L’esperienza dell’azienda Fabris – Bovine più produttive

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Da sinistra, Arcangelo, Massimo e Lorena Fabris.
L’azienda Fabris della provincia di Treviso, grazie a nutrizione bilanciata e gestione adeguata, gli animali rendono di più, ma sono più esigenti

Nel comprensorio del famoso spumante “Prosecco di Valdobbiadene” in provincia di Treviso, più precisamente a Bigolino, si trova l’azienda agricola di Massimo Fabris, giovane allevatore e agrotecnico di 36 anni, che insieme ai genitori Arcangelo e Lorena gestisce un allevamento di 110 capi di cui 60 in lattazione.

«Tradizionalmente, in queste aree di pedemontana, si allevava la Bruna Alpina» racconta Massimo. Una razza rustica e con buone performance che si adattava molto bene all’alpeggio estivo delle montagne «ma poiché dalla nostra mandria pretendiamo grandi produzioni – continua Massimo, – nel tempo ci siamo orientati verso la razza Frisona, più produttiva ma anche più esigente sotto l’aspetto gestionale e soprattutto sul fronte nutrizionale».

La storia dell’azienda Fabris inizia negli anni 60 con i nonni Mario e Mariapia a Segusino, con una stalla tradizionale a stabulazione fissa e 20 capi totali. Poi, negli anni 2000, quando Massimo decise di intraprendere l’attività di allevatore di vacche da latte, è stata costruita la nuova stalla a stabulazione libera, con cuccette – una struttura dove il comfort ha la priorità assoluta, al fine di ottenere grandi prestazioni dalle vacche e garantire loro la massima sicurezza e sanità.

Convinto sostenitore del benessere animale, per assicurare il miglior comfort alle sue bovine, Massimo ha adottato in stalla tutti i sistemi utili allo scopo: in zona alimentazione è stato installato un impianto di rinfrescamento ad acqua mentre nell’area di riposo si trovano pale per muovere l’aria; il tutto è gestito da una centralina munita di sensori che agisce automaticamente in funzione della temperatura e dell’umidità.

In allevamento, tutti i capi sono iscritti al Libro Genealogico e l’attenzione che i Fabris dedicano al miglioramento genetico è costante: avere animali con una corretta morfologia e aumentare i titoli della qualità del latte sono i fattori chiave per ottenere un’ottima produzione e un’adeguata qualità. Il lavoro di selezione è teso anche al miglioramento sul fronte cellule che può rappresentare un problema serio se non gestito in maniera adeguata. Per evitare diseconomie legate a vacche che non durano in mandria, i Fabris lavorano anche sulla longevità degli animali: oggi, nella stalla di Massimo ci sono capi in produzione con 6-7 parti e mantengono ancora un’ottima forma.

Per quanto riguarda i piani alimentari, in allevamento si adotta la pratica dello svezzamento precoce per le vitelle; in questa fase vengono impiegati due diversi alimenti Purina: Top Starter Txt, dato a volontà fino ai 70 giorni di vita e, successivamente, Top Starter Bir, razionato fino ai 6 mesi. L’obiettivo è impostare manze con un ottimo accrescimento in peso e altezza e massimo sviluppo ruminale pronte per partorire a 24 mesi e perfettamente sviluppate.

Svezzamento delle vitelle e crescita delle manze sono infatti i punti di forza di questa azienda.

La razione alimentare delle vacche, distribuita una volta al giorno con il carro unifeed, è sicura ed efficiente, in grado di ottimizzare il rendimento delle bovine e soddisfare le aspettative dell’allevatore. Come mostrato in Figura 2, la razione è composta da 23 kg di insilato di mais prodotto in azienda, 5,8 kg di miscela amidacea di mais (farina e fiocchi più crusca), 4,5 kg di fieno di erba medica, 4 kg di Nucleo Purina formulato specificatamente per ottimizzare la razione dell’azienda Fabris, 1,5 kg di fieno di prato stabile aziendale, 1,8 kg di farina di soia, e 0,05 kg di lievito. In più, come premio alle vacche fresche più produttive vengono distribuiti 1-3 kg di Nrg Pack Purina.

La produzione media giornaliera ormai da anni si è assestata sui 35-36 litri di latte per vacca. Grazie a questo risultato, l’azienda Fabris si colloca al primo posto nella graduatoria AIA della provincia di Treviso. Il latte è conferito alla cooperativa “Latte Busche” con il 3,30%, di proteine, grasso al 3,90% e 100-150.000 cellule somatiche.

«Alleviamo animali molto produttivi e con buone performance – spiega Massimo – ma dobbiamo fare i conti con le esigenze nutrizionali che per questo tipo di animali sono notevoli e particolari. Per soddisfarle, oltre a somministrare loro ottimi foraggi, ci avvaliamo dell’assistenza e dell’esperienza del nutrizionista Purina di Cargill Ennio De Giusti e del tecnico di zona Marco Camerini, per definire insieme il piano nutrizionale migliore per i nostri animali».

L’azienda Fabris è servita dalla Concessione Cesca di San Vendemiano (Tv).

La collaborazione con Purina prosegue ormai da oltre dieci anni, con evidente reciproca soddisfazione, e riguarda non solo l’aspetto alimentare dell’allevamento ma anche la gestione aziendale. Alla base del rapporto di fiducia tra allevatore e alimentarista, un confronto aperto e costruttivo, volto costantemente a trovare le soluzioni più efficaci alle diverse necessità. Passione, concretezza e determinazione fanno parte del dna della famiglia di Massimo Fabris e sono componenti determinanti per affrontare con competenza e soddisfazione il mondo della vacca da latte.

 

LA SCHEDA AZIENDALE

Denominazione: Azienda Massimo Fabris.

Località: Bigolino di Valdobbiadene (Treviso).

Bovine in lattazione: 60.

Ettari coltivati: 30.

Produzione latte: 36 litri al giorno per vacca, per 118 q/anno/vacca.

Qualità del latte: 3,90% grasso; 3,30% proteine; 100.000 cellule.

 

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L’allevamento dell’azienda Fabris, a Bigolino di Valdobbiadene (Tv), conta 110 capi di Frisona Italiana, di cui 60 in lattazione.

 

L’articolo intero è pubblicato su Informatore Zootecnico n. 12/2015

L’esperienza dell’azienda Fabris – Bovine più produttive - Ultima modifica: 2015-07-23T15:45:04+02:00 da Barbara Gamberini

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