La sfida della sostenibilità passa attraverso la formazione dei giovani

Simona Caselli, presidente di Granlatte, e Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo (il secondo da destra), assieme a collaboratori di diverse età
Stiamo lavorando sul più cooperativo dei valori, l’intergenerazionalità, che è motivo di grande preoccupazione in tutte le cooperative europee. Il ricambio generazionale rappresenta un’urgenza se si vuole continuare a produrre latte (editoriale del presidente di Granlatte per l’Informatore Zootecnico)

 

La sostenibilità rappresenta per tutte le nostre aziende una priorità non differibile, ce lo ha confermato la Commissione Europea con la nuova Direttiva che investirà di obblighi di rendiconto ogni realtà dell’agroalimentare di medie-grandi dimensioni a partire dal bilancio 2025.
La filiera Granlatte Granarolo ha identificato da tempo alcuni temi materiali, ovvero di rilevanza per i propri portatori di interesse, su cui ha sviluppato azioni di intervento incrociando gli obiettivi  dell’Agenda 2030 Onu lungo le 7 fasi di articolazione della filiera.
Le azioni e i risultati quantitativi raggiunti vengono rendicontati annualmente all’interno del Bilancio di Sostenibilità dove si danno anche obiettivi quali quantitativi di sviluppo. Come noi, molte altre aziende europee del latte si stanno muovendo a passi veloci.

Ridurremo l’impatto ambientale

In ambito ambientale occorre intervenire rapidamente. Noi ci siamo dati un obiettivo 2030 nel 2018: ridurre del 30% i gas a effetto serra per kg di latte prodotto.
Per raggiungere questo obiettivo abbiamo individuato 3 ambiti di intervento: riduzione dell’impatto in campo e alla stalla, riduzione della plastica usata sul packaging primario e secondario e riduzione degli sprechi in piattaforma e da mercato.
Mi soffermo sul primo ambito che maggiormente mi compete, commentando che, pur nella consapevolezza che non sarà facile, dovremo necessariamente in due anni arrivare a promuovere un vero cambiamento. Sappiamo che oltre il 70% dell’impatto ambientale generato da un litro di latte è riconducibile al lavoro fatto in campo e in stalla, fondamentale naturalmente, ma impattante. Dobbiamo pertanto agire.

Diffonderemo ai soci allevatori nuove tecniche

L’investimento in ricerca ed innovazione è essenziale e le cooperative sono particolarmente importanti per poterlo affrontare sotto il profilo economico e organizzativo ma soprattutto per diffondere capillarmente e in tempi brevi all’ampia platea dei soci allevatori le nuove pratiche e le nuove tecniche: ci sono soluzioni innovative in corso di sperimentazione sia sul fronte della riduzione delle emissioni da fermentazione enterica tramite l’alimentazione di precisione, soluzioni nuove a vari livelli per il benessere animale, il trattamento delle deiezioni, l’economia circolare, l’utilizzo dei digestati al posto dei fertilizzanti chimici.
La combinazione di questi fattori ha già permesso in alcune realtà particolarmente virtuose di raggiungere la neutralità climatica dell’impresa allevatoriale; si può fare, non è fantascienza.
La tecnologia digitale, in campo e in stalla, ha parimenti un ruolo fondamentale, pensiamo all’agricoltura 4.0 (sensori, gps e satelliti per fertilizzare o diserbare e per gestire correttamente l’acqua sono realtà diffusa), alla stalla 4.0 (sempre più allevatori ricorrono all’ uso dei robot di mungitura che migliorano in modo significativo il benessere animale, nascono impianti di biometano consortili per avere energia rinnovabile risolvendo il problema delle deiezioni animali) e all’ intelligenza artificiale che, ultima arrivata, consente oggi analisi predittive fondamentali per la gestione del campo e della stalla in presenza del cambiamento climatico.

Next Generation Granlatte

Stiamo vivendo un momento di grandi cambiamenti, che ci porteranno a una grande rivoluzione sostenibile e che richiedono necessariamente la forza intellettuale e innovatrice dei giovani, i più interessati alla resilienza del pianeta ed al futuro.
È quindi fondamentale, per il futuro delle nostre stalle, che questa transizione sia inclusiva e coinvolga le nuove generazioni.
Abbiamo dunque ambiziosamente previsto percorsi di formazione per le/i nostre/i giovani allevatrici/allevatori volti ad arrivare preparati.
È stato avviato un programma biennale denominato Next Generation Granlatte per le nuove generazioni che prevede corsi strutturati con docenti interni ed esterni all’azienda che potranno fornire strumenti per la gestione economica, ambientale e sociale del campo e della stalla.

Intergenerazionalità

Stiamo lavorando sul più cooperativo dei valori, l’intergenerazionalità, che pare oggi essere motivo di grande preoccupazione in tutte le cooperative europee. Il confronto con molti colleghi nelle sedi istituzionali europee conferma che il ricambio generazionale rappresenta un’urgenza se si vuole continuare a produrre latte ed in generale per tutti i prodotti agricoli.
Dobbiamo dare ai nostri giovani la voglia di continuare a fare il mestiere dei padri, sapendo che molti di loro avranno conseguito lauree e master in Italia e all’estero e vorranno poter avere i giusti stimoli da una attività imprenditoriale in campagna, da cui si aspettano il giusto reddito e un’adeguata considerazione sociale.
Non ci fermiamo, convinti che solo così saremo in grado di promuovere azioni che potranno generare un cambiamento. I giovani, i nostri interni così come quelli che si adoperano per esempio dentro start-up innovative con le quali collaboriamo, in questo frangente hanno un ruolo fondamentale.

Sarà la cooperativa Granlatte a rendicontare Granarolo

Pandemie, guerre, energie alle stelle, politiche poco trasparenti ci portano a ridefinire in continuazioni i nostri piani strategici. Occorre essere pronti a raddrizzare, accelerare o ridurre la pressione sui nostri progetti a seconda dei momenti che viviamo, non rinunciando in nessun momento agli obiettivi strategici che ci siamo dati.
Oggi abbiamo a fianco partner che ci sostengono e che credono nel nostro progetto. La sostenibilità non è un elemento del piano, come è stato fino ad oggi, ma rappresenta l’essenza stessa del piano.
A breve abbiamo la grande sfida dell’adeguamento alla nuova Direttiva Europea che ci vedrà rendicontare con nuovi indicatori, certificare il bilancio, uscire con 2 mesi di anticipo rispetto a quanto facciamo oggi.
Vi sarà peraltro un ribaltamento di prospettiva perché sarà la cooperativa Granlatte a rendicontare Granarolo, al contrario di quanto avviene oggi. Questo presupporrà un impegno rinnovato dei soci al perseguimento di obiettivi concreti.
E questo sarà senza dubbio il nostro impegno a medio-lungo termine: fare in modo che tutti i soci possano misurare e migliorarsi nel tempo. Ed i giovani ne saranno necessariamente protagonisti.

 

La sfida della sostenibilità passa attraverso la formazione dei giovani - Ultima modifica: 2024-06-15T13:45:28+02:00 da Giorgio Setti

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