La partecipazione dell’Aia (Associazione italiana allevatori) e del Sistema allevatoriale alla 116esima Fieragricola di Verona, dal 31 gennaio al 3 febbraio 2024 nel capoluogo scaligero, ha ottenuto i risultati attesi. Quelli, cioè, di mettere al centro le riflessioni tecniche più attuali sul futuro dell’agricoltura e della zootecnia e sostenere la ricca vetrina dell’allevamento nazionale.
Tra i diversi eventi ospitati nel ring principale e nelle altre aree dedicate alla zootecnia e ai dibattiti ad essa collegati si segnala la Giornata didattica organizzata da Aia assieme ad Anafibj (Associazione nazionale allevatori della razza Frisona, Bruna e Jersey Italiana), Anapri (Associazione nazionale allevatori razza Pezzata Rossa Italiana) e Anarb (Associazione nazionale allevatori razza Bruna) con la Gara di valutazione morfologica dedicata agli studenti degli Istituti agrari e professionali d’Italia, alla quale hanno partecipato 34 istituti (2.247 gli studenti iscritti alla giornata, di cui 306 attivamente impegnati nella gara di giudizio).
In cima alle classifiche per le valutazioni della razza bovina Frisona l’Itas Pastori di Brescia e per la Pezzata Rossa Italiana e la Bruna l’Isis Paolino d’Aquileia di Cividale del Friuli (Udine).
Sempre nella giornata di apertura di Fieragricola si è svolta la Conferenza stampa di Consorzio Grana Padano Dop, Aia e FedAna (Federazione nazionale delle associazioni di razza e specie).
L’incontro, presenziato dal presidente e dal direttore generale dell’Aia, Roberto Nocentini e Mauro Donda, dal presidente del Consorzio del Grana Padano, Renato Zaghini e da Martino Cassandro, direttore di FedAna, ha consentito di illustrare ai partecipanti i contenuti di un accordo di collaborazione operativa tra i tre Enti – siglato nel novembre scorso – di particolare importanza nell’ambito della filiera lattiero-casearia italiana anche per una valorizzazione di alcune caratteristiche che ruotano attorno alla produzione di una delle eccellenze del made in Italy agroalimentare. «Questo accordo – ha detto Nocentini – rappresenta un processo di collaborazione tra attori di una delle più importanti filiere lattiero-casearie italiane, che potrà valorizzare il know-how e la mole di informazioni che il Sistema allevatori raccoglie quotidianamente in oltre 15mila allevamenti di bovini da latte nostri soci. Il Consorzio può mettere a valore dati e informazioni resi disponibili dal Sistema allevatori, per migliorare ulteriormente il sistema produttivo e di certificazione e per contribuire a dare un maggior valore economico al formaggio Dop e quindi al latte che viene utilizzato per la sua produzione».
Nella giornata inaugurale lo stand condiviso da Aia, Arav (Associazione regionale allevatori Veneto), Aral (Associazione regionale allevatori Lombardia), FedAna e Anafibj ha ospitato anche alcune visite istituzionali, prima tra tutte quella del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, assieme ai vertici di Veronafiere, con il presidente, Federico Bricolo, e, tra gli altri, con Luca De Carlo, presidente della IX Commissione permanente (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato. A seguire, il tradizionale giro tra le poste dove i giovani allevatori stavano preparando le bovine protagoniste nei vari concorsi zootecnici. In precedenza, c’era stata anche la visita dell’assessore all’Agricoltura della Regione Veneto, Federico Caner, accolto dal presidente dell’Arav, Floriano De Franceschi.
La collaborazione tra l’Aia-Arav e l’Informatore Zootecnico
L’Area Forum ha visto, anche grazie alla collaborazione tra Aia, Arav ed Edagricole, nella mattinata di giovedì 1° febbraio, la realizzazione di un interessante workshop su Si@llEvA e Stalla 4.0, strumenti avanzati per la gestione dell’allevamento.
L’incontro, moderato del caporedattore dell’“Informatore Zootecnico”, Giorgio Setti, ha permesso di approfondire le funzionalità del software Si@llEvA messo a disposizione gratuitamente dall’Aia ai propri soci per la gestione dell’allevamento, sia dal punto divista economico, sia tecnico. Funzionalità illustrate dall’esperto dell’Aia, Andrea Galli.
Un altro software particolarmente apprezzato dagli allevatori veneti è quello denominato “Stalla 4.0”: un gestionale concepito dall’Arav per gli stessi allevatori al fine di monitorare elementi sulla performance economica e produttiva dell’allevamento. A testimoniarne la validità e la compatibilità con il gestionale dell’Aia sono stati chiamati,
- oltre al presidente dell’Arav De Franceschi,
- il direttore, Walter Luchetta,
- il tecnico dell’Arav, Giuseppe Mastrotto,
- e la ricercatrice del dipartimento Maps (Medicina animale, produzioni e salute), dell’Università di Padova, Luisa Magrin.
L’incontro ha consentito anche a Massimiliano Intini (coordinatore tecnico di Msd Animal Health Italia) di approfondire alcune importanti tecnologie recentemente introdotte nell’ambito del partenariato tra Msd Animal Health e Aia per valorizzare i dati raccolti in azienda a favore degli allevatori.
Aia, nel pomeriggio di giovedì 1° febbraio, assieme ad Arav e con il contributo di Msd Animal Health ha proposto uno specifico momento di riflessione e confronto organizzando il Convegno dal titolo “La zootecnia italiana cresce: quali traiettorie nel contesto globale?”.
L’incontro che si è svolto in Sala Puccini ha analizzato le prospettive della zootecnia europea e mondiale, le nuove linee guida europee per il benessere animale nella filiera di produzione del latte bovino, l’importanza delle risorse del Pnrr, soprattutto per le opportunità contenute nei bandi regionali per l’innovazione e la meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare.
Il Convegno, introdotto dai saluti di Nocentini e De Franceschi, moderato da Donda, si è incentrato sulle relazioni di
- Andrea Rosati, segretario generale della European Federation of Animal Science (“Prospettive della Zootecnia Europea e Mondiale”),
- Gabriele Papa Pagliardini di Cai-Consorzi Agrari d’Italia (“Pnrr-Bandi Regionali per l’innovazione e la meccanizzazione del settore agricolo e alimentare. Una opportunità per l’agricoltura e la zootecnia”)
- e Michele Podaliri e Luigi Iannetti dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo (”Progetto pilota Care4Dairy: nuove linee guida europee per il benessere animale nella filiera di produzione del latte bovino”).
L’Izs, si ricorda, è stato tra i partner della prima fase appena conclusasi del Progetto “Leo” che avrà una prosecuzione anche nel 2024-2025. Tutte le relazioni sono visionabili sul nostro sito, vedi Verona 2024, “SiAlleva e Stalla 4.0, strumenti avanzati per la gestione dell’allevamento”. Per le relazioni al Convegno Aia scrivere a: allevatore@aia.it.
A Verona, tradizionale è anche la “Rassegna tecnico-divulgativa delle specie e razze allevate in Italia” curata dall’Aia e dagli Enti selezionatori, che si affianca ai concorsi riservati alle principali razze da latte (Frisona Italiana, Jersey, Bruna) esponendo capi che vanno dalla Pezzata Rossa Italiana, a duplice attitudine, alle razze bovine tipiche dell’arco alpino, ai bovini da carne (da segnalare quest’anno la novità dei capi di Angus, provenienti da un allevamento del padovano), agli ovini e caprini, agli equini e ai conigli.