Quotazioni Bmti, scende il burro, avanzano Parmigiano Reggiano, Grana Padano e i bovini

Settimana senza quotazioni per il latte spot di origine nazionale, sia per la piazza di Milano che per quella di Verona. A livello continentale i dati più aggiornati rilasciati dal Milk market observatory della Commissione europea indicano un moderato aumento dei prezzi del latte alla stalla a novembre, saliti dell’1,2% su base mensile (15,2% su base annuale).

I dati delle Camere di Commercio e Borse Merci ed elaborati dalla Bmti (Borsa merci telematica italiana( indicano che sul fronte degli scambi commerciali nei primi nove mesi del 2024 gli acquisti dell’Italia dall’estero di latte intero sfuso sono aumentati del 6% in volume e del 11,5% in valore su base annua.

Burro/crema di latte

Secondo le rilevazioni dalle Camere di Commercio e Borse Merci ed elaborati dalla Bmti (Borsa merci telematica italiana) i ribassi riscontrati a fine anno per il burro si sono estesi anche all’inizio del nuovo anno, confermando, almeno per il momento, una fase di flessione dei prezzi. In attesa delle prossime quotazioni presso la piazza di Milano, i prezzi del burro pastorizzato quotato a Verona sono scesi a 5,65 €/kg, in calo di 30 centesimi rispetto all’ultimo listino del 2024. Resta comunque ampia la crescita annua, pari al +48%.  A livello continentale, il burro quotato a Kempten (Germania) apre il 2025 sui 7,42 €/kg, in calo di 72 centesimi rispetto agli inizi di dicembre 2024. In ribasso anche il Verse Boter olandese e il prodotto francese, quotati rispettivamente 7,20 €/kg e 7,71 €/kg.

Grana Padano

Con il passaggio al nuovo anno, tornano il segno “più” per i listini del Grana Padano. In particolare, lo stagionato 10 mesi quotato presso la piazza di Mantova si attesta sui 10,73 €/kg, in aumento di 10 centesimi rispetto all’ultima quotazione del 2024. Cresce anche lo stagionato 20 mesi che scavalca la soglia dei 12 €/kg. Il rincaro annuo segna un +20% per il prodotto meno stagionato. Si muove nella stessa direzione la piazza di Cremona. Arretrano, invece, i formaggi monitorati dalla Commissione Europea, in primis il Cheddar (-3% su base settimanale) e il Gouda (-2,4%). In controtendenza l’Emmental che spunta un rincaro del +4,2%. Sul fronte degli scambi commerciali, i dati ISTAT evidenziano la performance particolarmente positiva che sta interessando l’aggregato Parmigiano Reggiano-Grana Padano. Nel dettaglio, nel corso del periodo gennaio-settembre 2024, le esportazioni hanno raggiunto le 90mila tonnellate, in crescita del +10% rispetto allo scorso anno, per un fatturato di 1 miliardo di euro (+9,7% su base annua).

Parmigiano Reggiano

Non si arrestano i rincari nel comparto del Parmigiano Reggiano quotato presso la piazza di Parma, sostenuti dalla domanda estera. Nello specifico, lo stagionato 12 mesi sale a 12,38 €/kg dai 12,30 €/kg della settimana precedente, nuovo record per la piazza. Incremento più marcato per lo stagionato 24 mesi che raggiunge 14,33 €/kg. La crescita su base annua rimane ampia: +26% per lo stagionato 12 mesi e +24% per le forme più stagionate. Si osservano rincari, rispetto alle ultime quotazioni del 2024, anche presso le piazze di Mantova e Modena mentre resta stabile Reggio Emilia.

Pecorino Romano

Non formulato il listino del Pecorino Romano quotato presso la piazza di Milano. I flussi commerciali si confermano, intanto, dinamici. In particolare, nei primi nove mesi dell’anno è stata osservata una crescita delle esportazioni di Pecorino Romano e Fiore Sardo pari al +4,9% in volume. Viceversa, complice il calo dei prezzi all’export, si riduce il corrispettivo monetario pari a 190 milioni di euro (-2%).

Bovini da macello

Prima settimana dell’anno nel segno dei rincari per il comparto dei bovini. Tra i principali capi, i listini dei vitelloni Charolaise quotati presso la piazza di Mantova esordiscono sui 3,9 €/kg, in aumento di 5 centesimi rispetto all’ultima quotazione di dicembre. Identico incremento presso la piazza di Modena con prezzi che superano la soglia dei 4 €/kg. Si rilevano aumenti in entrambe le piazze anche per la razza Limousine e gli incroci nazionali. Fanno eccezione i bovini da ristallo che restano agganciati ai 4,205 €/kg. In rialzo anche i vitelli a carne bianca, quotati 6,62 €/kg presso la piazza mantovana e 6,95 €/kg presso quella emiliana.

Suini

Continuano i ribassi per il comparto dei suini. In particolare, il prezzo della categoria 160-176 kg quotata alla Cun di settore perde ulteriori 3,2 centesimi attestandosi sulla soglia dei 2 €/kg, valore scavalcato l’ultima volta ad inizio agosto. La flessione annua continua a segnare un -5%. Il deprezzamento riflette l’eccesso di offerta rispetto alla domanda di capi, divario peraltro accentuato dalla riduzione delle macellazioni legata ai giorni di festività. Di pari entità il decremento settimanale registrato nel circuito non Dop, con il prezzo della categoria 160-176 kg sceso sotto 1,8 €/kg.

I ribassi dei suini non si riflettono però sui tagli di carne suina fresca da macelleria che confermano i prezzi della precedente seduta. Unica eccezione, la coppa fresca con osso che spunta un rincaro di 10 centesimi. Tra gli altri tagli, si segnala il ribasso, sebbene lieve, delle cosce suine Dop che ripiegano sui 6,22 €/kg (taglio pesante).