a fianco alla Frisona Italiana, infatti, spiccavano un’imponente bovina Podolica, due scrofe di Suino Nero Apulo Calabrese, pecore di razza Sciara o Moscia Calabrese, con un agnellino, e capre di razza Rustica di Calabria, oltre a numerosi conigli portati in collaborazione con Anci, fino alle simpatiche asinelle martinesi protagoniste dell’attività di laboratorio all’aperto “Asiniamo insieme” (con simulazioni di sedute di Pet therapy, per mostrare quali benefìci si possono ottenere con interventi di terapia assistita con animali in persone con fragilità psicofisiche o disabilità).

Come sempre, nei Villaggi, sono stati realizzati, a ciclo continuo, anche diversi laboratori didattici a uso soprattutto dei molti bambini e ragazzi accorsi questa volta in Piazza Eugenio Cenisio. Si sono potuti vedere esperti caseificatori all’opera in diretta nella trasformazione del latte nel rispetto delle locali tradizioni casearie, a cura dell’azienda Campotenese di Morano Calabro, apicoltori con le loro arnie per spiegare il ciclo del miele e la vita delle api, uova in mini-incubatrice per svelare se “È nato prima l’uovo o la gallina?”.

Attività praticamente tutte svolte secondo calendario, compatibilmente con il meteo a tratti inclemente, gestite dal personale Aia, dagli stessi allevatori e coordinate dallo staff dell’Ara Calabria. A Cosenza è anche proseguita la divulgazione del Progetto Leo, di cui l’Aia (Associazione Italiana Allevatori) è capofila assieme ad importanti partner.

Terra di grandi opportunità e di cibo sano ed etico

Da Cosenza, quindi, alla presenza di circa trecentomila visitatori nell’arco delle tre giornate – da venerdì 10 a domenica 12 marzo in Piazza dei Bruzi e dintorni – è emersa forte e chiara la volontà di sostenere le ragioni della Coldiretti e dei cittadini che reclamano con sempre maggior convinzione il diritto di nutrirsi con un cibo sano, rispettoso di valori etici e della distintività del saper fare italiano, che non accetta compromessi anche in tema di legalità attorno ai processi che governano le varie filiere agricole e alimentari nazionali.

La Calabria è una terra che, anche nell’agroalimentare e nella zootecnia, seppur con numeri contenuti rispetto ad altre aree del Paese, dimostra la capacità di proporre eccellenze, la sua forza, il suo saper offrire opportunità di presidio e occupazione specie per le giovani generazioni, nonché di riscatto sociale.

Dalla Calabria un chiaro messaggio: chiesti cibo naturale e legalità - Ultima modifica: 2023-04-17T09:10:05+02:00 da Barbara Gamberini

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