I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella quarta settimana di agosto, hanno registrato nuovi rialzi per i bovini da macello. Stabili, invece, i prodotti lattiero-caseari.
Latte
Stabilità nella quarta settimana di agosto per le quotazioni del latte spot di origine nazionale, in attesa della ripresa delle rilevazioni sulla piazza di Milano. Sulle altre piazze, Verona riapre dopo la pausa estiva sugli stessi livelli della prima settimana di agosto (650–660 €/t per un prezzo medio di 655 €/t), a 5 €/t dal record di 660 €/t registrato a metà luglio. Il mercato si appresta a chiudere il mese di agosto tendenzialmente invariato rispetto ai livelli di fine luglio, con i segnali di debolezza delle quotazioni riscontrati il mese scorso tra i principali fattori da monitorare a settembre.
A livello continentale si conferma a giugno il quadro di deficit della raccolta di latte rispetto agli anni precedenti, pur registrando cali produttivi mediamente minori rispetto ai primi mesi dell’anno. Secondo gli ultimi dati Eurostat, Germania, Francia e Olanda, che combinano per circa il 50% della raccolta continentale di latte, hanno registrato a livello aggregato una contrazione produttiva su base annua del -0,3% rispetto a giugno 2021, contro il -1,5% di maggio e il -2,4% di aprile. Per i tre principali produttori europei il primo semestre dell’anno si chiude, dunque, con un calo produttivo a livello aggregato del -1,5% rispetto al primo semestre del 2021 (pari a circa 510mila tonnellate di latte in meno) e del -3% rispetto allo stesso periodo del 2020, a conferma di un contesto continentale che, lato offerta, resta in tensione.
Materie grasse
Listini nazionali delle materie grasse invariati nella quarta settimana di agosto, con volumi di scambio ridotti e quotazioni sospese a Milano per la pausa estiva. Il burro pastorizzato si attesta a Mantova sui 4,95 €/kg, invariato rispetto a inizio agosto. Quotazioni stabili anche a Cremona. Listini che in questa fase faticano, dunque, a prendere una direzione dopo l’inversione di tendenza di luglio che ha contribuito a ridurre le quotazioni medie del burro del 2% rispetto ai massimi di giugno.
A livello continentale i prezzi del burro si mantengono sostanzialmente stabili, con il burro di centrifuga di Kempten in Germania che resta invariato sui livelli di sette giorni prima (6,94 €/kg). Timidi aumenti in Olanda (+0,6%) e Francia (+0,1%).
Per i principali produttori europei a giugno prosegue il trend positivo dei volumi produttivi di burro, in recupero rispetto ai primi mesi dell’anno. Secondo gli ultimi dati Eurostat, Polonia (+14%) e Olanda (+9%) registrano incrementi produttivi rispetto a giugno 2021. Stabile la Francia mentre si mantiene in territorio negativo la variazione su base annua della produzione tedesca (-1%). Nonostante il recupero di maggio e giugno, il primo semestre si chiude con diffusi cali produttivi per i principali Paesi produttori, con la Germania, primo Paese in Europa per quantitativi prodotti, che registra una contrazione produttiva del 4% rispetto al primo semestre del 2021 e dell'8% rispetto al 2020.
Grana Padano
Il mese di agosto si avvia alla conclusione con i prezzi all’ingrosso del Grana Padano stabili su tutte le piazze monitorate. Non ci sono variazioni per il prezzo medio delle forme stagionate nove mesi, fermo sulla soglia dei 8,52 €/kg mentre il prezzo per le forme stagionate venti mesi si conferma sui 10,07 €/kg. La variazione dei prezzi su base annua media per tutte le forme si attesta al 17,8%.
Sul fronte produttivo, i dati di luglio hanno evidenziato una produzione di 359.000 unità, il 16,9% in meno rispetto al mese di giugno e il 2,1% in meno rispetto a luglio 2021.
Parmigiano Reggiano
Invariati anche i prezzi del Parmigiano Reggiano, di fatto invariati dallo scorso luglio. Il prezzo medio per le forme stagionate 12 mesi rimane fermo sui 10,67 €/kg mentre per le forme stagionate 24 mesi si conferma a 12,63 €/kg. La variazione tendenziale dei prezzi si conferma al +3%.
A livello produttivo si può osservare un leggero calo: le forme prodotte a luglio sono state 331.251, l’1,5% in meno rispetto al mese precedente e il 2,3% in meno rispetto a luglio 2021.
Bovini vivi
Nella quarta settimana di agosto proseguono i rialzi nel mercato dei bovini da macello, con le quotazioni dei vitelloni da macello che mettono a segno nuovi valori record sulle principali piazze di scambio. Tra i principali capi, le quotazioni dei vitelloni Charolaise a Mantova aggiungono tre centesimi rispetto alla rilevazione precedente per attestarsi sopra i 3,34 €/kg (peso vivo). Toniche anche le razze da incroci nazionali quotate a Modena che raggiungono questa settimana i 2,90 €/kg (peso vivo), in rialzo dello 0,7% su base settimanale e di quasi il +4% rispetto a un mese fa. Si consolida, dunque, il cambio di passo delle quotazioni dei vitelloni da macello che ad agosto hanno interrotto la prolungata fase di equilibrio che persisteva da aprile. Sale oltre il +30% la crescita media dei prezzi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Rialzi anche per i listini dei vitelli a carne bianca, sia a Mantova (+0,9%) che Modena (+0,8%).
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