Dopo la Sardegna anche in Lombardia si scopre un focolaio di dermatite nodulare contagiosa (Lumpy skin disease ) in un allevamento di bovini nel mantovano tanto che in una circolare del ministero della Salute si ipotizza che il virus sia stato trasmesso per via continentale in Sardegna attraverso la movimentazione degli animali.
Dal Bollettino epidemiologico nazionale veterinario focolai_benv si riporta un secondo focolaio nel comune sardo di Orotelli, a dieci chilometri da quello originario di Orani nel nuorese e un terzo caso accertato di dermatite nodulare cobntagiosa a Porto Mantovano.
Focolai di Dermatite Nodulare Contagiosa (Lumpy Skin Disease) dal 1/1/2025 al 31/12/2025 in Italia
La circolare ministeriale del 24 giugno
Si era riunita lo scorso 23 giugno al ministero della Salute l’Unità centrale di crisi, convocata dalla Direzione generale della salute animale, in seguito al caso individuato il 21 giugno in un bovino di un allevamento in provincia di Nuoro in Sardegna.
Sulla trasmissione della dermatite nodulare contagiosa la circolare ministeriale firmata il 24 giugno dal Direttore dell’Ufficio 3 (Sanità Animale) Luigi Ruocco (vedi NOTA_DGSA_DERMATITE_NODULARE_LSD) riporta un nuovo focolaio caso sospetto nel comune di Orotelli, in un’azienda distante circa 10 km dal primo caso confermato. Sempre nel documento viene riportato che risulterebbero movimentazioni in uscita verso un'azienda di Mantova e una di Cremona, e in ingresso (successiva a quelle in uscita) dall'Ogliastra.
Malattia infettiva e contagiosa dei ruminanti
Si tratta di una malattia infettiva e contagiosa dei ruminanti, che non colpisce l'uomo, già presente in alcuni paesi Europei, che causa manifestazioni febbrili e cutanee con rilevanti ripercussioni economiche sugli allevamenti.
Inoltre, il ministero della Salute ha annuciato che è in corso di preparazione con la Commissione europea una missione del team Euvet (Veterinary emergency team) per il necessario approfondimento e supporto alle autorità italiane nella valutazione delle misure più idonee a limitare la ulteriore diffusione della malattia in ambito regionale, nazionale e unionale. La Direzione Generale della salute animale italia ha informato che è «in fase di valutazione e discussione il ricorso alla vaccinazione».
Scattate le zone di protezione e sorveglianza intorno al focolaio
L’Unità di crisi, insieme alle Regioni e alle autorità locali, ha effettuato l’analisi epidemiologica e ha definito la strategia per affrontare al meglio l'emergenza adottando tutte le misure utili.
Innanzitutto l'allevamento infetto è stato sequestrato e bloccato stabilendo l'abbattimento di tutti i capi. Successivamente è stata istituita la zona infetta, la sorveglianza clinica ed entomologica in tutta la regione Sardegna con il blocco delle movimentazioni al di fuori della regione.
L'autorità competente locale in Sardegna, in raccordo con il ministero della Salute, ha immediatamente disposto tutte le misure previste dalla normativa per la gestione del focolaio, compresa l'istituzione delle zone di protezione di 20 km e di sorveglianza per un totale di 50 km intorno al focolaio.