La Nutreco Farm Academy è un evento organizzato da Nutreco Italy per affrontare questioni di alimentazione animale incontrando gli allevatori. Ma incontrandoli, spiega Alessandra Beltrame di Nutreco Italy, «con una modalità diversa da quella della classica riunione serale con relatori e platea. L’incontro si svolge direttamente sul campo, presso un’azienda zootecnica, e prevede un percorso a tappe dove gli allevatori hanno modo di ascoltare i nostri tecnici e interagire con loro in merito a tematiche riguardanti la nutrizione e il benessere animale».
Uno dei diversi incontri della Nutreco Farm Academy si è tenuto poche settimane fa in Veneto, presso l’azienda agricola Al.Be. s.s., di Antonio Andretta, situata a Campodarsego (Pd), nota per un importante allevamento di bovini da carne. E l’Academy è stata dedicata appunto ad alimentazione e nutrizione di questa categoria di bovini.
Vi abbiamo partecipato e abbiamo potuto constatare che non si è trattato soltanto di trasmettere e discutere nozioni tecniche sulla nutrizione dei bovini. L’incontro si è trasformato anche in un simpatico momento di convivialità tra gli allevatori convenuti, molti di questi del Nord est; e di conseguenza in un utilissimo momento di confronto professionale.
Grande animatore di questa giornata in azienda lo stesso proprietario dell’azienda Al.Be., Antonio Andretta, imprenditore zootecnico ma anche Maestro del Commercio secondo Carlo Sangalli presidente di Confcommercio. Il quale intrattenendo i colleghi allevatori e i tecnici del settore non solo ha permesso alla giornata di svolgersi con serenità e simpatia, ma ha anche permesso ai presenti di confrontare le proprie esperienze tecniche e gestionali nel modo più efficace possibile.
Tra i protagonisti dell’incontro anche l’associazione Unicarve, sponsor di Nutreco Farm Academy. Fra l’altro l’azienda Al.Be. è un’azienda aderente al disciplinare di produzione Bovini da carne / Marchio Eletta sempre di Unicarve.
I problemi digestivi e dismetabolici e del ristallo
Ma passiamo dal confronto professionale tra gli allevatori alle questioni tecniche dibattute durante l’incontro. A Campodarsego i nutrizionisti Nutreco hanno parlato delle più opportune scelte alimentari nell’allevamento dei bovini da carne.
Approfondendo in particolare le problematiche digestive e dismetaboliche a carico dei vitelloni. E discutendo a fondo della questione dell’utilità di integrare la dieta del bovino da carne con opportune dosi di oli essenziali in grado di arricchire la dieta degli animali di Omega 6 e Omega 3. Ecco comunque qualche flash su questi contenuti.
Dunque tra le principali le problematiche digestive e dismetaboliche a carico dei vitelloni i tecnici Nutreco hanno ricordato queste: una minore motilità ruminale, un alterato assorbimento dei nutrienti più importanti come vitamine e microelementi, una minore ingestione, maggiori fabbisogni nutrizionali. E l’eventualità di una immunodepressione legata alla produzione di endotossine, con ascessi epatici, patologie podali, gonfiori ruminali (meteorismo), nervosismo, urolitiasi (calcoli urinari). E hanno paragonato queste problematiche con i punti di forza dell’allevamento Al.Be. Punti di forza dovuti in parte anche al fatto che qui vengono seguiti i consigli nutrizionali di Nutreco. Sono almeno quattro:
- Fabbricazione di un nucleo aziendale con proteici, integratori alimentari (lino estruso) vitaminici e minerali con un dosaggio da 0,8 a 1,2 kg/capo.
- Omogeneità di trinciatura dei foraggi (paglia) legata al tipo di carro miscelatore rispettando le caratteristiche fisiche dell’unifeed.
- Formulazione delle diete in base al peso vivo degli animali con intervalli di 100 kg pv., fino a otto diete.
- Benessere animale (ventilazione, spazio per capo).
Infine, sono state messe in luce, le problematiche legate al ristallo dei bovini francesi in particolare dovute alle loro carenze in oligoelementi: Zinco, Rame e Selenio. La salute nel ristallo, che riguarda generalmente problematiche essenzialmente respiratorie, può essere aiutata sempre con l’utilizzo di prodotti contenenti, appunto, oli essenziali e oligoelementi specialmente nella loro forma chelata. Il benessere animale è stato approfondito, diffusamente, come interazione tra animale, ambiente e uomo che gli accudisce, con un’approccio finalmente olistico al problema.
Sulla proteina e sull’amido
I tecnici Nutreco hanno anche sottolineato come possa migliorare la gestione dell’alimentazione del vitellone grazie all’impiego di oli essenziali nella razione.
Per esempio gli oli essenziali possono esercitare utili azioni sulla proteina. Come mostra la figura A, rifornimenti di oli essenziali di chiodi di garofano, di terpeni e di oli essenziali di cannella possono far sì che le proteine della dieta vengano degradate in modo diverso arrivando a una quantità maggiore di proteina metabolizzabile.
Altro esempio: gli oli essenziali possono esercitare utili azioni anche sull’amido. Come mostra la figura B, oli essenziali di limone, di timo e di aglio, nonché i terpeni, possono ottimizzare l’efficienza della dieta, contenere la fermentazione dell’amido, limitare le perdite come gas; facendo sì, come risultato, che dai carboidrati fermentescibili presenti in razione scaturisca alla fine una quantità maggiore di energia netta, a disposizione dell’animale.
Tutto questo grazie anche a principi attivi presenti in alcuni integratori alimentari presentati a Campodarsego, come il Tonic. Che porta a una massa muscolare formata, tonica e omogenea; nonché a una stimolazione dell’ingestione e a una conversione ottimizzata della razione.
L’associazione Omega 6 / Omega 3
A Campodarsego i tecnici Nutreco hanno infine riferito dei risultati di una prima prova di associazione Omega 6 / Omega 3 nell’alimentazione dei bovini da latte dell’azienda Al.Be. Prova che alla fine ha permesso di registrare questi valori nutrizionali delle carni bovine prodotte da Al.Be.:
- Acidi grassi: saturi 53,06% e insaturi 46,94%.
- Colesterolo: 61 ppm.
- CLA: 0,59% sugli acidi grassi.
- Omega 3: 0,8% sugli acidi grassi.
In altre parole «nel piatto il consumatore potrà trovare una carne con più salute, più sostenibilità, più sapore».
E che ha permesso di concludere che i vantaggi dell’utilizzo degli Omega 6 nell’integrazione alimentare dei bovini da carne possono essere questi: minori emissioni di azoto nell’ambiente, minori patologie podali e quindi maggior benessere degli animali, maggior valore nutrizionale delle carni, maggiore resa al macello.
Così come che i vantaggi dell’utilizzo degli Omega 3 possono essere questi: maggiori livelli di Omega 3 nelle carni, maggiore morbidezza delle carni, migliore stato sanitario dell’animale, pelli più sane.
Leggi l’articolo su Informatore Zootecnico n. 12/2017
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