Abbattere i costi di manutenzione e il tempo impiegato dalla manodopera per tenere le cuccette delle bovine da latte pulite e confortevoli. Si può fare grazie all’utilizzo dei materassini in gomma Wingflex, che vengono apprezzati sia dagli animali, per la comodità, sia dagli allevatori, per la soddisfazione del benessere animale. Abbiamo chiesto il parere a due allevatori della provincia di Mantova, che hanno adottato i tappeti dell’azienda Alberti con sede a Goito (Mn).
Frigoni (Soc. agr. “Rizzina”)
A Cavriana, in provincia di Mantova, si trova la società agricola Rizzina di Frigoni Claudio e Federico. Fondata nel 1970 da Archimede Frigoni, la società è gestita oggi dal figlio di Archimede, Claudio e dai nipoti Federico, Alessandro e Silvia. L’allevamento conta 440 capi, di cui 180 in lattazione. Tutto il latte viene conferito alla cooperativa Speranza di Guidizzolo (Mn), di cui l’azienda è socia, per la produzione di Grana Padano. I 60 ettari lavorati sono coltivati a mais, erba medica e prato stabile.
Nell’estate 2015 è stata costruita una stalla ex novo, adiacente a quella già presente, che oggi è comunque ancora funzionante. «Abbiamo colto l’occasione – spiega Federico Frigoni – per inserire delle innovazioni tecnologiche che ci avrebbero aiutato nell’attività. Nella nuova stalla 120 bovine vengono munte col robot di mungitura. Le rimanenti 60 vengono ancora munte meccanicamente da mio padre nella sala a spina di pesce a 10+10 poste, costruita nel 2006».
Prosegue Frigoni: «Oltre ciò, nella nuova stalla abbiamo abolito il sistema di lettiera su paglia. Volevamo qualcosa che abbattesse i costi di manutenzione e di manodopera che un materiale come la paglia comportava quotidianamente. Abbiamo girato varie stalle e osservato numerose realtà. La nostra scelta finale è caduta sui materassi Wingflex firmati Kraiburg, produttore tedesco distribuito in Italia daAlberti. Di questa soluzione ci sono piaciuti diversi aspetti. Primo, i materassi sono alti circa 6 centimetri, quindi molto consistenti e stabili. Secondo, nella parte sottostante presentano per tutta la superficie di appoggio alette di gomma, che a contatto con il cemento della pavimentazione fungono da ammortizzatore. Tanto che nel punto in cui l’animale appoggia il piede, questo affonda vale a dire che il suo appoggio viene ammortizzato. Agli animali ciò sembra piacere molto».
Ancora, i materassini sono stati studiati per essere fissati con profili ad hoc l’uno all’altro. Specifica Frigoni: «La larghezza varia a seconda del fabbisogno: in questo modo i materassini si presentano in diverse misure di larghezza, in base alla scelta del battifianco scelto per completare la cuccetta. Nel nostro caso abbiamo identificato la larghezza dei tappeti in relazione al tipo di cuccetta scelto (cuccetta modello Commodus della ditta Lely). A soddisfarci, anche il sistema di blocco tra un tappeto e l’altro mediante profili di gomma più rigida che, fissati a terra mediante tasselli appositi, non permettono nessun tipo di movimento al tappeto».
E l’allevatore riferisce come queste caratteristiche dei tappeti adottati in stalla vadano a vantaggio del benessere animale: «È vero, la paglia ha il vantaggio di asciugare dall’umidità e dal bagnato. Tuttavia, per tenere asciutti i tappeti basta “spolverarli” con carbonato di calcio e/o segatura. Noi li spolveriamo circa una volta al giorno o al massimo una volta ogni due giorni, dipende anche dalla stagione e dal clima».
Nessuna bovina sdraiata fuori cuccetta o in corsia
E, quanto agli animali, Frigoni afferma: «Noto che stanno bene. Da quando abbiamo i tappeti prodotti con gomma morbida, non abrasiva, non abbiamo mai trovato un animale sdraiato fuori dalla cuccetta oppure in corsia, cosa che, nell’altra stalla, quella vecchia, accade ancora. I tappeti li abbiamo sistemati mio fratello ed io a mano. Sono pesanti circa 70/80 kg ciascuno. Ma grazie alle indicazioni fornite dal produttore e a tutto il materiale fornito da questi per il fissaggio, è stato eseguito un ottimo lavoro di messa in posa».
La presenza di tagli sulla superficie dei materassi nella forma di scanalature che dalla testa dell’animale vanno verso il fondo della corsia e che nella parte finale sono visibilmente inclinate verso l’esterno servono per scaricare eventuali residui di latte o deiezioni che potrebbero cadere sul tappeto.
La conclusione di Frigoni è che, se dovesse tornare indietro, tornerebbe a fare la medesima scelta.
Fiorini (“Corte Orsina”)
Dello stesso parere sono anche Sergio Fiorini e il figlio Alex, i titolari di Corte Orsina, a Soave di Porto Mantovano. Corte Orsina è una delle due sedi della società agricola Corte Fornace di Fiorini & C., di cui fa parte anche Corte Fornace, gestita invece dal fratello di Sergio, Gino, e dal figlio di questi, Renzo.
Le due stalle di Corte Fornace contano 300 capi, di cui 130 in mungitura, 65 bovine ciascuna. Tutto il latte viene conferito alla Latteria sociale di Mantova per la produzione di Grana Padano. La produzione media delle due stalle è di 35 litri al giorno. Un terreno di 57 ettari è dedicato alla coltivazione di mais di primo raccolto per l’insilato e a prato stabile.
Entrambe le sedi sono state completamente rifatte nel 2011. Fu allora che Alex Fiorini e il padre Sergio decisero di abolire la soluzione che avevano avuto fino ad allora in stalla, quella della lettiera permanente con segatura. «La nostra scelta – spiega Alex Fiorini – ricadde proprio sui materassini materassini e sull’antiavanzamento elastico in gomma distribuiti da Alberti. Tra le varie motivazioni, anche la valutazione sulla facilità di manutenzione e una questione di costi di mantenimento. In particolare, l’antiavanzamento in gomma ErgoBoard consente una posizione di riposo naturale con le zampe anteriori distese ed evita che l’animale si ferisca ai garretti quando si alza».
Quanto al primo aspetto, la semplicità di manutenzione dei materassi, Fiorini spiega: «Un robot automatico ci aiuta nella pulizia del pavimento, di conseguenza abbiamo una grande pulizia anche dei tappeti. Per ulteriore scrupolo, dopo il passaggio del robot raschiatore, diamo una passata anche con il raschiatore manuale, per togliere le deiezioni eventualmente rimaste. Successivamente, diamo una spolverata con carbonato di calcio e segatura depolverizzata. Questa serie di operazioni viene eseguita nella successione indicata due volte al giorno».
Solitamente Fiorini e suo padre si alternano ogni mattina nella manutenzione delle cuccette. «Avendo noi la stabulazione libera e la mungitura volontaria – aggiunge l’allevatore – può accadere che debba recuperare le deiezioni delle bovine che sono state munte in ritardo rispetto alle altre. Ma solitamente si tratta di pochi animali e di pochi casi».
Qualità del latte e sanità degli animali
Prosegue Fiorini: «Dal punto di vista dei costi di produzione, la presenza dei materassini in cuccetta garantisce una minima incidenza, limitata al costo iniziale d’investimento, che tuttavia viene ammortizzato nel giro di sei mesi. Successivamente, avremo solo il costo dell’energia utilizzata dal robot di pulizia per la sua movimentazione».
E conclude: «Dei tappeti abbiamo un’esperienza assolutamente positiva. Lo vediamo, uno su tutti, dalla qualità del latte e dal livello di sanità della mandria. Il motivo sta essenzialmente nel fatto che non esiste il rischio che si trovi materiale organico che fermenta nel caso la bovina perda del latte».
Leggi l’articolo su Informatore Zootecnico n. 2/2017
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