Latte di bufala, eccedenze e prezzo in calo mettono in crisi la filiera

Si ipotizza un'importazione illecita di latte congelato che ha intesato il mercato. Coldiretti Lazio ha presentato un esposto

certificazioni uniche
Il Dipartimento Qualità Agroalimentare certifica anche la Mozzarella di Bufala Campana Dop. Nel 2019 ha controllato e certificato circa 50 milioni di kg di mozzarella, prodotti grazie al lavoro di 1.300 allevatori e di circa 100 trasformatori.
L’organizzazione regionale aveva chiesto un intervento dell’assessore laziale all’Agricoltura Righini. Stessa strada percorsa anche da Confagricoltura, Cia e Copagri

Nubi all’orizzonte sul comparto del latte di Bufala:  la filiera è in crisi perché il prezzo del latte bufalino è in flessione e i contratti vengono disdetti mettendo in seria difficoltà le aziende che operano nel comparto. Si è fatta strada l’ipotesi di un ricorso a latte congelato proveniente dall’estero che potrebbe aver creato delle eccedenze:  il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri ha parlato di «notevoli giacenze di latte di bufala e di cagliate anche provenienti da altri paesi il cui illecito impiego costituisca la ragione di alterazione dei prezzi alla stalla» in un esposto inviato a Felice Assenza, capo dipartimento dell’Icqrf, l’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del ministero dell’Agricoltura sovranità alimentare e foreste, per chiedere un suo intervento a riguardo».

Coldiretti Lazio ha anche avvertito che avrebbe citato in giudizio, utilizzando la legge sulle pratiche sleali, come è accaduto per il gruppo Lactalis, le aziende che hanno disdetto unilateralmente i contratti di fornitura.

Chiesto l’intervento dell’assessore laziale Righini

L’organizzazione regionale aveva scritto all’assessore all’Agricoltura e al Bilancio, Giancarlo Righini, per chiedere una maggiore valorizzazione della mozzarella di bufala campana Dop, il ripristino della qualità del prodotto, vietando tecniche che prevedono l’utilizzo del fusore, definire il prezzo del latte alla stalla, ripristinando la stagionalità e dare attenzione ai prodotti sottocosto proposti dalle Grande Distribuzione Organizzata.

Anche Confagricoltura, Cia e Copagri hanno richiesto un incontro urgente con l’assessore Righini, per discutere di queste problematiche e trovare soluzioni condivise che possano garantire la continuità delle aziende del settore. Secondo le tre organizzazioni agricole La situazione attuale richiede interventi rapidi e concreti per evitare che il settore si trovi in una crisi irreversibile. È necessario potenziare i controlli sul rispetto delle normative e dei tempi di pagamento, fissati in 30 giorni dal conferimento del latte, affinché le aziende agricole possano continuare a operare in modo sostenibile.

«Quanto sta accadendo a numerose aziende del territorio laziale produttrici di latte di bufala è allarmante - sostengono Confagricoltura, Ciao e Copagri - e rischia di compromettere la sopravvivenza di molte attività. La presunta eccedenza di prodotto, derivata da un calo della domanda, ha portato alcuni trasformatori a non ritirare il latte, creando un’instabilità che sta mettendo a dura prova l’intero comparto. È fondamentale sottolineare che si tratta di un settore che negli anni ha fatto importanti investimenti per migliorare l'efficienza e la qualità del prodotto, garantendo standard elevatissimi di sicurezza alimentare e qualità, nel pieno rispetto delle normative previste dal disciplinare della Mozzarella di Bufala Campana Dop».

La consistenza degli allevamenti di bufale

Attualmente, nella regione Lazio si contano oltre 352 allevamenti, con una popolazione di circa 70.000 capi, che producono più di 1.000 quintali di latte di bufala al giorno. Questo posiziona il Lazio tra i principali distretti produttivi a livello nazionale, con un impatto significativo non solo sull’economia locale ma anche sulla reputazione del made in Italy nel mondo.

Latte di bufala, eccedenze e prezzo in calo mettono in crisi la filiera - Ultima modifica: 2024-10-10T17:19:42+02:00 da Francesca Baccino

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