Il futuro della zootecnia lucana sta nella sua capacità di innovarsi e intercettare le domande dei consumatori per un prodotto agroalimentare sano e sostenibile. È il messaggio lanciato da Oppido lucano, dove si è svolto il Meeting regionale degli allevatori di bovini da latte. La manifestazione è stata organizzata a fine luglio scorso dall’Ara (Associazione regionale allevatori) della Basilicata e dall’Anafibj (Associazione nazionale allevatori Frisona Italiana, Bruna e Jersey), nell’area dell’Alto Bradano, i cui sette comuni rappresentano il 22% della produzione di latte dell’intera regione Basilicata. In questo territorio poco più di trenta aziende di bovini da latte allevano oltre 4mila capi tutti selezionati e iscritti ai libri genealogici delle razze più significative: Frisona italiana, Bruna, Pezzata Rossa e Jersey.
L’evento si è avviato con la dimostrazione di toelettatura dei capi in esposizione, la benedizione degli animali alla presenza di don Teodosio Muscio, curatore del santuario Santa Maria del Belvedere, è proseguito poi con l’esposizione di capi della specie bufalina e di bovini da latte e una gara di valutazione morfologica dei bovini di razza Frisona Italiana. Momento clou della giornata un incontro tecnico sul tema Il miglioramento genetico per la sostenibilità della bovina da latte alla presenza, tra gli altri, di Martino Cassandro, direttore dell’Anafibj e di Francesco Cupparo, assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata. «I nostri allevatori in Basilicata riescono a innovarsi – hanno spiegato il presidente dell’Ara Basilicata, Palmino Ferramosca, e il direttore, Giuseppe Brillante – perché i nostri allevamenti possono contare su un sistema di assistenza tecnica e veterinaria diffuso su tutto il territorio lucano che Ara Basilicata realizza puntando al benessere animale, al rispetto ambientale e alla sicurezza alimentare. È in tale ottica che la Regione Basilicata è chiamata a valorizzare il sistema ultradecennale di consulenza specialistica veterinaria indispensabile per consentire una speranza di futuro ai nostri allevamenti». Nel corso dell’evento sono stati allestiti stand d’informazione zootecnica e degustazione dei prodotti lattiero-caseari dell’Alto Bradano.