Il mese di luglio si è aperto con i prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci che hanno confermato il trend in aumento del latte spot. In rialzo anche i prezzi della crema di latte e dei vitelli baliotti, a fronte di una sostanziale stabilità che, invece, ha caratterizzato gli altri listini.
Latte
Non si arresta la crescita del latte spot iniziata a maggio. I prezzi hanno fatto registrare un nuovo incremento settimanale (+2,7% la crescita media del comparto), guidati degli aumenti del latte spot nazionale a Milano (385-395 €/t, +4,0%), a Verona (395-405 €/t, +2,6%), e, soprattutto, a Brescia (385-395 €/t, +9,9%).
Nuovi aumenti anche per il latte estero sul listino di Milano, sia per il prodotto francese (355-370 €/t, +2,1%) che per quello tedesco (370-390 €/t, +2,0%). Contestualmente anche il latte di provenienza tedesco-austriaca ha visto crescere la sua quotazione sul listino di Verona (380-390 €/t, +1,3%).
I lievi apprezzamenti del latte bovino biologico (nell’ordine del +1%) lasciano così il siero di latte quale unico prodotto del panel con andamento settimanale stazionario.
Gli incrementi rilevati negli ultimi due mesi hanno consentito a tutti i prodotti del comparto di portarsi su un livello di prezzo sensibilmente più alto rispetto allo scorso anno. Risulta ormai completamente allineata la crescita tendenziale del latte nazionale rispetto a quello estero (entrambi compresi nella forbice +10% - +13%).
Materie grasse
Dopo una flessione di due settimane sembra arrestarsi il trend al ribasso nel mercato delle materie grasse. Il panel resta sostanzialmente stazionario ma la buona performance della panna traina la media di comparto al +0,3% su base settimanale. I prezzi all’ingrosso del burro prodotto con crema di latte restano dunque invariati sia a Milano (3,80 €/kg) che a Mantova (3,80 €/kg), lasciando intatto l’ampio differenziale di prezzo rispetto a giugno 2020 (+25% circa).
Come anticipato, buon recupero della crema di latte di origine comunitaria (2,02 €/kg sul listino di Milano, +3,1%) e in misura più contenuta quella italiana (2,06 €/kg, +1%). Si amplia quindi la crescita su base annua per la panna, ora a Milano nell’ordine del +19% rispetto al 2020.
Sui mercati esteri tornano segnali di ribasso per il prezzo all’ingrosso del burro: sul mercato tedesco le quotazioni di scambio a Kempten sono scese sui 3,85-3,95 €/kg ovvero -1,6% rispetto alla precedente rilevazione.
Grana Padano
Neppure in apertura di luglio il Grana Padano ha fatto registrare variazioni dei prezzi all’ingrosso (media di comparto a variazione nulla su base settimanale). La settimana appena conclusa chiude così un quadrimestre segnato da una quasi perfetta stabilità. Stabile anche il differenziale di prezzo rispetto al 2020 che si mantiene nell’ordine del +16% per le stagionature brevi ed inferiore al +10% per quelle medio-lunghe.
Parmigiano Reggiano
Stazionario anche il mercato del Parmigiano Reggiano, per tutte le stagionature e su tutte le piazze di scambio monitorate. Invariato lo scostamento di prezzo rispetto al 2020 per le stagionature di 12-15 mesi che sono rimaste ferme sul +39% nei listini di Mantova e sul +35% circa sulle altre piazze. Mediamente oltre il +20%, invece, il divario annuale per le stagionature 30 mesi.
Bovini vivi
Torna a prevalere la stabilità nel mercato dei bovini da macello. Assenza di variazioni per i prezzi dei vitelloni da macello, sia per le razze nazionali che per Charolaise e Limousine, e dei vitelli a carne bianca. Tuttavia, i valori rimangono in crescita rispetto allo scorso anno, soprattutto per i vitelli che segnano sulle piazze di Modena e Mantova rincari superiori al +20%.
Tra i capi da allevamento si è osservato un incremento di prezzo sulla piazza di Mantova per i vitelli baliotti, che si confermano in decisa crescita rispetto ad un anno fa.
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