Prezzi Bmti, stabili burro, Grana Padano e Pecorino Romano. Nuovi rialzi per bovini, cali per i suini Dop

Settimana di pausa per i listini dei prezzi all’ingrosso sulle piazze di Milano e Verona in concomitanza con la festività del 2 giugno secondo le rilevazioni di Camere di Commercio e Borse Merci elaborate dalla Bmti (Borsa merci telematica italiana) nella settimana che va dal 2 al 24 giugno 2025.

Nel complesso, i listini hanno chiuso il mese di maggio con una crescita media dell’1,2%, dipesa dal calo della produzione attribuibile alle temperature più calde. Dal lato dell’offerta, la raccolta di latte nell’Unione Europea a marzo del 2025 ha sfiorato i 13 milioni di tonnellate, rimanendo pressoché stabile rispetto allo stesso mese del 2024 (-0,4%).

Tra i principali paesi produttori si osserva una contrazione per Germania (-2,3%) e Francia (-1,3%), mentre l’Italia ha registrato un incremento del +1%. Complessivamente, nel primo trimestre del 2025, la produzione europea è stata pari a 35 milioni di tonnellate, in calo del -1,8% su base annua.

Burro/crema di latte

Settimana all’insegna della stabilità per il comparto del burro. Nello specifico, le quotazioni del prodotto pastorizzato presso la piazza di Mantova confermano i 5,4 €/kg della settimana precedente. Nel complesso, nel mese di maggio il prezzo del burro è sceso del -2%, complice un aumento della produzione europea.  Continua ad attenuarsi la crescita tendenziale, scesa sotto il +10%. Sul fronte europeo, poche variazioni per i prezzi del burro di Kempten (Germania) e del Verse Boter olandese, sempre vicini alla soglia dei 7,5 €/kg.

Grana Padano

Continua la fase di stabilità per il comparto del Grana Padano. In particolare, si afferma l’invariato sia presso la piazza di Cremona che quella di Mantova.  Relativamente ai principali formaggi monitorati dalla Commissione Europea, si segnala il ribasso del Cheddar (-1,3%) e l’aumento dell’Emmental (+3,3%).

Parmigiano Reggiano

Per il comparto del Parmigiano Reggiano prevale una sostanziale stabilità su tutte le piazze, ad eccezione di quella di Parma.  In particolare, il prezzo dello stagionato 12 mesi presso la piazza emiliana sale a 13,05 €/kg, in aumento di 2 centesimi rispetto alla settimana precedente.  Incremento più accentuato per lo stagionato 24 mesi, che si porta a 15,43 €/kg. Sul fronte degli scambi commerciali, nei primi due mesi dell’anno le esportazioni dell’aggregato Parmigiano Reggiano-Grana Padano hanno raggiunto le 19mila tonnellate, in lieve calo su base annua (-0,6%). Il fatturato, pari ad oltre 250 milioni, ha però archiviato una crescita del 16,5%, a conferma di un aumento del prezzo all’export. Sostanzialmente stabili i volumi spediti verso gli Stati Uniti, principale mercato di sbocco, a fronte di un aumento del +21% dell’introito monetario.

Pecorino Romano

In attesa delle nuove quotazioni dalla piazza di Milano, i listini più recenti hanno evidenziato una fase di stabilità per il Pecorino Romano. In particolare, il prezzo del prodotto stagionato 5 mesi è rimasto invariato a 12,13 €/kg sin dai primi di aprile. Allo stesso modo, il prodotto con 8 mesi di stagionatura si è assestato sui 12,35 €/kg.  Sul fronte degli scambi commerciali, nel corso del primo bimestre del 2025 è stata osservata una crescita delle esportazioni di Pecorino Romano e Fiore Sardo pari al +10% in volume e al +7,6% in valore. Gli Stati Uniti si confermano il principale mercato di destinazione, assorbendo il 64% dell’export complessivo.

Bovini da macello

Continuano i rialzi per il comparto dei bovini. Tra i principali capi, i prezzi all’ingrosso dei vitelloni Charolaise presso la piazza di Mantova oltrepassano i 4,3 €/kg, 5 centesimi in più su base settimanale. Identico incremento per la piazza di Modena con prezzi che si portano sui 4,46 €/kg.  Avanzano anche i listini della razza Limousine e degli incroci nazionali. Nuovi rincari per i prezzi dei bovini che si portano a 5,565 €/kg a fronte di un aumento annuo del +38%. Ulteriore stabilità, invece, per i prezzi all’ingrosso dei vitelli a carne bianca: 6,82 €/kg presso la piazza lombarda e 7 €/kg presso quella emiliana.

Suini

Si attenua ulteriormente la discesa dei prezzi per il comparto dei suini.  Per la categoria 160-176 kg, la CUN ha formulato un range di prezzo compreso tra 1,890 e 1,900 €/kg, con un valore medio in flessione di appena 0,3 centesimi rispetto alla quotazione della settimana precedente. Stessa flessione per il circuito covenzionale, con il prezzo pari a 1,717-1,727 €/kg (categoria 160-176 kg). Prevale l’invariato sul fronte estero, pur con qualche variazione al rialzo o al ribasso.

Dopo il “non formulato” della seduta precedente i prezzi dei tagli di carne suina fresca da macelleria spuntano dei rialzi rispetto a due settimane fa.  In particolare, il lombo Bologna archivia un aumento di 10 centesimi portandosi a 3,9 €/kg. In aumento anche busto con coppa e coppa fresca con osso mentre il Lombo Padova resta fermo sui 4,2 €/kg.  Tra gli altri tagli, continuano ad avanzare le cosce suine non-Dop mentre restano stabili le Dop.  Assenza di variazioni per la spalla fresca disossata e la pancetta fresca squadrata.