I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, in chiusura del mese di ottobre, hanno confermato il trend al rialzo per latte, materie grasse e vitelloni da macello. Poche variazioni sugli altri listini.
Latte
Si conferma in rialzo l’andamento dei prezzi del latte spot rilevati dalle Camere di Commercio e Borse merci nazionali, con nuovi rincari settimanali sia per il prodotto di origine nazionale che di provenienza estera. Sulla piazza di Milano lo spot nazionale (franco arrivo latteria, in cisterna) si è portato sui 435-450 €/t, in aumento di 0,10 €/kg rispetto alla settimana precedente. Incremento simile sulla piazza di Verona. Si amplia così la crescita rispetto allo scorso anno, ormai prossima ad un +30%.
Gli aumenti continuano a interessare anche il latte in arrivo dall’estero, con incrementi settimanali del +0,6% per il latte francese (420-440 €/t) e del +0,5% per il latte tedesco (450-475 €/t), con quest’ultimo che rimane così su un livello più elevato rispetto al latte spot nazionale.
Tra gli altri prodotti, si è rilevato un ulteriore rialzo anche per il latte di origine biologica (+1%), con i valori saliti sui 520-535 €/t.
Materie grasse
Il mercato delle materie grasse continua ad essere interessato da decisi rincari dei prezzi all’ingrosso, sia in Italia che sui principali mercati continentali. Nei listini nazionali le quotazioni del burro pastorizzato, giunte sui 3,20 €/kg, sono ormai raddoppiate rispetto allo scorso anno e si confermano ai massimi degli ultimi tre anni.
Sensibile anche l’aumento messo a segno dal burro prodotto con crema di latte, attestato a ridosso dei 5 €/kg e in rialzo del 50% circa rispetto a un anno fa.
La ridotta disponibilità di prodotto continua a spingere verso l’alto anche le quotazioni in Germania. Alla Borsa di Kempten i prezzi hanno ormai superato i 5 €/kg (5,20-5,40 €/kg): nell’arco di due mesi i valori sono cresciuti di oltre il 30%.
Nuovi rialzi anche in Francia, dove i prezzi del burro industriale sfiorano i 4,70 €/kg (+3,6% su base settimanale).
Il segno “più” continua a registrarsi anche nei listini all’ingrosso della crema di latte. Sulla piazza di Milano sia la crema nazionale che quella estera si sono portate a ridosso dei 2,80 €/kg. La crescita rispetto a un anno fa è del +50% per la crema nazionale e del +56% per la crema estera.
Grana Padano
Il mercato del Grana Padano si conferma stazionario, con i listini all’ingrosso che hanno mostrato poche variazioni in chiusura di ottobre. Sulla piazza di Mantova il prezzo dello stagionato 10 mesi è rimasto fermo sui 7 €/kg, in lieve crescita rispetto a dodici mesi fa (+2,2%) ma sempre in calo rispetto al periodo pre-Covid (-8% nel confronto con fine ottobre 2019). Invariato anche il prezzo dello stagionato 20 mesi, a ridosso dei 9 €/kg e di fatto in linea con lo scorso anno.
Parmigiano Reggiano
I prezzi all’ingrosso del Parmigiano Reggiano continuano a mostrare segnali di tenuta, mostrando ulteriore stabilità su tutte le principali piazze di scambio. I valori attuali si confermano in crescita rispetto allo scorso anno per tutte le stagionature, con incrementi nell’ordine del +10%, mentre appaiono in linea rispetto al 2019.
Bovini vivi
È proseguita in chiusura di ottobre la fase di aumento dei prezzi dei vitelloni da macello, sostenuta ancora da una domanda superiore all’offerta. I rialzi settimanali hanno coinvolto sia le razze da incroci nazionali che le razze Charolaise e Limousine. I prezzi si confermano così in decisa crescita rispetto allo scorso anno, nell’ordine del +10% per le razze da incroci nazionali e del +15% per le razze di origine francese.
Un aumento settimanale si è osservato anche per le scottone quotate sulla piazza di Mantova.
Prosegue la stabilità, invece, per i vitelli a carne bianca, che mantengono comunque un robusto aumento rispetto a un anno fa, pari ad un +25% circa sulla piazza di Modena.
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