Roma - Si prospettano ancora ritocchi al ribasso dei prezzi per i bovini e i suini, specie nel circuito del bestiame vivo, come conseguenza della pressione promozionale esercitata dalla Gdo per rilanciare il consumo di carne rossa. È quanto si evince dall’ Overview sui mercati agroalimentari dell’Ismea di questa settimana, che rileva comunque una ripresa delle attività di macellazione, segnale questo di un allentamento dei timori legati all’allarme lanciato dall’Oms e di un progressivo, seppure lento, ritorno alla normalità.
Per quanto attiene più da vicino ai bovini, si segnala, dopo l’emergenza Blue Tongue, un riavvio degli scambi sui ristalli di provenienza francese. Sul fronte dei principali tagli, si replicano i valori di scambio delle precedenti settimane sia per carni di vitello che di bovino adulto, con qualche intonazione positiva solo per i quarti anteriori di vitellone.
Un mercato poco brillante con quotazioni tese al ribasso dovrebbero registrarsi ancora per i principali tagli suini, ad eccezione dei prosciutti che mostrano una maggiore tenuta.
Anche sui mercati avicoli, il protrarsi di un eccesso di offerta nel circuito del vivo, aggravato dai minori flussi verso l’estero, non lascia intravedere da qui a breve un incremento dei listini.
Mantengono al contrario, quotazioni piuttosto elevate i conigli, nonostante qualche difficoltà di collocamento sul mercato, con prospettive di un incremento della domanda sotto la spinta delle imminenti festività natalizie.
In relazione ai lattiero-caseari, il forte impulso della domanda Usa sta alleggerendo il mercato comunitario, aprendo concrete prospettive per una risalita dei listini nazionali almeno nel segmento dei formaggi. (fonte: Ismea)