I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella penultima settimana di marzo, si sono mostrati in aumento per quanto riguarda le materie grasse. Lieve flessione per il latte spot mentre rimangono stazionari i prezzi dei formaggi a pasta dura e dei bovini.
Latte
Si conferma il trend di debolezza, in atto dalla prima settimana di febbraio, dei prezzi del latte crudo spot scambiato in Italia. Le contrazioni medie si attestano sul -0,9% e riguardano sia il prodotto di origine nazionale, sceso a Milano sui 330-340 €/t (-1,5% rispetto alla settimana precedente), sia il latte di provenienza francese e tedesca, entrambi in calo dello 0,7% ed attestatisi rispettivamente sui 340-350 €/t e sui 355-365 €/t.
Un nuovo segno “meno” è stato registrato anche per il latte bovino biologico, il cui prezzo medio è ancora sotto la soglia dei 500 €/t (485-500 €/t).
Ulteriore forte ribasso per il latte scremato, sia nazionale, che a Verona si è portato sui 190-200 €/t, che estero (180-190 €/t, -7,5% sulla piazza di Milano).
Materie grasse
Prosegue il trend al rialzo dei prezzi all’ingrosso del burro e della crema di latte, in aumento sulle principali piazze di scambio nazionali. Sulla piazza di Milano i prezzi del burro prodotto con crema di latte hanno registrato un incremento di 0,08 €/kg rispetto alla settimana precedente e sono saliti sui 3,98 €/kg, ovvero +2,1% sulla settimana precedente, +13% circa rispetto ad un mese fa e +23% circa rispetto ad un anno fa.
Similmente, la crema di latte ha registrato un aumento in merito al prodotto nazionale (2,00 €/kg ovvero +0,06 €/kg rispetto a sette giorni prima) mentre la crema comunitaria è rimasta stabile sui 2,04 €/kg.
Tuttavia, dopo la corsa iniziata a gennaio, il mercato europeo mostra i primi segni di rallentamento. In Germania, alla borsa di Kempten, le quotazioni del burro hanno perso il 3,6% su base settimanale e si attestano sui 4,00-4,10 €/kg.
Grana Padano
Settimana in lieve flessione per il Grana Padano. I prezzi si sono contratti dello 0,6% medio, con una variazione prevalentemente determinata dalle piazze di Cremona e Mantova. Sostanziale stabilità sulle altre principali piazze di scambio, con riferimento a tutte le stagionature.
Parmigiano Reggiano
Ancora stabile il mercato del Parmigiano Reggiano. Totale assenza di variazioni nei listini all’ingrosso, sia per le brevi che per le lunghe stagionature. I prezzi attuali rimangono però in forte crescita rispetto allo scorso anno, con un aumento che per le stagionature più brevi sfiora il 30% (+28,7% a Mantova per lo stagionato 12 mesi).
Bovini vivi
Il mercato bovino non ha presentato particolari variazioni nella penultima settimana di marzo. Il mercato delle carni di maggior pregio risente ancora della chiusura dei ristoranti. Sul fronte del vivo, prezzi stabili su base settimanale per i vitelloni da macello.
Assenza di movimenti anche per i listini dei vitelli da carne bianca, ad eccezione dell’aumento marginale (+0,02 €/kg) sulla piazza di Padova.
Tra i capi da allevamento, prezzi in crescita per i baliotti della razza pezzata nera sulla piazza di Mantova.
Segnali di ribasso, invece, per i prezzi delle vacche da latte a Mantova.
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