Semaforo verde dell’Assemblea generale del Consorzio di tutela del Grana Padano, riunita oggi al Centro Fiera di Montichiari (Bs), al Piano produttivo e quello strategico pluriennali.
il Piano produttivo, che ha ottenuto oltre il 96% dei consensi con il 95% degli aventi diritto, sarà valido dal 2025 al 2027, ma sarà prorogabile al triennio 2028-2030 con la stessa impostazione e progressione. Sarà sempre “espansivo” perché prevede una crescita annua attorno al 3% per arrivare, alla fine del 2030, a 7 milioni di forme prodotte e commercializzate. Da gennaio a ottobre 2024 la produzione della Dop è, intanto, cresciuta del 3,01% rispetto alle 4.667.885 forme prodotte nello stesso periodo dello scorso anno.
Obiettivo del nuovo Piano strategico 2024-2028, legato al Piano produttivo in un binomio inscindibile, sarà quello di vendere un milione di forme di Grana Padano Dop in più entro il 2028 generando 1 miliardo di euro di nuovo valore e 4,7 miliardi di euro di giro d’affari totale, pari a un incremento del 27% rispetto al 2023.
Piano produttivo, crescita maggiore di quella del latte lombardo-veneto-piacentino
«La tendenza di crescita sarà certamente superiore alla crescita fisiologica del latte lombardo-veneto-piacentino – ha sottolineato nel suo intervento il presidente del Consorzio di tutela, Renato Zaghini –. Quindi, il Piano produttivo presterà particolare attenzione ai caseifici più piccoli per dar loro la possibilità di crescere e si prefigge di ripartire equamente su tutta la filiera i vantaggi che il formaggio Grana Padano dà rispetto alle altre destinazioni del latte a silomais. È noto infatti che in Europa, ormai da molti anni, la trasformazione nel nostro formaggio è la più remunerativa per il latte ottenuto con questa alimentazione, perché consente ricavi che permettono alle stalle di superare significativamente la soglia necessaria a compensare gli sforzi produttivi».
L’adozione di questo strumento essenziale per il futuro del sistema del Grana Padano deve raccogliere costantemente una maggioranza qualificata tra i consorziati e le stalle. «Questa esigenza impone ai vertici consortili di essere sempre all’ascolto – ha ricordato il presidente del Consorzio - e di avere sempre attivo un confronto aperto e democratico con tutta la filiera».
Il Piano produttivo garantirà le risorse per aumentare i consumi
Il Piano produttivo, quindi, orienterà le produzioni in base alla crescita dei mercati in modo elastico e garantirà le risorse necessarie ad accompagnare la crescita dei consumi soprattutto all’estero, dove già superano il 52% delle vendite complessive.
«Unica recentissima preoccupazione è che la vittoria di Trump possa indurre l’adozione di dazi, che nel suo precedente mandato hanno molto penalizzato le nostre esportazioni negli Usa – ricorda Zaghini - Faremo di tutto per convincere il sistema ad evitare queste arbitrarie penalizzazioni».
A sostenere lo sforzo della filiera sarà fondamentale l’altro strumento adottato dall’Assemblea generale, il Piano strategico 2024-2028, realizzato con il supporto della società di consulenza Kpmg e approvato all’unanimità.
La sua funzione è quella di progettare il futuro del Consorzio Grana Padano e di tutta la filiera, tracciando un percorso che punta a rafforzare la leadership del formaggio Dop più consumato e meno grasso al mondo, oltre che a promuovere il costante miglioramento del prodotto e l’innovazione del processo produttivo.
Diventare il formaggio simbolo d’italianità nel mondo
La visione che guida la strategia del Grana Padano è quella di «diventare il formaggio simbolo d’italianità nel mondo” – ha spiegato il presidente -, mentre i pilastri che ci guidano in ogni azione rimangono la qualità, la sicurezza, la sostenibilità e l’inclusività».
A supporto di queste ambizioni vi sarà un prodotto in grado di soddisfare sempre meglio le nuove preferenze dei consumatori e processi di produzione sempre più moderni, introducendo un nuovo modello di ingaggio con il Retail Italia e ampliando le aree strategiche di focus all’estero, con l'aggiunta di dieci nuovi mercati target, destinati a svolgere un ruolo chiave nell'espansione internazionale del Grana Padano.
Investimenti per promozione saliranno a 52 milioni di euro
«Con un nuovo importante budget di marketing di 52 milioni di euro, il Consorzio del Grana Padano si prepara ad affrontare le sfide future con rinnovata energia e determinazione per diventare un brand sempre più globale – ha spiegato il direttore generale, Stefano Berni –. Gli investimenti consentiranno, tra le varie iniziative del Piano, anche di valorizzare la sponsorizzazione di Milano-Cortina 2026 e di supportare il lancio di una nuova campagna marketing».
Riorganizzazione ed evoluzione del Consorzio
Tra le linee di intervento del Piano strategico si delinea anche una nuova e distintiva evoluzione del ruolo del Consorzio: un modello organizzativo in grado di favorire la formazione e la specializzazione del personale, accompagnato da un modello di servizio a supporto dei consorziati rinnovato e potenziato per incrementare ulteriormente il valore generato. Questa trasformazione sarà accompagnata anche da un’evoluzione delle infrastrutture fisiche, con un progetto di valorizzazione del patrimonio esistente, e da un potenziamento delle infrastrutture tecnologiche, creando un ecosistema innovativo e orientato all'efficienza.
«Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del Piano Strategico 2024-2028 – conclude Berni -, sarà fondamentale un impegno collettivo da parte di tutti i consorziati. Il piano non rappresenta un punto di arrivo, ma un punto di partenza verso una crescita condivisa e sostenibile». L’Assemblea ha infine approvato con oltre il 99% dei consensi alcune modifiche sul Disciplinare di produzione.