“Non si può aspettare oltre per rendere immediatamente operativo l’accordo di filiera raggiunto per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla”. È quanto afferma il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che "a rischio c’è il futuro di 26mila stalle italiane, alle quali va riconosciuto il giusto compenso che tenga conto dei costi di produzione sempre più alti”.
La Lombardia "produce oltre il 40% del latte italiano – aggiunge Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia – ed è alle prese con una crisi che sta compromettendo la tenuta di un sistema indispensabile per il nostro Paese. Le nostre 5mila stalle lombarde stanno lavorando sotto i costi di produzione. Il latte ai nostri allevatori oggi viene pagato dall’industria abbondantemente sotto i 40 centesimi, mentre la quotazione del latte spot è schizzata sopra i 50 centesimi sia in Italia che in Germania”.
Sottolinea ancora Prandini: “Davanti all'esplosione dei costi di energia e mangimi, e con il latte spot, il burro e la polvere di siero venduti sul mercato a quotazioni record, è necessario adeguare subito i compensi riconosciuti agli allevatori italiani sulla base del protocollo sottoscritto da tutta la filiera al tavolo latte del Ministero delle politiche agricole, che prevede un aumento fino a 4 centesimi da parte della grande distribuzione e dei caseifici”.
“Senza segnali concreti dopo la pubblicazione del decreto legislativo in Gazzetta ufficiale – conclude Prandini – la Coldiretti è pronta a presentare le prime denunce contro pratiche sleali per tutelare il lavoro e la dignità delle imprese di allevamento ma anche per salvare un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici ed evitare lo spopolamento e il degrado di interi territori soprattutto in zone svantaggiate”.
(fonte: Coldiretti Lombardia)