Così la conservazione della biodiversità

conservazione biodiversità
La razza bovina Varzese
Un quadro della situazione, a cura dell’Ufficio studi Aia

Quando parliamo di animali in via di estinzione in zootecnia facciamo riferimento ad alcune razze allevate, infatti non sono le specie che si stanno estinguendo ma le razze entro specie (non rischiamo di far estinguere i suini ma si stanno perdendo le diversità tipiche delle singole razze dei suini). Le razze di interesse zootecnico sono a rischio di estinzione perché non vengono più allevate: gli allevatori decidono di allevare razze più produttive per ricavare maggior guadagno dal loro lavoro.

conservazione biodiversità
Bovini di razza Reggiana

L’organismo deputato ufficialmente al monitoraggio della conservazione delle risorse genetiche animali è la Fao. Periodicamente la Fao pubblica un bollettino ufficiale sullo stato di conservazione delle razze a interesse zootecnico in cui vengono analizzati i trend e i fenomeni che determinano questo impoverimento. Le principali cause di estinzione individuate dalla Fao sono le seguenti:
1 – incroci indiscriminati tra le razze;
2 – introduzione/incremento delle razze esotiche (inteso come razze non autoctone);
3 – politiche di conservazione deboli;
4 – mancanza di competitività e profittabilità delle razze da salvaguardare;
5 – intensificazione dei sistemi di produzione;
6 – patologie/gestione delle patologie;
7 – perdita di pascoli e ambienti di produzione;
8 – scarso controllo della consanguineità.
Le razze che si stanno estinguendo sono le razze più rustiche che derivano dalla tradizione zootecnica del nostro territorio, sono le razze che venivano allevate nelle cosiddette zone marginali in condizioni anche disagiate.

Come reagire

La strategia che anche la Fao indica per la conservazione delle popolazioni e razze in via di estinzione è essenzialmente la promozione e la tutela delle produzioni zootecniche tipiche, in Italia questa politica da sempre è stata adottata e le produzioni di moltissime razze in via di estinzione sono legate a Dop e Igp.

conservazione biodiversità
Formaggio Provolone Del Monaco, dalla razza Bovina Agerolese.

L’Unione europea all’interno della Politica Agricola Comune ha istituito premi agli allevatori che conservano animali delle razze in via di estinzione proprio perché viene riconosciuta la necessità di integrare il reddito degli allevatori che non riescono ad avere un minimo guadagno da queste tipologie di allevamento.

Inoltre, attraverso la tenuta dei Libri Genealogici delle razze autoctone a limitata diffusione, lo Stato italiano promuove il controllo dei trend delle popolazioni per il monitoraggio delle razze e il necessario controllo della consanguineità che, in popolazioni molto piccole, rischia di essere troppo elevata aumentando il rischio di estinzione delle razze.

conservazione biodiversità
Il formaggio Toma Biellese.

Le azioni a favore dell’allevamento delle razze in via di estinzione si concretizzano in particolare all’interno dei Psr (Piani di sviluppo rurale) regionali che, oltre all’aiuto diretto all’allevatore, finanziano progetti di conservazione finalizzati al prelievo di materiale seminale e conservazione in crio-banche locali, Attraverso i Psr viene riconosciuta la necessità di mantenere un presidio antropico in aree marginali che si concretizza in piani locali volti al recupero delle razze autoctone quali uniche in grado di essere allevate in condizioni difficili creando al contempo una economia locale per tutta la comunità e rafforzando il forte legame culturale tra sistemi di produzione e trasformazione delle produzioni tipiche del territorio.

conservazione biodiversità
Formaggio U Cabanin, dalla razza Bovina Cabannina.

Se si vogliono recuperare e mantenere queste razze sul territorio italiano si deve pensare ad un sostegno all’economia legata alle produzioni di questi animali. Sembra un controsenso ma solo l’allevamento e la produzione di latte e carne può dare una possibilità concreta a queste razze di sopravvivere. Purtroppo, le produzioni di questi animali sono molto basse e quindi i prodotti che ne derivano sono spesso più costosi di quelli industriali, ma portano con sé tradizioni e sapori non imitabili.
L’azione di sostegno va affiancata chiaramente alla attività di registrazione degli animali all’interno dei Libri Genealogici per garantire il monitoraggio dei trend della popolazione e il controllo della consanguineità. Legare le produzioni tipiche ai Libri genealogici è anche la via percorribile per rafforzare le produzioni certificate Dop e Igp.


Recupero, il caso di due razze

Un esempio di recupero di una razza è quello della razza bovina Reggiana che è stata recuperata grazie alla sua capacità di produrre latte per la caseificazione del Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse e alla selezione di animali più corrispondenti a tali esigenze. La razza Reggiana, che negli anni ‘50 aveva consistenze paragonabili alle principali razze italiane da latte (circa 140mila vacche), sta recuperando capi e allevamenti dopo un periodo di fortissima contrazione numerica (circa 800 capi nel 2000, per arrivare a 2.700 nel 2018).
Un altro esempio è quello della razza Varzese-Ottonese-Tortonese, originaria delle zone appenniniche, che riveste importanza economica per la sua duplice attitudine (latte e carne). Il latte viene utilizzato per la produzione di formaggi tipici locali quali il Monteboré, la “Formaggella di Menconico” e il “Nisso”. Dai 20mila capi del 1940, è passata a 334 animali nel 1983 (Cnr) e a 39 nel 2001 (Fao); le cause sono la scarsa competitività in termini di produzione di latte e di velocità di accrescimento, la sostituzione con razze specializzate, l’abbandono dell’attività zootecnica nell’area di allevamento e l’aumento della consanguineità. Grazie alle attività di recupero dell’Aia, delle Associazioni provinciali allevatori, delle Regioni e delle Università, assieme ai contributi Psr, la razza ha incrementato la propria numerosità passando dai 177 capi iscritti del 2010 agli oltre 500 del 2018.

Così la conservazione della biodiversità - Ultima modifica: 2020-02-26T10:32:38+01:00 da Lucia Berti

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome