Dal 7 maggio si possono presentare la domande di contributo per il settore lattiero caseario alle prese con le difficoltà di mercato legate all’emergenza coronavirus. La Commissione europea è intervenuta, infatti, con la misura dell'ammasso privato per formaggi, cagliate e burro mettendo in campo 30 milioni di euro totali per un quantitativo di 100mila tonnellate per tutti gli Stati membri (qui).
Si tratta, in base ai regolamenti delegati 591 e 597 del 2020 (pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea n. L-140), del 4 maggio 2020, di incentivi allo stoccaggio che in Italia sono destinati ai produttori di formaggi ad indicazione geografica con una stagionatura minima stabilita dai relativi disciplinari, ai formaggi generici, alle cagliate e al burro.
C'è tempo fino al 30 giugno 2020
Nella circolare del ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali, firmata il 5 maggio scorso (prot_2224__Circolareammassoformaggieburro4_05_2020(1)), sono indicate le regole per accedere ai contributi. Ammonta a 12.654 tonnellate il quantitativo massimo di formaggi che sarà possibile ritirare dal mercato e le aziende interessate potranno presentare la richiesta fino al 30 giugno 2020, sulla base delle disposizioni che Agea avrà stabilito.
«Si tratta di un provvedimento molto atteso dalla filiera lattiero-casearia nazionale - ha spiegato la ministra delle Politiche Agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova - particolarmente penalizzata in questi mesi dal crollo dei consumi di alcune tipologie di prodotti a seguito dell’emergenza da Covid-19, dovuto soprattutto al blocco del canale ho.re.ca e al calo dell’export».
Gli importi degli aiuti agli ammassi
Per i formaggi l’importo dell’aiuto è fissato a 15,57 euro a tonnellata per le spese fisse di stoccaggio e 0,40 euro per tonnellata al giorno per le spese di magazzinaggio e di immobilizzazione del capitale. Il lotto minimo è fissato a 0,5 tonnellate.
Per il burro l’importo dell’aiuto è di 9,83 euro a tonnellata per le spese fisse di stoccaggio e 0,43 euro per tonnellata al giorno per le spese di magazzinaggio e di immobilizzazione del capitale. Il lotto minimo è fissato a 10 tonnellate.
Critico il commento di Copagri
Le misure Ue anticrisi per il comparto lattiero-caseario comunitario non convincono il presidente della Copagri Lombardia e dell’Associazione produttori patte della Pianura Padana, Roberto Cavaliere, che, a nome anche dell'European milk moard, che riunisce le organizzazioni di allevatori di latte di 15 Paesi europei, li ritiene ormai superati e sostiene invece la necessità di una riduzione volontaria della produzione a livello comunitario e un'integrazione per il latte non prodotto.
“Per tali ragioni, il direttivo dell’Emb - ha detto semore Cavaliere - ha concordato di mettere in atto una serie di azioni di sensibilizzazione che si terranno in tutta Europa il prossimo 7 maggio, quando in tantissime zone del Continente verranno dispersi sui campi modesti quantitativi di latte in polvere, ‘sparati’ dai soffiatori di paglia e da altri macchinari agricoli.
In Italia, nel Fienile dei F.lli Corradi a Polengo di Casalbuttano (Cr) verrà organizzato la stessa azione di protesta con il lancio nei campi di 1.000 chilogrammi di latte in polvere, pari a10mila litri di latte.
