La giunta provinciale di Trento, mantenendo fede agli impegni assunti nei confronti degli allevatori, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Giulia Zanotelli, in applicazione della legge provinciale del 6 giugno 2022, ha approvato lo stanziamento di 4 milioni di euro per gli aiuti straordinari ai settori zootecnico e dell’itticoltura.
Un intervento fortemente voluto dall’assessore di merito e dal presidente della giunta Maurizio Fugatti, per consentire alle aziende zootecniche di far fronte agli aumenti eccezionali dei prezzi di materie prime, mangimi ed energia riscontrati in questi mesi.
L’assessore Zanotelli ha commentato: “Considerato il ruolo fondamentale assicurato dalla zootecnia di montagna in termini di presidio ambientale ed economico necessario per valorizzare il territorio e contrastare lo spopolamento, nonché per il mantenimento dei delicati equilibri paesaggistici e ambientali che caratterizzano il territorio montano, con la deliberazione è stato approvato il bando che fissa i criteri per la concessione di un aiuto per le aziende zootecniche che allevano bovini, ovicaprini da latte, suini e per le aziende del settore dell’acquacoltura”.
Tab. 1 – Il contributo in base alle Uba
TIPOLOGIA ALLEVAMENTO NUMERO UBA IMPORTO A UBA (euro)
BOVINI DA LATTE 30 180,00
BOVINI DA LATTE > 30 e 60 120,00
BOVINI DA INGRASSO 40 90,00
BOVINI DA INGRASSO > 40 e 70 60,00
OVICAPRINI DA LATTE 50 70,00
SUINI 200 50,00
L’intervento si aggiunge a quelli già messi in campo dalla giunta provinciale negli scorsi mesi in collaborazione con il Codipra Cooperfidi e Trentino Marketing, messi in evidenza nello speciale zootecnia da latte del Trentino uscito sul numero 13 dell’Informatore Zootecnico.
La delibera della Giunta, approvata nell’ultima seduta, prevede che gli interessati facciano domanda del contributo a partire dall’8 agosto fino al 16 di settembre 2022, avvalendosi delle procedure informatizzate rese disponibili agli utenti sul portale https://srt.infotn.it .
Ma come valutano gli allevatori l’intervento? Abbiamo sentito Giacomo Broch, presidente della Federazione Allevatori del Trentino. Queste le sue parole: “questo intervento è senz’altro buono, ma era stato pensato a gennaio quando era scoppiata la crisi, ebbene in sei mesi la situazione è notevolmente peggiorata. La grande siccità ha drasticamente ridotta la produzione di foraggi che ora sono schizzati a prezzi molto alti anche in pianura, ma non solo abbiamo una situazione molto pesante nelle malghe con il rischio di dover demonticare prima del solito causa carenza d’erba e di acqua, con la conseguenza che dovremo alimentare i capi con il poco foraggio di quest’anno che rischia di finire già a gennaio”.
Chi può beneficiare dell’aiuto? le imprese attive nella produzione agricola primaria e operanti all’interno del settore zootecnico nelle filiere di allevamento dei bovini da latte e da ingrasso, degli ovicaprini da latte e dei suini e del settore ittico.
Ai fini della concessione del contributo il limite minimo di capi medi presenti in azienda è di 3 Uba ed il contributo è calcolato sulla base del numero di animali presenti in azienda ubicata in provincia di Trento alla data del 31 maggio 2022, così come risulta dalla Bdn Banca dati nazionale (vedi tabella).
Per il settore dell’itticoltura il contributo è calcolato in misura forfettaria a parziale copertura
dell’incremento dei costi di materie prime, alimenti ed energia elettrica, dovuto all’attuale crisi applicando i seguenti parametri. Contributo per mq specchio: 0,8 euro/mq. Contributo per quintali mangime acqua: 2,5 euro/q.