Al via il Piano nazionale per il benessere animale aggiornato al 2021. Lo ha varato il ministero della Salute nel febbraio scorso (ma è stato pubblicato il 22 ottobre scorso sul sito ministeriale) revisionando il piano emanato nel 2008. Il testo definisce le nuove checklist, cdisponibili per le specie suina, bovina e bufalina, per i vitelli e per le galline ovaiole, e introduce la categorizzazione degli allevamenti per tutte le specie in base a specifici indicatori di rischio.
Come riporta una nota (C_17_pubblicazioni_3134_allegato) di Pierdavide Lecchini, direttore generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero, il nuovo Piano prevede un sistema uniforme dei controlli ufficiali a livello nazionale e migliora l'approccio al benessere animale a tredici anni di distanza dal primo Piano nazionale.
Le novità più importanti del Piano nazionale per il benessere animale
Entrando nel dettaglio le novità sono contenute in 5 allegati e riguardano:
- La definizione delle specie e delle categorie di animali da inserire nel Pnba;
- la definizione, per ogni specie o categoria animale, dei denominatori di scelta delle popolazioni da controllare con l’esplicitazione delle regole per calcolarli e delle tempistiche;
- la definizione, per ogni specie o categoria animale, delle percentuali da sottoporre a controllo annuale, con individuazione delle quote basate sul rischio, casuali (condizionalità) e discrezionali, e con l’introduzione di alcune percentuali differenziate in relazione alle specificità allevatoriali delle regioni con peculiari patrimoni zootecnici. Inoltre, viene considerata anche una percentuale di verifiche da condurre da remoto per le specie per cui tale modalità è disponibile;
- la definizione, per ogni specie o categoria animale, dei criteri per la categorizzazione del rischio. Le attività di controllo saranno programmate negli anni, in modo da garantire che tutte le aziende siano sottoposte a controllo.
I controlli verranno anticipati all’inizio dell’anno
Sempre la nota di Lecchini indica «la necessità di anticipare il più possibile la programmazione dei controlli all’inizio dell’anno, per cui, a partire dall’anno in corso e fino a nuove disposizioni, l’estrapolazione delle popolazioni da controllare durante l’anno è stata, e sarà nei prossimi anni, effettuata al 31.10 dell’anno precedente.
Per la stessa finalità (cioè anticipare a inizio anno il lavoro di categorizzazione degli allevamenti), a partire dal corrente anno, i risultati delle ispezioni eseguite e delle non conformità rilevate negli allevamenti durante il controllo ufficiale dovranno essere caricate sui sistemi informatici entro 30 giorni dall’ispezione (così come già previsto) e comunque non oltre il 7 gennaio dell’anno successivo (fatto salvo l’inserimento degli esiti di eventuali prescrizioni)».
I dati saranno a disposizione del sistema Classyfarm
Sempre il direttore generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero ha spiegato che i dati della Banca dati nazionale e di Vetinfo-controlli necessari allo sviluppo del Pnba saranno messi a disposizione del sistema Classyfarm presso il CReNBA (ilmetodo messo a punto per valutare il benessere animale) mediante web. Anche i dati per la categorizzazione del rischio saranno trasferiti a Classyfarm entro il 20 gennaio.
L’obiettivo è, probabilmente, anche quello di stringere i tempi per i decreti attuativi che dovrebbero essere emanati per rendere operativo il Sistema di qualità nazionale del benessere animale presentato ufficialmente nei primi mesi del 2021.
Dal 2021, inoltre nella sezione programmazione rischio dei sistemi informativi Vetinfo e Classyfarm, entro fine gennaio saranno disponibili le tabelle con la categorizzazione degli allevamenti in base al rischio.