«Innanzitutto un impegno sempre più serrato contro l’agropirateria e la contraffazione, basato su circa 10mila controlli in Italia e all’estero. Poi un’attenzione particolare all’Expo 2015 e quindi alla possibilità di rendere sempre più protagonista, a livello internazionale, quello che è già il prodotto Dop più consumato del mondo». Nicola Cesare Baldrighi, presidente del consorzio Grana Padano, si è espresso così durante l’assemblea generale dei produttori svoltasi a Desenzano del Garda (Bs) in cui sono stati illustrati i dati riguardanti il 2013 e le strategie del futuro.
Sottolineando come lo scorso anno le esportazioni di Grana Padano siano complessivamente cresciute del 6,5%, con 1.519.464 forme vendute nel mondo, Baldrighi ha evidenziato «l’importanza di prepararsi nel migliore dei modi a un evento come l’Expo, caratterizzato proprio dai temi dell’alimentazione e del cibo».
Durante l’assemblea sono stati resi noti i dati dell’export 2013: la Germania è leader tra gli importatori con un incremento del 9,5% degli acquisti, per un totale di 360mila forme. Seguono gli Stati Uniti, con un + 4,5% e 150mila forme destinate oltre oceano. Performance importanti anche per Austria (+11% con oltre 50mila forme) e Spagna (+10% con 45mila forme).
«Il 2013 è stato un anno particolare – ha aggiunto Stefano Berni, direttore generale del Consorzio – nel corso del quale abbiamo smaltito i danni provocati dal sisma del 2012 che ancora oggi si fa sentire e che ci vede tutt’ora impegnati nella gestione delle forme danneggiate. Un anno che ci ha visti impegnati in un duro lavoro per sensibilizzare la collettività e le istituzioni sulla gravità della situazione. Istituzioni, Parlamento, Ue, e soprattutto Regione Lombardia si sono dimostrati da subito disponibili, pronti e generosi, erogando fondi complessivi per quasi 9 milioni di euro. A loro il nostro più sentito ringraziamento».
In generale, ha concluso Berni, «nel 2013 la produzione complessiva di Grana Padano è stata di 4.565.337 forme: si conferma leader dei formaggi duri tipici italiani. Un primato che deve stimolarci a fare ancora di più. Vietato dunque abbassare la guardia contro le scimmiottature e le contraffazioni italiane e internazionali che penalizzano in maniera pesante i consumatori, il made in Italy e le aziende produttrici. Un danno economico che solo per il Grana Padano vale un miliardo di euro, 700 milioni all’estero e 300 milioni in Italia».
La geografia produttiva del Grana Padano vede ai vertici la provincia di Mantova con 29 caseifici e il 29,09% del totale annuo. Subito dopo c’è Brescia con 28 caseifici e il 20,62% della produzione, quindi Cremona con 9 caseifici e il 16,29%. Complessivamente poi il Veneto raggruppa 26 caseifici per un totale produttivo annuo del 18%, mentre Piacenza si attesta all’11,32% con 22 caseifici.
Allegati
- Scarica il file: Grana, export +6,5%