I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nell'ultima settimana di aprile, si sono mostrati in rialzo per quanto riguarda le materie grasse, il Grana Padano e il latte spot nazionale. Poche variazioni sono state registrate sugli altri mercati monitorati.
Latte
In chiusura di aprile rallentano i listini del latte spot di origine nazionale. A Milano le quotazioni registrano timidi incrementi, nell’ordine del +0,5%, e si attestano questa settimana sui 510–525 €/t, per un prezzo medio di 517,50 €/t. Seppur in rallentamento, il listino si mantiene, per la quarta settimana consecutiva, sopra la soglia significativa dei 500 €/t (raggiunta solo un’altra volta negli ultimi dieci anni) e tocca il massimo storico registrato nel novembre 2013 a quota 517,50 €/t. In termini tendenziali, la crescita media annua dei listini del latte spot si mantiene sopra il +55%.
Stabili a Milano i listini del latte spot di provenienza estera, sia per il prodotto francese che tedesco. Persiste a livello continentale il quadro di deficit della raccolta di latte, soprattutto tra i principali produttori, seppur in un contesto in cui la domanda risulta meno tonica rispetto alle scorse settimane.
Invariato il latte di origine biologica a Milano che si mantiene sugli stessi livelli di sette giorni fa (555–570 €/t).
Materie grasse
Dopo la battuta d’arresto della scorsa settimana, i listini nazionali delle materie grasse tornano a registrare rialzi più sostenuti, seppur inserendosi in un trend di fondo di stabilizzazione del mercato. Il burro pastorizzato mette a segno rialzi medi intorno al +1% sulle principali piazze, con le quotazioni che si mantengono ai massimi storici, raggiungendo a Milano i 5,32 €/kg e a Mantova i 5,15 €/kg.
Rialzi si registrano anche a livello europeo, seppur meno marcati rispetto ai picchi massimi delle scorse settimane. In Germania, il burro di centrifuga di Kempten questa settimana avanza del +0,6%, attestandosi su un valore medio di 7,17 €/kg, prossimo al massico storico di 7,30 €/kg rilevato tre settimane fa. Aumentano del +3% le quotazioni medie in Francia mentre calano dell'1% in Olanda.
Segnali di ripresa hanno interessato l’intero comparto delle materie grasse. Lo zangolato avanza del +1% rispetto a sette giorni fa, facendo registrare il nuovo massimo storico a quota 5,12 €/kg. In aumento anche la crema di latte nazionale che a Milano sale del +0,6%, attestandosi sui 3,50 €/kg.
Grana Padano
Non si arresta la salita dei listini del Grana Padano con aumenti su tutte le principali piazze, in continuità con le scorse settimane, pari in media a un +1,8%. A Milano il prodotto fresco stagionato nove mesi guadagna l’1,2% arrivando a 8,40 €/kg mentre il Grana Padano stagionato oltre i sedici mesi segna un +1,7% e raggiunge così la soglia dei 9,17 €/kg. Continua a crescere di settimana in settimana la variazione tendenziale, con i prezzi che ora sono più alti del 15,2% rispetto allo scorso aprile. Sono i prodotti freschi ad aver segnato il rialzo più rilevante: in un anno, il fuori sale quotato a Milano ha guadagnato il 26,6% mentre il prodotto da 10 mesi il 23%.
Dopo settimane di crescita, in frenata i principali formaggi monitorati dalla Commissione europea: in calo il Cheddar (- 3,7%) che scende a 3,71 €/kg e l’Emmental (-0,9%) che arriva a 5,19 €/kg. Stabile l’Edam a 4,46 €/kg e in leggero rialzo il Gouda a 4,27 €/kg (+ 0,9%).
Parmigiano Reggiano
Aprile si chiude nel segno della stabilità per i listini del Parmigiano Reggiano che crescendo mediamente dello 0,1% rispetto alla scorsa settimana. Il segno “più” è stato registrato sulla piazza di Parma, sebbene gli aumenti settimanali siano stati inferiori all’1% per tutte le stagionature. A Parma il prodotto stagionato 12 mesi si posiziona sui 10,65 €/kg, mentre quello stagionato 30 mesi e oltre si attesta sui 13,37 €/kg.
La variazione su base annua continua a crescere, pari ora a un +2,9%, con picchi del +5,5% per le forme più stagionate. Nel complesso, il Parmigiano Reggiano ha mostrato nell’ultimo mese un aumento dei listini di 1,3 punti percentuali e negli ultimi due mesi dell’1,5%.
Bovini vivi
Ultima settimana di aprile all’insegna della stabilità per il mercato dei bovini da macello, con i listini dei vitelloni da macello che restano invariati su tutte le principali piazze. Tra i principali capi, i vitelloni Charolaise si mantengono a Mantova sugli stessi livelli della scorsa settimana (3,29 €/kg, peso vivo), così come le razze da incroci nazionali che restano stabili sui 2,75 €/kg (peso vivo) a Modena. Le quotazioni, pur in rallentamento, continuano a mantenersi ai massimi dell’ultimo decennio.
Prosegue l’inversione di tendenza per i vitelli a carne bianca che, per la seconda settimana consecutiva, arretrano su tutte le principali piazze, in media dello 0,8% rispetto a sette giorni fa. In termini tendenziali, si mantiene sulla soglia record del +30% la variazione media delle quotazioni dei vitelli a carne bianca rispetto a dodici mesi fa.
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